Si sta ancora indagando sui motivi che avrebbero spinto una donna ad intossicare la bottiglietta d’acqua di un collega con una dose di acido. Un attentato alla vita di Nicola Altemura, 41enne originario di Camaiore ma residente a Milano da sette anni per motivi di lavoro: è impiegato nella sede Eni di San Donato Milanese. Nel frattempo la donna è stata arrestata dalle forze dell’ordine e condotta in carcere. Subito dopo il fatto, i medici gli hanno diagnosticato tre giorni di prognosi: l’uomo ha infatti riportato escoriazioni alle papille gustative, ma se avesse ingoiato un quantitativo maggiore di acido prima di sputarlo avrebbe potuto incappare in conseguenze ben peggiori. In queste ore in cui è subissato dalle telefonate dei media, è anche travolto dall’affetto del suo paese di origine. Altemura è molto conosciuta a Camaiore, tanto da essere pronto a tornare già nel weekend per circondarsi dei propri cari. (agg. di Silvana Palazzo)



CAMAIORESE AVVELENATO CON ACIDO DA UNA COLLEGA

Se l’è vista brutta Nicola Altemura, il 41enne dipendente dell’Eni di San Donato Milanese, avvelenato da una collega negli scorsi giorni. Il Tirreno lo ha intervistato anche per il fatto che la vittima è originario di Camaiore, in provincia di Lucca, e al telefono ha spiegato di aver ormai superato il problema. «Ora sto bene, grazie», afferma Nicola, che martedì pomeriggio ha rischiato la vita dopo aver ingerito dell’acido cloridrico mischiato in dell’acqua contenente in una normale bottiglietta: appoggiato la bottiglia alle labbra, il camaiorese ha subito capito che qualcosa non andava, ed ha così prontamente sputato il tutto, salvandosela con una lieve intossicazione.



“MI SONO ACCORTO IN TEMPO”

Autore di tale gesto sconsiderato, Elena Bisi di anni 52, collega di Nicola, che avrebbe appunto tentato di avvelenare l’uomo per motivi non ancora chiari, e che ora si trova in carcere. «Per fortuna mi sono accorto in tempo – aggiunge Nicola – di quello che stava accadendo. Ora sto bene – ripete – voglio solo riprendermi e continuare con la mia vita». Saputa la notizia, in tanti a Camaiore si sono sincerati sulle sue condizioni fisiche, anche perché la vittima è una persona molto conosciuta nella zona, ed è fidanzato con una ragazza di Massarosa. L’uomo se l’è cavata con tre giorni di prognosi, ma bastava una quantità di acido in più e avrebbe rischiato conseguenze peggiori.

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