Il Curato d’Ars, la storia

Il 4 agosto la chiesa cattolica celebra San Giovanni Maria Vianney, noto con il nome di Curato d’Ars. Il suo nome è legato all’attività caritatevole e umanitaria che per tutta la vita ha svolto in questa piccola località francese. Jean-Marie Baptiste nasce a Dardilly l’8 maggio del 1786. La sua è una famiglia molto povera, che non può investire negli studi del quarto di sei figli. Jean-Marie Baptiste cresce quindi in campagna con tutta la sua famiglia e fin dai suoi primi anni dimostra non solo uno spirito allegro e curioso ma anche una grandissima fede che si concretizza soprattutto nella sua devozione alla Madonna. Nel 1799 Jean-Marie Baptiste prese la prima comunione, nel segreto della casa di una nobildonna di grande fede in quanto, in pieno Terrore, la chiesa cattolica era bandita dalla Francia. Dopo la comunione, però, per motivi economici Jean-Marie Baptiste deve lasciare gli studi e tornare a occuparsi del gregge per aiutare economicamente la sua famiglia. In questo periodo, però, si rafforza la sua vocazione che lo spinge a voler intraprendere la via del sacerdozio. Purtroppo, però, il padre per le sue condizioni economiche precarie si oppone e così solo a 20 anni Jean-Marie Baptiste può intraprendere gli studi di sacerdote grazie all’ospitalità di don Carlo Balley, anziano curato della cittadina di Ecully. Qui all’inizio incontra moltissime difficoltà nello studio, soprattutto in quello del latino, ma la sua vocazione è così forte da riuscire a superare qualsiasi difficoltà. Quando tutto sembra aggiustarsi per il meglio, Jean-Marie Baptiste riceve il foglio della chiamata alle armi. Nonostante i tentativi di don Carlo, non c’è verso di riuscire a trattenerlo a scuola e così il giovane deve recarsi presso la caserma alla quale è destinato, salvo ammalarsi subito di una strana e fortissima febbre che lo costringe a un lungo ricovero ospedaliero.



La chiamata alle armi e il sacerdozio

Nonostante non fosse ancora in condizioni ottimali, gli ufficiali decidono per il trasferimento di Jean-Marie Baptiste in un contingente che deve recarsi in guerra in Spagna. Durante il trasferimento, però, ha un malore e viene soccorso da alcuni disertori che lo nascondono con sé presso un paese di montagna. Qui Jean-Marie Baptiste resta per due anni e può far ritorno al paese natio solo dopo un’amnistia generale voluta da Napoleone Bonaparte nel 1810. Jean-Marie Baptiste può così riprendere i suoi studi ma il percorso si fa sempre più tortuoso in seminario perché le sue lacune, soprattutto in latino, sono molto gravi. Nonostante questo, con l’aiuto di tutti, nel 1815 riesce a essere ordinato sacerdote. Nel 1818, dopo alcuni anni di apprendistato, viene definitivamente destinato alla cappellania di Ars. Qui rimane per oltre 40 anni e si distingue per la cura e l’amore con i quali si dedica alla sua parrocchia e ai suoi fedeli. Non solo dona a loro tutti i suoi averi ma si batte per moralizzare la popolazione, per darle una formazione e una guida spirituale. Muore il 4 agosto del 1859, provato dall’età e dalle malattie dovute alle prolungate e frequenti privazioni. All’interno della Basilica di Ars-sur-Formans la sua salma riposa ancora oggi, intatta e preservata dal tempo. San Giovanni Maria Vianney viene considerato il patrono dei parroci, proprio per la devozione con la quale in vita ha svolto la sua missione pastorale.

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