Vi abbiamo raccontato la tragedia di Terni, con una donna di 27 anni che ha abbandonato in un sacchetto un neonato partorito poche ore prima all’esterno di un supermercato: il piccolo era vivo quando è stato lasciato nei pressi di un parcheggio, ma non ce l’ha fatta. Deceduto per asfissia, con la madre che “sperava che qualcuno lo trovasse”. Sulla vicenda, come riporta l’Ansa, è intervenuto Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni: “In questo momento tutti abbiamo bisogno di avvertire un sentimento colpa e di vergogna, e rivolgere una richiesta di perdono al piccolo, che non ha avuto neppure il tempo per trovare ospitalità in un mondo che spesso ama la vita e i bambini solo a parole”. E sottolinea Piemontese: “vogliamo esprimere un supplemento di pietà cristiana, di compassione e di misericordia verso la madre e verso il padre, vittime di un vortice e di un sistema che non sa venire incontro a chi per i disagi e le ragioni più svariate non è sostenuto nelle difficoltà e criticità personali e relazionali, o posto in condizione di svolgere dignitosamente le funzioni essenziali dell’esistenza umana: sostentarsi, lavorare, amare, generare, crescere ed educare se stesso e i propri figli”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LASCIATO IN SACCHETTO CON PLACENTA

Il neonato trovato morto nei pressi di un supermercato di Terni potrebbe essere morto per asfissia e ipotermia. È quanto sarebbe emerso dall’autopsia eseguita stamattina dal professor Mauro Bacci. La tesi sarebbe confermata anche dal racconto della madre, che ha confessato di aver abbandonato il figlio giovedì, in una delle giornate più calde dell’estate, dentro una busta di tipo rigido, forse parzialmente chiusa. La perizia definitiva sarà depositata tra 60 giorni, ma il lavoro svolto dal medico ha permesso intanto di eliminare tra le cause del decesso malformazioni, malori o azioni violente sul neonato. La donna, denunciata a piede libero, rischia fino a 12 anni di carcere, come riportato dal Messaggero. Interrogata a lungo in questura, la donna ha spiegato di aver tenuto nascosta la gravidanza al compagno e ai familiari, e di aver partorito in bagno giovedì mattina. Poi ha tagliato il cordone ombelicale nel bidet e ha avvolto il bambino in un asciugamano, prima di metterlo con tutta la placenta nella busta poi lasciata nel parcheggio del supermercato dove è stato ritrovato da una passante. (agg. di Silvana Palazzo)



NESSUN FERMO PER LA MADRE, INDAGATA A PIEDE LIBERO

Nessun fermo per la madre del neonato trovato morto giovedì pomeriggio, dopo essere stato abbandonato, nel parcheggio di un supermercato di Terni. La donna è indagata a piede libero. Lo ha appreso l’Ansa attraverso il legale della donna, l’avvocato Alessio Pressi, che al momento non ha ricevuto alcun provvedimento restrittivo nei confronti della sua assistita da parte della procura. Quindi la madre del neonato è libera, ma resta ovviamente a disposizione dell’autorità giudiziaria. Intanto la 27enne, che ieri ha confessato, nella tarda mattinata di oggi si è recata presso l’obitorio per effettuare il riconoscimento del cadavere del figlio al termine dell’autopsia. Il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese, ha rivolto «una richiesta di perdono al piccolo, che non ha avuto neppure il tempo per trovare ospitalità in un mondo che spesso ama la vita e i bambini solo a parole». (agg. di Silvana Palazzo)



LA MADRE “SPERAVA QUALCUNO LO TROVASSE”

Quando è stato abbandonato era vivo, e dunque poteva essere salvato il neonato trovato morto giovedì sera in un sacchetto della spesa nel parcheggio di un supermercato di Terni. Questo è quanto emerge dagli esiti dell’autopsia eseguita in mattinata dal professor Mauro Bacci, ma ieri era stata già la mamma del bambino, un’incensurata di 27 anni, in condizioni di disagio economico, a confermare questa versione. Il legale della donna, l’avvocato Alessio Pressi, come riporta La Repubblica ha spiegato:”La mia assistita ha detto di essere uscita di casa con il compagno, di aver messo la busta con il piccolo ancora vivo nel bagagliaio, di aver detto all’uomo di entrare nel negozio, poi lei ha lasciato il piccolo nella busta aperta nell’aiuola adiacente al parcheggio. Ha spiegato più volte che sperava qualcuno lo trovasse vivo”. (agg. di Dario D’Angelo)

LA MADRE RISCHIA ACCUSA DI INFANTICIDIO

C’è ancora sgomento e incredulità a Terni, dove una donna ha partorito in casa e ha poi abbandonato il neonato davanti a un supermercato, vicino a un idrante, condannandolo a una morte certa. Secondo quanto riportato dal Tg1, la donna avrebbe confessato di aver commesso il gesto per problemi economici, tenendo tra l’altro all’oscuro il suo compagno dell’intera gravidanza. La donna ha già una bambina e forse non era al corrente del fatto che è possibile partorire in ospedale senza riconoscere il bambino, ma garantendogli delle cure. Tuttavia, se è vero che il suo compagno non sapeva della gravidanza, andare in ospedale avrebbe portato tutto allo scoperto. L’autopsia sul corpo del piccolo chiarirà le cause della morte, mentre sua madre attende di sapere se le autorità convalideranno il fermo con l’accuso di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale.

TERNI, ERA VIVO IL NEONATO ABBANDONATO IN UN SACCHETTO

Terni, neonato morto fuori da un supermercato: confessa la madre ventisettenne. La donna è stata fermata nella giornata di ieri dalle forze dell’ordine della compagnia ternana: parliamo di una ragazza italiana, non sono state rese note le sue generalità. La mamma ha confessato l’omicidio, scagionando il compagno indagato in un primo momento. Come trapelato, l’umbra ha dichiarato agli inquirenti di aver agiro lasciando all’oscuro di tutto il compagno e la sua famiglia: esclusa ogni responsabilità per l’uomo, dunque, con la polizia che è ancora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda che ha assunto tono nazionale. Il piccolo è stato rinvenuto senza vita fuori dal supermercato sito nella zona di Borgo Rivo, poco distante dal raccordo Terni-Orte. L’allarme è scattato alle ore 20.00 di giovedì 2 agosto 2018: è stato un cliente del supermarket a notare il sacchetto con dentro il neonato, posto nei pressi di una siepe che costeggia il parcheggio.

IL NEONATO ERA ANCORA VIVO QUANDO E’ STATO ABBANDONATO

E giungono i primi aggiornamenti dalla perizia sul corpicino del neonato: secondo quanto riporta Il Giornale, i primi risultati evidenziano che il piccolo era ancora vivo quando sua madre lo ha abbandonato in una busta della spesa. Il pargolo era vivo e sano: ora il professor Mauro Bacci avrà sessanta giorni a disposizione per depositare la perizia definitiva, ma le ipotesi più accreditate per il decesso sono quelle dell’asfissia e dell’ipertermia. Quasi certamente, purtroppo, la morte del neonato è stata lenta. La madre è in stato di fermo, accusata di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale. La donna ha raccontato alle forze dell’ordine di aver partorito da sola nel bagno della sua abitazione, per poi abbandonare nella mattinata di giovedì il suo corpicino in una aiuola nei dintorni del supermercato. Attesi aggiornamenti sugli sviluppi della vicenda, che ha segnato la comunità ternana.