Sono stati tutti rintracciati gli italiani presenti in Indonesia che si erano registrati presso il sito della Farnesina. Proseguono le verifiche dell’Unità di crisi, nonostante non ci siano notizie di vittime o feriti tra i nostri connazionali. La zona è meta di italiani e quindi si vuole controllare che tuti abbiano ricevuto assistenza. La Farnesina ha gestito migliaia di contatti con le famiglie in Italia, con gli italiani presenti in Indonesia e con chi è in procinto di partire. I funzionari, come riportato dal Corriere della Sera, fanno sapere che la situazione a Bali si è sostanzialmente stabilizzata, quindi molti turisti hanno deciso di proseguire il proprio soggiorno. La Farnesina comunque è al lavoro per coordinare gli interventi tra cui vuole restare e chi ha chiesto assistenza per rientrare, anche mettendo a disposizione mezzi. Una missione consolare è giunta a Lombok da Jakarta per fornire ogni supporto possibile, anche sul fronte dei documenti, per il rientro in Italia dei connazionali. (agg. di Silvana Palazzo)
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EMERGENZA PER 20MILA SFOLLATI
Si aggrava di ora in ora il bilancio dello spaventoso sisma che ha colpito l’Indonesia, mentre c’è molta apprensione per la sorte di molti cittadini italiani sulle Isole Gili, a est di Lombok, dove c’è stato l’epicentro del sisma e dove i nostri connazionali sono rimasti bloccati in attesa dei soccorsi. Infatti, quelle che rimandano le tv locali sono vere e proprie scene apocalittiche con tanto di gente, fra turisti e residenti, che si sono riversati nelle strade e non possono fare ritorno alle loro abitazioni: intanto, secondo alcune stime fornite dal portavoce dell’Agenzia Indonesiana per la gestione dei disastri, sarebbero oltre 20mila le persone sfollate dalle loro case sull’isola di Lombok, un dramma che peraltro viene accentuato dal fatto che molte di loro avrebbero bisogno di assistenza dal punto di vista sanitario come pure degli approvvigionamenti di viveri che in alcune aree oramai scarseggiano da diverse ore. (agg. di R. G. Flore)
CROLLA UNA MOSCHEA, FEDELI INTRAPPOLATI
Sono almeno 142 le vittime del terremoto di magnitudo 7.0 che ieri ha colpito l’Indonesia provocando feriti, danni a case ed edifici e lasciando il territorio senza elettricità. Il bilancio è ancora provvisorio, perché i soccorritori non sono riusciti ancor a raggiungere alcune zone del Nord dell’Isola, tra cui quella maggiormente colpita dal sisma. Il capo del distretto settentrionale dell’isola di Lombok ha stimato che l’80% della regione è stato danneggiato dal sisma. Per tutta la notte si sono registrate scosse di assestamento nell’isola e le autorità hanno fatto evacuare centinaia di turisti. Una moschea di due piani è stata rasa al suolo mentre all’interno si trovavano numerosi fedeli, i soccorritori non sono però ancora in grado di recuperare le vittime. Ci sono poi tanti turisti italiani bloccati sulle isole Gili. «Il villaggio è crollato quasi interamente, abbiamo passato la notte su una collina per il rischio tsunami e dall’alba aspettiamo i soccorsi indonesiani», scrive Roberto Cinardi su Facebook. E pubblica un video dei soccorsi. «Le uniche imbarcazioni che arrivano sono teatro di scene disumane con turisti in preda al panico e assaliti e maltrattati dagli indonesiani che a quanto pare non sono così ospitali. Stiamo assistendo a scene fuori dalla grazia di Dio e sto documentando tutto», ha aggiunto il turista italiano. (agg. di Silvana Palazzo)
NESSUN ITALIANO TRA LE VITTIME
Nessun italiano coinvolto nel terremoto che ha colpito l’Indonesia. A comunicarlo è la Fernesina che, come riferisce l’Ansa, ha fatto sapere: “al momento non si registrano segnalazioni di connazionali feriti o irreperibili dopo il sisma”. Il numero delle vittime, purtroppo, sta aumentando. La situazione è abbastanza critica e gli hotel sono stati evacuati. Circa 20mila persone hanno lasciato le proprie abitazioni mentre il capo del distretto settentrionale di Lombok ha stimato che l’80 per cento della regione è stato danneggiato dal sisma: “Abbiamo bisogno di mezzi pesanti perché alcune moschee sono crollate e sospettiamo che alcuni fedeli siano ancora intrappolati all’interno”. Danni ingenti anche agli edifici: “Le strade e tre ponti sono stati danneggiati, alcuni luoghi sono difficili da raggiungere e non abbiamo abbastanza personale”, ha aggiunto Nugroho, portavoce della National Disaster Management Agency (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
TURISTI IN FUGA DA GILI
Arrivano terribili aggiornamenti dall’Indonesia, dove ieri un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito l’isola di Lombok. E’ salito vertiginosamente il numero dei morti: sono 142 al momento le vittime del sisma, l’annuncio è stato dato dalla funzionaria dell’amministrazione provinciale di Nusa Tenggara Occidentale Rosiady Sayuti. Situazione particolarmente delicata nelle piccole isole Gili, come riportato dai colleghi de Il Fatto Quotidiano: circa 900 turisti, tra cui molti stranieri, stanno lasciando il nord ovest della costa di Lombok. Già duecento persone hanno abbandonato le tre isole ma “ce ne sono ancora 700 in attesa di evacuazione”, la conferenza del portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione delle calamità, Sutopo Purwo Nugroho. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, ricordando la presenza inoltre di centinaia di feriti di cui molti gravi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MIGLIAIA DI SFOLLATI
Ad ogni aggiornamento sul terremoto che ha colpito l’Indonesia siamo costretti ad annunciare la crescita drammatica del bilancio delle vittime. Finora i morti accertati sono almeno 82, mentre i feriti sono centinaia. Lo ha reso noto la National Disaster Management Agency indonesiana, secondo quanto riporta la Cnn Indonesia. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case. La paura di uno tsunami è stata scongiurata dopo un iniziale allarme che si è tradotto solo in un’onda alta appena 15 centimetri. Nelle zone più vicine all’epicentro, come nel distretto di Lombok nord, la fornitura di corrente elettrica è stata interrotta, e le autorità hanno distribuito coperte e tende per la notte a un numero ancora imprecisato di sfollati. Come riportato dal Messaggero, questo sisma potrebbe avere pesanti ripercussioni sul turismo e sull’economia del Paese. Per l’isola è periodo di alta stagione turistica, e il rischio di un’ondata di cancellazioni è ora reale. (agg. di Silvana Palazzo)
FARNESINA: “NESSUN ITALIANO COINVOLTO”
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7 che ha devastato l’Indonesia. Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalle autorità, i morti sono almeno 39, tra cui un bambino di un anno, mentre si registrano decine di feriti. La Farnesina fa sapere che per ora «non si registrano segnalazioni di connazionali feriti o irreperibili dopo il sisma», il cui epicentro è stato individuato in mare. Stando a quanto si è appreso, l’Unità di crisi della Farnesina e la rete diplomatica indonesiana sono mobilitate e stanno fornendo indicazioni e ogni possibile assistenza ai turisti italiani che si trovano a Bali, Lombok e Gili. Il portavoce dell’agenzia indonesiana per la gestione delle catastrofi, Sutopo Purwo Nugroho, ha dichiarato che molti edifici sono stati danneggiati a Mataram, la città principale di Lombok. «La maggior parte erano edifici costruiti con materiali deboli», ha precisato. (agg. di Silvana Palazzo)
L’ANELLO DI FUOCO COLPISCE ANCORA
Indonesia funestata dal terremoto di magnitudo 7.0 sulla scala Richter verificatosi alle ore 19:46 locali, le 13:46 italiane, che ha provocato per il momento 19 morti e decine di feriti. Un bilancio provvisorio, destinato con ogni probabilità ad aggravarsi, che dà la dimensione della tragedia che ha interessato in particolare l’isola di Lombok. Dopo la scossa, come riferiscono i media locali la gente, terrorizzata, si è riversata in strada. Residenti e turisti occidentali, molti dei quali attirati dalle spiagge bianche e dalla barriera corallina, hanno finito per mescolarsi e sono stati evacuati dalle autorità impegnate nelle operazioni di soccorso. Purtroppo il terremoto di oggi non sorprende gli esperti: l’Indonesia si trova infatti sul cosiddetto “Anello di Fuoco”, la linea che corre tutt’intorno all’Oceano Pacifico dove si verifica il 90 per cento dei terremoti e dove si trova metà dei vulcani attivi nel mondo sul livello del mare. (agg. di Dario D’Angelo)
EVACUATI GLI HOTEL
È salito il bilancio delle vittime del terremoto in Indonesia, che ha colpito più precisamente l’isola di Lombok. Sono almeno 19 le persone morte a causa del fortissimo sisma, altre decine sono rimaste ferite e vari edifici sono stati danneggiati. Lo ha fatto sapere Agus Hendra Sanjaya, portavoce dei servizi di salvataggio di Mataram. Molti edifici sono completamente o parzialmente crollati. Dopo la prima scossa, ne sono susseguite altre di assestamento, la più forte di magnitudo 5.4. Come riportato da Repubblica, l’acqua del mare è entrata in due villaggi, ora allagati da 10-13 centimetri di acqua. Anche il principale ospedale, rimasto privo di elettricità dopo il terremoto, è stato evacuato. L’allarme tsunami invece è stato revocato. Il terremoto è stato avvertito anche a Bali, come testimoniano molti post sui social media, con edifici e centri commerciali danneggiati. (agg. di Silvana Palazzo)
PAURA A BALI, ALLERTA TSUNAMI
Almeno tre persone sono morte a causa del terremoto di magnitudo 7 che ha colpito l’isola di Lombok, in Indonesia. In molti hanno dovuto abbandonare le loro case. Lo hanno riferito le autorità locali, che hanno diramato un allarme tsunami. Su Twitter alcuni utenti hanno pubblicato foto di motorini rovesciati e supermercati distrutti. Danneggiamenti anche per l’aeroporto, ma funziona normalmente. Il sisma è stato sentito anche a Bali, meta turistica di molti italiani. Lo riferiscono media locali e internazionali precisando che la gente, terrorizzata, si è riversata nelle strade. Il terremoto ha provocato danni a molti edifici che sono completamente o parzialmente crollati. Molti hotel dell’isola, frequentata da turisti occidentali per le spiagge bianche e la barriera corallina, sono stati evacuati. La polizia ha invitato la popolazione a seguire le norme di comportamento previste in questi casi. (agg. di Silvana Palazzo)
SI È GIÀ FORMATO TSUNAMI
Non ci sono ancora informazioni ufficiali sui danni e possibili vittime della fortissima scossa di terremoto avvenuta sull’isola di Lombok, in Indonesia. Ma emergono novità in merito al sisma. È stata corretta la magnitudo, che non è 6.8 ma 7.0, secondo quanto ha riferito l’istituto di geofisica statunitense USGS, quindi ancor più forte di quella registrata una settimana fa. Alcuni hotel sono stati evacuati, proprio i turisti presenti in zona stanno pubblicando sui social network foto e video del momento del terremoto. Il BMKG – Agenzia di meteorologia, climatologia e geofisica indonesiana – ha confermato la formazione di un piccolo tsunami dopo l’allerta di cui vi abbiamo parlato poco fa. Le autorità indonesiane, oltre a lanciare l’allerta tsunami, hanno lanciato un appello alla popolazione. «Andate in luoghi ad altitudine elevata, restando calmi e senza entrare in panico», ha dichiarato in tv Dwikorita Karnawati, capo dell’agenzia per meteo, clima e geofisica. (agg. di Silvana Palazzo)
NUOVA FORTE SISIMA SULL’ISOLA DI LOMBOK
Una nuova fortissima scossa di terremoto colpisce l’isola di Lombok, in Indonesia. Il sisma è stato di magnitudo Mwp 6.8 ed è stato registrato alle 19.46 ora locale, quando in Italia erano le 13.46. Dalla Sala Sismica di Roma dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) arrivano indicazioni precise sull’epicentro della scossa. È stato localizzato a latitudine -8.3, con longitudine 116.4 e ipocentro attestato ad una profondità di 10 chilometri. Il terremoto ha avuto un’intensità maggiore rispetto a quello di cui vi abbiamo parlato negli ultimi giorni di luglio, quando un sisma di magnitudo 6.4 fece tremare l’isola di Lombok, non lontano da Bali. La scossa in quel caso avvenne alle 5:47 ora locale, con epicentro a Lelongken e ipocentro a soli 7,5 chilometri di profondità. In quel caso il terremoto ebbe conseguenze drammatiche, visto che si partì da un bilancio di 14 morti e 162 feriti, con numerosissime case danneggiate.
TERREMOTO OGGI IN INDONESIA: ALLERTA TSUNAMI
Lombok si trova a sud est dell’Indonesia. Si tratta di una meta turistica importante, a 100 chilometri dalla più famosa isola di Bali. Quando a fine luglio si verificò la fortissima scossa sismica tutti ancora dormivano. «Ho sentito il letto tremare con violenza e sono saltato giù per evitare che mi cadesse qualcosa in testa. Ci siamo spaventati, l’acqua della piscina era mossa come quella del mare», raccontò Jean-Paul Volckaert, un turista che soggiornava presso il Puncak Hotel a Lombok. La conferma che questa scossa di terremoto sia «anche più forte» di quella di sabato 28 luglio arriva da persone presenti sull’isola. L’epicentro è stato localizzato a 46 chilometri a nordest della città di Mataram, a una profondità di 10 chilometri, otto giorni dopo il sisma di magnitudo 6.4 che ha provocato morti e feriti. Si temono morti e feriti anche oggi, e l’allerta tsunami diramato da BMKG Indonesia non migliora affatto la situazione.
I VIDEO DALL’INDONESIA
M6.8 earthquake in Lombok, second big one there in a week. Felt it at our villa in Legian pic.twitter.com/J81W2PafuU
— Gian De Poloni (@GianDePoloni) 5 agosto 2018
Otro video del fuerte sismo en #Indonesia. Aún sin información “oficial” sobre lesionados o posibles víctimas.
Crédios vid: @radittyanto
pic.twitter.com/Xg8lxReZMW— SkyAlert (@SkyAlertMx) 5 agosto 2018
Shocks felt in #Bali after 7.0 magnitude earthquake on #Lombok island, #Indonesia. pic.twitter.com/v1JoSJ8pwW
— Raveen Aujmaya (@raveenaujmaya) 5 agosto 2018