E’ arrivata la conferma del segretario regionale del sindacato UilPa Penitenziaria sul suicidio di Nadir Garibizzo, ex medico che ieri sera ha deciso di farla finita all’interno del carcere di via Fontevivo recidendosi l’arteria femorale. Già condannato per omicidio, Garibizzo era stato accusato per il tentato omicidio del figlio del suo avvocato. E i colleghi de Il Secolo XIX evidenziano un trend preoccupante: si allunga la scia di sangue nelle carceri della Liguria e in generale in tutta Italia. Sono già diciotto le persone morte nel 2018, con 150 tentativi effettuati, senza calcolare gli episodi di autolesionismo. Pochi giorni fa, sempre a La Spezia, un detenuto di 33 anni ha utilizzato le lenzuola per impiccarsi: decisivo l’intervento della polizia penitenziaria ad avitare il peggio. A Marassi, infine, solo tra luglio ed agosto sono stati tre i tentati suicidi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



NADIR GARIBIZZO SI E’ UCCISO IN CARCERE

Accusato di tentato omicidio, Nadir Garibizzo si è ucciso in carcere ieri domenica 5 agosto 2018: l’ex medico ha deciso di farla finita all’interno della prigione di La Spezia. Il suicidio è avvenuto attorno alle ore 23.00: l’ex medico di Imperia si è tolto la vita recidendosi l’arteria femorale con un’arma da taglio. Come evidenziato dai colleghi di Riviera 24, a nulla sono serviti i tempestivi soccorsi dei sanitari. L’uomo era condannato per omicidio e occultamento di cadavere e si trovava in carcere per motivi di opportunità con l’accusa di tentato omicidio. Radio dall’ordine dei medici dopo aver ucciso la sua amante, Nadir Garibizzo è stato accusato per aver tentato di uccidere un bambino di otto anni per vendetta: si trattava del figlio del suo avvocato.



ECCO COS’E’ SUCCESSO

Nadir Garibizzo voleva vendicarsi per la cancellazione dal ruolo di una causa civile, per questo motivo ha tentato di ammazzare a coltellate il figlio dell’avvocato Elena Pezzetta, colpevole a suo avviso di aver dismesso il suo mandato un anno fa, facendogli perdere la causa. Riviera 24 ricostruisce quanto successo: dopo un sopralluogo, Garibizzo si è presentato all’abitazione dell’avvocato seguendo un amico di famiglia e ha chiesto al marito di parlare con la donna. L’uomo gli ha risposto di andarsene e Garibizzo, all’improvviso, ha tirato fuori un coltello da cucina, scaraventandosi contro il bimbo sdraiato sul divano. Un dettaglio rilevante: “A quel punto il padre del piccolo gli si è scaraventato contro e gli ha gridato: “Stai fermo o ti ammazzo”. Lui ha risposto: “Magari”, senza aggiungere altro”. Interrogato fino a dopo la mezzanotte dal procuratore capo di Imperia Alberto Lari, l’ex medico ha affermato di non avere avuto l’intenzione di uccidere nessuno. Ieri sera, infine, la tragedia: Garibizzo si è tolto la vita.

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