Abbiamo ripercorso la tentata aggressione avvenuta a Torino da parte di un uomo straniero nudo nei confronti di due donne, che hanno denunciato pubblicamente il mancato intervento delle forze dell’ordine. Ed è bufera sul 112, con l’operatrice che anziché fare intervenire una pattuglia ha continuato a fare domande alle due ragazze. “Richiesta d’aiuto lacunosa”, la difesa di Bono. Ma non è il primo episodio che si verifica nel nostro Paese: recentemente, a fine giugno, un uomo del Gambia di 29 anni ha fatto una passeggiata a Grottaferrata privo di indumenti. Intervenuti i carabinieri, lo straniero si è gettato contro i militari con calci e pugni. Arrestato, il gambiano è stato accusato dei reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Attesi aggiornamenti sul caos di Torino: previsto un intervento dei vertici delle forze dell’ordine. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



AUMENTA NUMERO DISSERVIZI

Vi abbiamo raccontato con dovizia di particolari la vicenda di Torino, con due donne aggredite all’alba di domenica 5 agosto 2018 da un uomo nudo. Le due hanno denunciato il disservizio del 112 che, secondo il loro parere, anziché intervenire tempestivamente le hanno riempite di domande. E La Stampa fa il punto della situazione sul servizio offerto dal 112, numero unico per le emergenze finito nel mirino della critica. Recentemente, infatti, è stato puntato il dito sul disservizio offerto in occasione dell’operaio morto annegato nel sottopasso di Rivarolo, con i pompieri (incolpevoli) che sono arrivati dopo 40 minuti dall’allarme. E sono aumentati esponenzialmente gli episodi di lamentele per i disservizi, con il report di inizio luglio che analizzava la richieste di intervento registrate dall’1 gennaio 2018, con il totale di chiamate che sfiorava quota 6 milioni. Di queste, il 53,63 per cento non vengono girate ai soccorsi, con i sindacati sul piede di guerra… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“L’OPERATRICE FACEVA DOMANDE INUTILI”

Due donne sono state aggredite in pieno centro a Torino all’alba di domenica. Stavano tornando a casa quando un uomo di colore si è denudato e ha colpito una di loro con una manata al volto. L’energica reazione delle vittime lo ha convinto ad allontanarsi di qualche metro. Le due donne hanno infatti urlando chiedendo aiuto. Parte la chiamata al 112, il numero unico per le emergenze, ma l’operatrice non si scompone e segue rigidamente la prassi. «Abbiamo subito un’aggressione, mandateci una pattuglia». Per 47 secondi Laura e Silvia, quarantenni, hanno provato a spiegare cosa stava succedendo. In quel momento via San Massimo era deserta. L’operatrice di turno continua a tempestarle di domande, e allora Laura – come riportato dal Corriere della Sera – capisce che nessuno potrà arrivare in tempo. Interrompe bruscamente la telefonata e decide di scappare a gambe levate con la sua amica. Il loro aggressore le “saluta” alzando il dito medio e si incammina tranquillamente verso il parco del Valentino.



TORINO, AGGREDITE DA UOMO NUDO: “112 NON È INTERVENUTO”

Quando Laura e Silvia hanno denunciato l’aggressione ieri mattina ai carabinieri, lamentando l’ennesimo disservizio causato dalle rigide procedure del Nue, è emerso che invece non c’è stata alcuna anomalia. Lo ha spiegato Danilo Bono, vicedirettore della Sanità piemontese e creatore del 112 regionale, ai microfoni del Corriere della Sera: «Abbiamo riascoltato la telefonata e la richiesta d’aiuto era piuttosto lacunosa. Giusto, quindi, fare alcune domande in più, ma l’utente non è stata collaborativa». Consapevole del fatto che il servizio può essere migliorato, Bono ha aggiunto che «alle centrali del 112 piemontesi arrivano 2 milioni di telefonate all’anno e il 50% si rivelano inappropriate». Forse la telefonata poteva essere subito trasferita alle forze dell’ordine, «ma le informazioni vengono richieste per offrire un servizio più adeguato». Non sono dello stesso avviso le due donne. «È assurdo che debba passare un minuto per riuscire a parlare con polizia o carabinieri». Quello che è successo, dunque, per loro è gravissimo: «Quell’uomo si stava masturbando e ha colpito la mia amica. Se ci avessero inviato una pattuglia poteva essere arrestato, ma l’operatrice continuava a farci domande inutili. Se al nostro posto ci fossero state due ragazzine quel bruto avrebbe potuto tranquillamente violentarle».