I danni provocati dall’incendio nato a Bologna da una violenta esplosione sul raccordo autostradale di Casalecchio ammontano a 10 milioni di euro, di cui 5 riguardano solo le due concessionarie di auto nei pressi del ponte crollato in parte, poi ci sono negozi e case, e si valutano danni alle scuole e all’illuminazione. Inutile dire che ci saranno strascichi giudiziari considerevoli. Non solo per i danni materiali, ma anche per quelli fisici subiti dai 145 feriti. Lo sanno bene alla Loro, l’azienda proprietaria della cisterna esplosa dopo lo schianto con un tir. La rivalsa delle assicurazioni è un’eventualità concreta. «Siamo ampiamente assicurati», si limita a dire il presidente Mauro Loro, come riportato dal Corriere della Sera. All’avvocato Lucio Zarantonello il compito di seguire la questione. «L’azienda è assicurata con la più importante compagnia europea, la Alliance, e il massimale è di svariate decine di milioni di euro. L’azienda è solida e saprà far fronte a eventuali responsabilità», ha dichiarato il legale. Non c’è da temere invece sul fronte dell’inchiesta penale. Il procuratore Giuseppe Amato e il pm Antonello Gustapane hanno dato le deleghe a Polstrada e Scientifica. L’ipotesi è che Andrea Anzolin si sia distratto o abbia avuto un malore. Probabilmente non verranno disposte perizie, ma verranno fatti accertamenti su tabulati telefonici della vittima per capire se fosse al telefono al momento dello schianto. Salvo sorprese, l’inchiesta sarà poi archiviata per morte del reo. (agg. di Silvana Palazzo)



DANNI PER 10 MILIONI DI EURO

Un morto e decine di feriti nell’esplosione di Bologna di due giorni fa, conseguenza di un incidente tra un’autocisterna carica di gpl e un tir che trasportava solventi. Come sottolineato dai colleghi de Il Resto del Carlino, la prima stima provvisoria dei danni subiti da aziende, negozi, attività, case private ed edifici pubblica si aggira attorno ai 10 milioni di euro. Danni subiti dalla città di Bologna, che si aggiungono a quelli di Autostrade, quantificati in 1 milione di euro, ma non è da escludere che possano aumentare. L’assessore Alberto Aitini ha sottolineato: ‘‘A spanne i danni ammontano a svariati milioni di euro, circa 10 nel complesso. Solo le due concessionarie hanno danni per tre-cinque milioni di euro. Inoltre sono state danneggiate le due scuole vicino al luogo dell’esplosione e la sede del Quartiere. Anche l’illuminazione pubblica è ancora spenta, sono saltate le centraline e ci vorrà qualche giorno per ripristinarle. Non ci sono però fughe di gas né problemi per la qualità dell’aria”. E c’è da risolvere il nodo legato ai risarcimenti: attese novità anche a tal proposito. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



L’ULTIMA TELEFONATA DELL’AUTISTA

Una famiglia in particolare è sotto choc dopo l’esplosione di Bologna. È quella di Andrea Anzolin, l’autista del tir morto nell’incidente. La moglie Barbara è sotto choc, ma i suoceri la stanno proteggendo dalla pressione delle domande. «Cercate di capire, è un momento difficile…», spiega la sorella di Andrea. A parlare sono colleghi e amici del camionista 42enne che lunedì si è schiantato con l’autocisterna contro un tir fermo in coda sull’A14 all’altezza di Borgo Panigale. Mauro Loro, presidente della ditta per la quale lavorava Anzolin, nel pomeriggio di lunedì riceve una telefonata dal centro assistenza che monitora i camion. «Uno dei mezzi ha avuto un incidente». Poi la seconda telefonata: «È sparito il segnale satellitare». Poi la conferma della morte di Andrea dalla polizia. «Ho voluto dare io stesso la notizia alla vedova, assieme a due dipendenti», ha dichiarato al Corriere della Sera il presidente dell’azienda. Barbara aspettava suo marito per le 17, invece ha visto arrivare Mauro Loro e quindi ha avuto la conferma dei sospetti emersi guardando la tv. I colleghi ribadiscono che Anzolin non era tipo da distrazioni alla guida. «Ho guardato quel video decine di volte e non trovo alcuna spiegazione. Di certo non era sotto stress: forse ha avuto un malore», suggerisce il presidente. Difficile ipotizzare un colpo di sonno, visto che veniva da due giorni di riposo. (agg. di Silvana Palazzo)



DITTA “VICENDA INSPIEGABILE”

E’ Andrea Anzolin la vittima del tragico incidente di Bologna, che ha scatenato un vasto incendio ferendo decine di persone. L’autista del tir della ditta Loro Fratelli Spa di Lonigo, provincia di Vicenza, aveva 42 anni e di lui ha parlato Mauro Loro, legale rappresentante della società per cui lavorava: “Non aveva mai avuto un incidente. Mai preso neanche un verbale. Un ragazzo d’oro, un autista modello, tra i più esperti. Giovane, 42 anni, lavora con noi dal 2009. Io non so spiegarmi davvero. Sì, certo che ho visto il video del tamponamento. Cosa ho pensato? Quel che può aver pensato lei. Un malore, un colpo di sonno, una distrazione… Irreale”, riporta Blitz Quotidiano. E la ditta ha voluto precisare: “Non aveva lavorato sabato pomeriggio, non aveva lavorato domenica. No, chiaro che lunedì non aveva guidato ininterrottamente dalle 4 del mattino, le soste sono già state verificate. Come? Ad esempio con il Telepass. Quel che è successo per noi è inspiegabile. Era diligente, rigorosissimo. Non riusciamo a capire, davvero. Gli dev’essere capitato qualcosa di forte. Non ha avuto il tempo di reagire”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

NON AVEVA FIGLI

Non ci sono notizie riguardanti la vita privata di Andrea Anzolin che possano far pensare a qualcosa che abbia quantomeno propiziato l’incidente che ha causato il terribile rogo di Borgo Panigale. Il 42enne autista era sposato ma non aveva figli, ed aveva un curriculum lavorativo impeccabile. Ma le immagini mostrano chiaramente come la cisterna non abbia frenato al cospetto della fila che si era formata sulla tangenziale bolognese. Al momento non arrivano notizie riguardo l’azienda proprietaria della cisterna, commenti ufficiali né ipotesi riguardo la copertura assicurativa che risulta comunque a carico della ditta, essendo al momento chiara la dinamica dell’incidente. Valutare le cause della morte di Anzolin potrebbe rappresentare un passo decisivo per chiarire la dinamica dei fatti. (agg. di Fabio Belli)

IPOTESI MALORE ANCORA AL VAGLIO

Una volta stabilita la tragica morte di Andrea Anzolin, si cercherà di comprendere cosa abbia portato all’incidente che ha causato più di cento feriti e ha distrutto il ponte della tangenziale a Borgo Panigale, a Bologna. Di Anzolin, 42enne vicentino, tutti parlano come un autista molto esperto anche nel trasporto di materiali infiammabili e potenzialmente molto pericolosi. Il video del tamponamento che ha portato all’esplosione della cisterna piena di GPL è impietoso, e dimostra come il mezzo si sia schiantato senza frenare. Grave distrazione oppure malore dell’autista? Serviranno approfondimenti molto dettagliati, di sicuro ci sarà la volontà di arrivare fino in fondo per capire cosa possa aver portato un autista esperto come Anzolin a commettere un errore fatale. L’ipotesi del malore, per quanto finora senza riscontri, viene considerata plausibile proprio in virtù della dinamica dell’incidente. (agg. di Fabio Belli)

DITTA CAMION RISPONDERA’ DELL’INCIDENTE

Dopo l’esplosione a Bologna si contano i danni: ci vorranno da tre a cinque mesi per ricostruire il ponte autostradale che è parzialmente crollato ieri in seguito all’incendio a Borgo Panigale. La stima dei tempi per il ripristino dell’infrastruttura è stata fatta nel corso di un incontro in prefettura. Il pensiero è alla vittima, Andrea Anzolin, l’autista dell’autocisterna, e ai feriti, ma c’è anche il problema della viabilità da affrontare e la conta dei danni materiali. «Le simulazioni sul traffico ci dicono che con l’attuale situazione non avremo disagi in autostrada fino a settembre», ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli riferendo al Senato. «Circa i costi di ripristino dell’esistente, la società Autostrade per l’Italia informa che al momento sono quantificabili in via di massima in un milione di euro, comprensivi degli interventi di demolizione e provvisionali», ha aggiunto. Come riportato da Repubblica, tutte le parti inagibili dell’A14 dopo l’esplosione saranno abbattute subito, per accelerare la ricostruzione. Trattandosi con ogni probabilità di un “errore umano” dell’autista dell’autocisterna, non sarà Autostrade a rimborsare i cittadini e commercianti per i danni. «Ne risponde l’assicurazione della ditta proprietaria del camion», ha dichiarato il sindaco Merola. Clicca qui per il video realizzato dalla Polizia di Stato. (agg. di Silvana Palazzo)

LA DINAMICA: DAL VIDEO NON APPARE FRENATA

Nelle ultime ore è stata finalmente rivelata l’identità dell’unica vittima del tremendo incidente avvenuto ieri sull’A14 all’altezza di Bologna Borgo Panigale e che ha portato al clamoroso bilancio di 145 feriti, di cui quattro in gravi condizioni ma non in pericolo di vita: Andrea Anzolin, 42enne vicentino che lavorava per la “Loro fratelli spa” di Lonigo, ha perso la vita a seguito dell’immane esplosione, in un inferno di fuoco che ha rischiato di uccidere anche alcuni uomini della Polizia che erano accorsi sul posto. Al momento non è ancora certo se sia sua la responsabilità dell’impatto dell’autocisterna che guidava, ma le principali ipotesi sul tavolo della Procura di Bologna, che come atto scontato ha aperto un primo fascicolo a carico di ignoti con l’accusa di disastro colposo, sono quelle di un colpo di sonno oppure di un errore umano dello stesso autista. Ad ogni modo, dall’analisi delle immagini dell’incidente registrate dalle telecamere di Autostrade per l’Italia pare che il mezzo non abbia affatto frenato prima dell’impatto, nonostante vi fosse segnalata una cosa e finendo dunque per andare addosso all’altro tir che era fermo. (agg. di R. G. Flore)

L’AUDIO DELLA POLIZIA, “SCOPPIA TUTTO!”

Emergono nuovi dettagli in merito alla dinamica dell’apocalittico incidente verificatosi ieri sull’A14 all’altezza di Bologna Borgo Panigale e che è costata la vita unicamente ad Andrea Anzolin, il conducente del tir che trasportava materiali infiammabili e che ha causato con il suo frontale ha innescato una serie di esplosioni a catena. Come si apprende, il suo corpo è stato ritrovato addirittura a 15 metri dal cratere dove c’è stata l’immane esplosione e una colonna di fuoco visibile anche a distanza: tra le ipotesi più probabili all’origine dell’incidente c’è quella del colpo di sonno anche se non è esclusa la distrazione dello stesso Anzolin, tanto che per ora la Procura competente ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo e alcuni audio diffusi nelle ultime ore dalla Polizia potrebbero avvallare una delle ipotesi dato che nel colloquio tra Riccardo Muci, uno dei primi poliziotti ad accorrere sul luogo, le sala operativa della Questura di Bologna, prima che venisse investito dall’esplosione che gli ha causato gravi ustioni e per le quali si trova al momento ricoverato presso l’Ospedale Bufalini di Cesena: “Si sentono delle esplosioni” dice Muci alla centrale spiegando che sta seguendo la scia, “guarda io da sotto la vedo in tangenziale e non è da escludersi che abbia potuto occupare l’altra carreggiata” continua. (agg. di R. G. Flore)

RITROVATO A 15 METRI DAL CRATERE

Andrea Anzolin è l’unica vittima dell’esplosione a Bologna che ha innescato un vasto incendio all’altezza di Borgo Panigale. Inizialmente la Polizia di Stato aveva dichiarato che due persone avevano perso la vita nell’incidente, ma il bilancio delle vittime è stato corretto. A morire è stato l’autista del tir che trasportava materiale infiammabile. Era un dipendente dell’azienda “Loro” di Lonigo, in provincia di Vicenza, che produce e commercia carburante. Il 42enne era considerato un autista esperto visto che da molti anni guidava mezzi che trasportavano materiale infiammabile. L’uomo era sposato, senza figli, e la moglie è stata avvertita della morte del marito dalla Polizia di Stato. Il corpo di Andrea Anzolin è stato recuperato dai soccorritori a circa 15 metri di distanza dal cratere che si è creato per l’esplosione. La procura di Bologna ha deciso di aprire un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti.

BOLOGNA: LA RICOSTRUZIONE DELL’INCIDENTE CHOC

ANDREA ANZOLIN, CHI È AUTISTA MORTO NELL’INCIDENTE DI BOLOGNA

Tra le possibile cause dell’incidente a Bologna c’è quella di un colpo di sonno al volante o di un momento di distrazione. «Un colpo di sonno dell’autista dell’autocisterna o un momento di distrazione, ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza». Così il procuratore di Bologna Giuseppe Amato ha ricostruito ai microfoni del Giornale Radio Rai le possibile cause dell’incidente avvenuto a Bologna. Amato esclude al momento la responsabilità di altri. «Un dato importante è la registrazione delle immagini dell’incidente, dove si vede il tamponamento dell’autocisterna, l’incendio e poi la successiva esplosione», ha aggiunto il procuratore. Andrea Anzolin era vicentino ma viveva ad Agugliaro. Era sposato e, come riportato da Leggo, prima di lavorare per l’azienda di distribuzione di carburante della provincia di Vicenza era stato impiegato per dieci anni in una ditta di autotrasporti a Noventa.

VIDEO POLIZIA DI STATO