Ecco dove si festeggia oggi
La vita di San Gaetano Thiene, celebrato quest’oggi, è stata tra quelle più avventurose fra coloro che sono venerati dalla Chiesa tanto che la sua esistenza fu tutta dedicata, nella prima metà del 1500, al servizio dei più bisognosi. Tuttavia, la sua figura è anche ricordata per il fatto che fondò la prima compagnia di chierici regolari e, anche per questo motivo, oggi è conosciuto anche al di fuori dei confini nazionali: nella giornata di oggi, 7 agosto, delle celebrazioni in onore di San Gaetano Thiene si tengono ad Arezzo, Vicenza e pure in alcune zone di Napoli, mentre a lui sono dedicate ben quattro chiese a Padova: infatti, nella Città del Santo sono ben quattro le parrocchie a lui dedicate, ovvero quella di Thiene appunto, di Terranegra, Ca’ Morosini e Mosson di Cogollo del Cengio. (agg. di R. G. Flore)
San Gaetano Thiene, 7 agosto
Il 7 agosto si festeggia San Gaetano Thiene. Gaetano Thiene nacque alla fine del XV secolo a Vicenza da una famiglia nobile. Il suo cognome, infatti, prende il nome da un paesino tutt’oggi esistente nell’alto vicentino. Egli fu battezzato con il nome di Gaetano per consacrarlo ad un suo omonimo zio, che era nato nella città laziale di Gaeta. Gaetano Thiene completò con successo gli studi di giurisprudenza nella prestigiosa università di Padova, dove conseguì la laurea a 24 anni. Sentendo una forte vocazione, Gaetano non si sentiva tuttavia degno di assurgere agli ordini ecclesiastici, di cui comunque abbracciò la vita e la disciplina pur senza ordinazione sacerdotale. La carriera di Gaetano Thiene, però, sarebbe decollata ben lontano dalle sue terre, e precisamente a Roma. Una volta giunto nell’Urbe, il santo divenne segretario particolare di papa Giulio II, il potente esponente della famiglia Della Rovere appena asceso al soglio pontificio. Finalmente, al compimento dei 36 anni accettò di prendere gli ordini sacerdotali. La notte di Natale di quell’anno celebrò la sua prima funzione. In un’epistola, San Gaetano Thiene scrisse a beata Laura Mignani (una suora molto stimata a Roma, a cui era legato da un rapporto fraterno) di aver visto la Vergine apparirgli sull’altare. Secondo la tradizione, l’apparizione di Maria a San Gaetano Thiene fu seguita dal gesto, da parte della Vergine, di deporre suo figlio in braccio al neo sacerdote. Ecco perché i quadri e le sacre raffigurazioni, San Gaetano è ritratto sempre con il Bambin Gesù in braccio. Fece un breve ritorno in Veneto, precisamente a Venezia, dove si preoccupò di fondare un ospedale per i malati terminali nell’isola della Giudecca.
Il sacco di Roma
Tornato a Roma decise di formare una nuova fraternità di sacerdoti con il fine di riformare il clero e di restaurare e applicare una regola primitiva di vita apostolica. San Gaetano Thiene e i compagni, tra cui Gian Pietro Carafa, costituirono un nuovo ordine religioso i cui membri vennero detti teatini (Carafa era vescovo di Chieti in latino Theate). Nel 1527 era a Roma quando i Lanzichenecchi entrarono e devastarono la città: fatto prigioniero, fu torturato per la sua fede. Il 7 agosto del 1547, San Gaetano Thiene morì di stenti a Napoli dopo essersi offerto in sacrificio a Dio per riportare la pace in città e far cessare la guerra che imperversava nel capoluogo partenopeo. Proprio nel giorno della sua morte si festeggia la ricorrenza della sua santità. Per tutta la vita, San Gaetano Thiene si era dedicato a cercare di rinnovare la Chiesa, riportandola agli antichi atteggiamenti di povertà e umiltà, ma si era scontrato con una Roma corrotta e sopraffatta dal potere temporale, dove la vendita di indulgenze e i peccati erano all’ordine del giorno.