Si continua a parlare di ora legale e solare in questi giorni. Presto potremmo dire addio al famoso cambio di ora, quello che avviene a fine ottobre, quando si tirano indietro le lancette (si dorme un’ora in più), e quello che invece si verifica in primavera, con le lancette che si spostano in avanti di un’ora per poter così godere di maggiore luce. Per cercare di fare un po’ di chiarezza sulla vicenda, partiamo subito dicendo che il parlamento europeo vorrebbe abolire l’ora legale, quindi quella “estiva” che è in vigore adesso, lasciando quindi per tutto l’anno l’ora solare, che è poi quella reale, appunto del sole. Cosa succederebbe se venisse eliminate la “legale”? In Italia cambierebbe ben poco, con meno sole nei periodi primaverili ed estivi, ma si calcola che le giornate di luce dureranno un’oretta circa in meno, fino alle 20 invece che le 21 nel periodo di giugno. Inoltre, il sole sorgerebbe attorno alle 4:30, invece che alle 5:30. Situazione diversa invece nel nord Europa, dove durante la massima esposizione si arrivano ad avere anche fino a 19 ore di luce, sicuramente una situazione poco piacevole quando si cerca un po’ di refrigerio serale e un po’ di buio per far riposare occhi e vista. In tema di benefici, oltre che salutari, c’è la questione del risparmio energetico: è logico che più luce solare significa meno bisogno di accendere le lampadine, ma anche più caldo, e quindi, probabilità maggiore di accendere i condizionatori. Insomma, la questione è abbastanza controversa e toccherà ad ogni nazione decidere il da farsi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SI INFIAMMA IL DIBATTITO POLITICO

La questione del cambio dell’ora e in particolare l’abolizione dell’ora legale hanno infiammato il dibattito politico. A Jean-Claude Juncker ha risposto Giorgia Meloni con toni polemici nei confronti del presidente della Commissione europea. «Hanno fatto una consultazione pubblica per sapere cosa ne pensassero i cittadini dell’ora legale – interviene Meloni prima di partire all’attacco – Perché non ne fanno un’altra per chiedere ai popoli europei cosa ne pensano dell’immigrazione di massa e del processo di islamizzazione del nostro continente?». E poi aggiunge: «La democrazia vale solo quando si parla di sciocchezze?». Mentre si dibatte su eventuali costi e benefici dell’attuale sistema, una cosa è certa: sarà il caos. Come riportato dal Fatto Quotidiano, il rischio potenzialmente è di avere fusi orari diversi sparsi a macchia di leopardo per il Vecchio Continente. (agg. di Silvana Palazzo)



MENTANA, “INIZIO DEL CROLLO UE”

Sono stati tanti i commenti più o meno negativi rispetto alla decisione della Commissione Europea, che nei prossimi mesi proporrà al Parlamento e al Consiglio europei di abolire la risoluzione che obbliga gli Stati a cambiare l’ora due volte l’anno, sancendo di fatto la fine dell’ora legale. Tra le opinioni più taglienti vi è stata di certo quella di Enrico Mentana, che sul suo profilo Facebook in un chiaro riferimento alla presa di posizione di Jean-Claude Juncker, ha scritto:”Quando mi chiederanno “Nonno, quando cominciò il crollo finale dell’Unione Europea?” risponderò “Forse quel giorno di fine agosto di tanti anni fa in cui il presidente della Commissione di punto in bianco annunciò ai popoli europei che l’ora legale diventava illegale, e ci ricordò in un attimo il Woody Allen del Dittatore dello stato libero di Bananas, quando annunciava che con effetto immediato la lingua ufficiale diventava lo svedese e le mutande andavano indossate sopra i pantaloni”. (agg. di Dario D’Angelo)



I VANTAGGI DELL’ABOLIZIONE DELL’ORA LEGALE

Sembrerà assurdo ma l’abolizione dell’ora legale potrebbe farci ottenere una serie di vantaggio non indifferenti. Sulla questione sono stati infatti numerosi studi negli anni passati che hanno portato a dei risultati a volte sorprendenti. Come si legge su Lettera43, il primo vantaggio lo otterremo nella salute, visto che eviteremmo i disturbi del sonno, in particolare, nei giorni immediatamente successivi al cambio di ora, e quindi meno distrazione sul lavoro derivante dal fatto che saremmo più riposati. A livello prettamente fisico, diminuirebbero infarti e ictus, nonché l’obesità infantile, mentre a livello più pratico l’ora solare, soprattutto di sera, provocherebbe meno incidenti stradali, e nel contempo ci potrebbe far ottenere un sensibile risparmio energetico dovuto alle maggiori ore di sole durante il giorno. Insomma, diversi i piccoli “bonus” di cui potremmo usufruire grazie all’abolizione dell’ora legale: l’Italia cosa farà? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

L’UE PRONTA AD ABOLIRE L’ORA LEGALE

Sembra ormai deciso: l’Unione Europea dirà presto addio all’ora legale. Non ci sarà più il passaggio di orario, con le lancette avanti o indietro per il cambio dall’ora solare a quella legale, e viceversa, e la conferma arriva di fatto dalle parole del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. L’Europa non ha potuto non ascoltare la voce dei cittadini, che in un recente sondaggio ha espresso all’80% il desiderio di abolire il cambio d’ora. «Milioni di persone hanno risposto – ha detto Juncker durante un’intervista rilasciata alla tv tedesca ZDF – e credono che dovrebbe essere così. La gente vuole questo e lo faremo».

OGNI STATO DECIDERA’ IN AUTONOMIA

Toccherà quindi agli stati membri, ha aggiunto Juncker, decidere il proprio fuso orario: in poche parole, ogni nazione deciderà se far scattare il passaggio legale-solare, e così farà anche l’Italia. Per ora non è ancora chiara la posizione del Bel Paese in merito alla vicenda, anche se non è da escludere che si possa proseguire come negli ultimi anni, ottenendo così più ore di sole in estate e un conseguente risparmio energetico. I motivi di tale abolizione? Secondo alcuni studi il cambio di fuso orario provocherebbe leggeri disturbi alla salute, turbando l’orologio interno. Inoltre vi sono alcune nazioni, leggasi quelle al nord Europa, in cui l’esposizione al sole è troppo prolungata: si pensi ad esempio che in Finlandia, a giugno, si arriva ad avere anche 19 ore di sole in un giorno.