L’epoca in cui Sant’Egidio è vissuto resta incerta. Secondo alcuni storici, il Santo che la Chiesa cattolica festeggia ogni anno il primo settembre dovrebbe essere l’Egidio che nel VI secolo fu inviato a Roma dalla Francia. Secondo altri studiosi, invece, Sant’Egidio sarebbe vissuto un secolo più tardi. Altri ancora, collocano la morte del Santo nella prima metà dell’VIII secolo. Una leggenda, infine, narra che l’imperatore Carlo Magno, il quale visse tra la seconda metà dell’VIII secolo e i primi anni del IX, si confesso di fronte all’abate, svelandogli un segreto che fino ad allora non aveva avuto il coraggio di denunciare a nessuno. Oggi, la tomba di Sant’Egidio è posta a Nimes, nel sud della Francia. Gli storici sono concordi nel ritenere che la tomba in cui sono conservati i resti di Sant’Egidio sia stata costruita in età merovingica, mentre l’iscrizione non dovrebbe essere antecedente al decimo secolo. La figura di Sant’Egidio all’interno della Chiesa cattolica è fortemente legata all’episodio di una battuta di caccia de re Carlo Magno. Nell’intento di colpire la cerva, l’imperatore ferì accidentalmente il Santo, il quale viveva lontano dalla comunità umana già da diversi anni, preferendo condurre una vita ascetica. Fortunatamente, il fatto non ebbe ripercussioni sulla salute di Sant’Egidio, ma da allora la sua vita cambiò. Infatti, Carlo Magno diventò amico dell’eremita e gli fece dono di un ampio territorio, dove venne eretta di lì a poco una maestosa abbazia. Fu lo stesso Sant’Egidio a dirigere l’abbazia, andando a costituire una fiorente comunità di monaci attorno a lui. Oggi la sua figura viene venerata non soltanto in Francia ma anche nelle vicine nazioni di Olanda e Belgio.



Feste in onore di Sant’Egidio

A Lanciano, in Abruzzo, si tiene annualmente la tradizionale festa delle campanelle e del giocattolo. I festeggiamenti hanno inizio nelle prime ore del pomeriggio e proseguono fino a notte fonda. Ogni anno, la festa delle campanelle e del giocattolo si svolge il 31 agosto. La campanella è uno dei simboli associati al Santo. Frosolone, provincia di Isernia (Molise). Rocca di Cave, comune di Roma Capitale (Lazio). Sant’Egidio alla Vibrata, provincia di Teramo (Abruzzo). Sono solo tre dei tanti comuni che hanno scelto come loro patrono Sant’Egidio, figura venerata in tutta Italia ma che può godere di un’attenzione particolare presso la capitale Roma. Sono tanti i comuni limitrofi alla città eterna che hanno scelto di affidarsi a lui come patrono. Tra questi c’è anche Rocca di Cave, che può vantare un record molto particolare. Con i suoi 377 abitanti, si tratta di uno dei comuni d’Italia con un minor numero di persone. Da Rocca di Cave, il centro di Roma dista poco più di un’ora d’auto, per una distanza complessiva pari a poco più di 60 chilometri. Sono due le principali attrazioni da visitare: il Museo Geopaleontologico Ardito Desio e la scogliera fossile corallina, ribattezzata come monumento naturale.



Altri santi che si festeggiano il 1 settembre

Oltre a ricordare la memoria di San Egidio, nella giornata del 1° settembre la Chiesa cattolica festeggia Sant’Auditio, Sant’Anea, Sant’Arealdo di Brescia, Sant’Augusto di Caserta, San Costanzo di Aquino, Santa Colomba, Sant’Elpidio di Atella, San Giustino di Parigi, San Giosuè, San Lupo di Sens, San Sisto di Reims, San Prisco di Capua, San Nivardo di Reims, San Tammaro, San Vincenzo, San Vittore di Le Mans, San Terenziano, Santa Verena di Zurzach.

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