Arresti di mafia in Puglia, dove presunti affiliati al clan Perna sono finiti in manette a Vieste (Foggia) nell’ambito di un’operazione condotta da squadre mobili di Foggia e Bari e dal Servizio centrale Operativo e coordinata dalla Dda di Bari. Come riportato dall’Ansa, i reati contestati sono l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana), detenzione e porto di numerose armi da sparo: capi d’accusa ovviamente aggravati dal contesto mafioso. Le misure restrittive effettuate in queste ore nel Gargano infliggono un duro colpo all’organizzazione criminale facente capo al noto pregiudicato Girolamo Perna, che già nelle scorse settimane aveva subito altri importanti arresti. 



GLI ARRESTI DI AGOSTO

La “mala viestana” è dunque nel mirino della Dda di Bari, decisa a porre un freno alle attività di una mafia pugliese che dal 2015 ad oggi ha messo a segno qualcosa come 14 delitti. Non vi è ancora riscontro al riguardo, ma è possibile che gli arresti di oggi siano riconducibili al blitz che nel mese di agosto scorso aveva portato all’arresto dei cugini Claudio e Giovanni Iannoli per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante mafiosa e detenzione di armi. Come riportato da pugliain.net, si tratta di due componenti del clan capeggiato da Girolamo Perna, ex luogotenente del boss Angelo Notarangelo, ucciso in un agguato nel 2015. Il gruppo da allora è in guerra con un clan rivale, oggetto di un altro blitz dei carabinieri, che il 7 agosto ha portato all’arresto di Marco Raduano, suo nipote Liberantonio Azzarone, Luigi Troiano e suo figlio Gianluigi.

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