San Nicola da Tolentino nacque nel 1245 a Castel Sant’Angelo in Pontano (attualmente Sant’Angelo in Pontano, in provincia di Macerata) da genitori devoti che, come narra la leggenda, già avanti con gli anni e senza prole si recarono in pellegrinaggio a Bari sulla tomba di San Nicola per ricevere la grazia di un figlio, al quale, una volta venuto alla luce, fu dato il nome di Nicola. Ancora giovanissimo entrò a far parte dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino e nel 1269 fu ordinato sacerdote. A proposito del suo sacerdozio, la tradizione vuole che Nicola, udendo la frase latina: Nolite diligere mundum, nec ea quae sunt in mundo, quia mundus transit et concupiscenzia ejus (non amate il mondo, né le cose che sono del mondo, perché il mondo passa e passa la sua concupiscenza), pronunciata da un eremita agostiniano, capì che la sua vita doveva essere consacrata a Dio e così prese i voti. Gran parte del suo ufficio lo svolse a Tolentino, dove vi si stabilì intorno al 1275 e vi rimase fino alla morte, avvenuta il 10 settembre del 1305. La sua fu una vita di preghiere e digiuni, vero esempio per i suoi ascoltatori: San Nicola, infatti, nei suoi viaggi in molti monasteri e durante i periodi a Tolentino, predicava praticamente ogni giorno; egli era capace di attirare numerose folle e di catturarle unendo le azioni, le parole e la sua immensa fede fatta di sacrifici e sorrisi.
LE FESTE DEDICATE A SAN NICOLA DA TOLENTINO
A San Nicola da Tolentino sono dedicate innumerevoli feste in quanto è il Santo Patrono di molti comuni italiani e non, tra cui i seguenti: Sant’Angelo in Pontano (MC), Monterubbiano (FM), Auditore (PU), Albi (CZ), San Nicola Arcella (CS), Barzizza (frazione del comune di Gandino, Bergamo), Vigone (TO), Mornese (AL), Montoro (AV), Solarolo Rainiero (CR), Campisico di Sopra (frazione del comune di Capralba, Cremona), Rosignano Marittimo (LI), Modugno (BA), dove, secondo la leggenda, fu concepito il Santo, Puget-Théniers (Francia) e Barranquilla (Colombia). Nella maggior parte di questi comuni, nei giorni a ridosso del 10 settembre, si svolgono i festeggiamenti dedicati al Santo Patrono, San Nicola appunto, nei quali si mescolano, come da antiche tradizioni, il sacro ed il profano, ossia le funzioni religiose le processioni, a cui fanno da sfondo musiche, balli di piazza, bancarelle gastronomiche e non, spettacoli pirotecnici e animazione per grandi e piccini. In particolare ciò avviene nella città che ha dato i natali a San Nicola, ovvero Sant’Angelo in Pontano, un comune di circa 1500 abitanti in provincia di Macerata, situato a 473 metri sul livello del mare. Nonostante sia un territorio di modeste dimensioni, vanta comunque monumenti e luoghi d’interesse: la Collegiala del Santissimo Salvatore, in stile romanico-gotico e risalente alla prima metà del XII secolo; la chiesa di San Michele Arcangelo, da cui il paese prende il nome e quella dedicata a San Nicola, costruita nella seconda metà del XV secolo; la Rocca di San Filippo, risalente al XIII secolo; infine la torre civica “dell’orologio” di cui si hanno le prime notizie intorno al 1397 e la Piazza Angeletti, piazza principale nonché centro della vita sociale del paese. A proposito di San Nicola, inoltre, è tuttora presente una tradizione riconosciuta dalla Chiesa: un giorno San Nicola, gravemente malato, riuscì ad ottenere la grazia della guarigione per intercessione di Maria Vergine, che, apparsagli in visione, gli assicurò: “Chiedi in carità, in nome di mio Figlio, un pane. Quando lo avrai ricevuto, tu lo mangerai dopo averlo intinto nell’acqua, e grazie alla mia intercessione riacquisterai la salute”. Il santo, dopo aver mangiato il pane ricevuto in carità da una donna di Tolentino e guarì. Da quel giorno Nicola iniziò a distribuire pani a tutti i malati che visitava, dicendo loro di confidare nella Madonna. Ancora oggi la Chiesa approva la benedizione di questi pani, con un rito simile a quello delle Palme. Altri santi venerati il giorno 10 settembre sono: San Nemesio martire, Sant’Agabio di Novara, Sant’Ambrogio Edoardo Barlow, Sant’Auberto di Avranches, Santi Nemesiano, Felice, Lucio, Litteo, Poliano, Vittore, Iader e Dativo, San Nemesio di Alessandria, Santa Pulcheria, San Teodardo di Tongress.