Napoli, morto il vigilante aggredito in stazione circumvesuviana. Gennaro Schiano è deceduto dopo 4 mesi di coma, dramma a Pianura. La vicenda risale allo scorso maggio 2018, con il sessantaquattrenne che è stato aggredito alla Trencia della Circumflegrea da un diciottenne per un litigio di futili motivi. Secondo quanto riportato dai colleghi dell’Ansa, i sanitari dell’Ospedale Cardarelli hanno disposto l’autopsia sulla salma del sessantaquattrenne. Una aggressione fatale per l’uomo: colpito da una ginocchiata, Gennaro Schiano perse l’equilibrio e, cadendo, battè la testa. Dopo il ricovero all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, il vigilante è stato trasferito al Cardarelli e una emorragia cerebrale lo fece entrare in coma. Dopo quattro mesi di sofferenza, i medici non hanno potuto fare che constatarne il decesso.
AGGRESSORE ORE ACCUSATO DI OMICIDIO
Ricordiamo che l’aggressione iniziò per una banale lite a bordo del treno, legata allo spostamento di una borsa da un sedile all’altro. Lo scontro proseguì all’esterno della stazione, fino al tragico epilogo. Decisive le immagini delle registrazioni delle telecamere di sorveglianze della stazione, che ha permesso alle forze dell’ordine di individuare e bloccare il diciottenne. L’Ansa evidenzia che il giovane aggressore è agli arresti domiciliari dallo scorso 4 agosto 2018: Napoli Today sottolinea che ora dovrà rispondere dell’accusa di omicidio. Appena un mese fa, ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno, il figlio di Gennaro Schiano aveva commentato: “Nostro padre da quel giorno non esiste più, è morto. Quella persona che conoscevamo ha smesso di respirare l’8 maggio. È paralizzato nella parte sinistra del corpo, ha le allucinazioni, non riconosce a volte nemmeno me, parla guardando il soffitto, non cammina più e adesso combatte con un’infezione alle vie urinarie”.