Villamarzana, spegneva mozziconi di sigaretta sulla moglie: terribile episodio di violenza in provincia di Rovigo, con la compagna usata come posacenere umano. Come sottolineato dai colleghi di Polesine 24, un ventinovenne è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione con l’accusa di maltrattamenti e lesioni a carico della compagna. Una pena aumentata dal giudice rispetto alla richiesta avanzata dal pubblico ministero: episodi di violenza iniziati a partire dalla nascita del secondo figlio, con l’uomo che si è accanito sulla donna senza pietà. Dagli schiaffi ai pugni, passando per i morsi e, addirittura, ai mozziconi di sigaretta spenti sul viso e sulle braccia. Senza dimenticare, inoltre, le continue minacce di morte se la donna si fosse rivolta alle forze dell’ordine per denunciare i drammatici abusi.



MOGLIE COME POSACENERE UMANO

Ieri è giunta la condanna del Tribunale di Rovigo, una rivincita per la donna che ha subito nel corso degli ultimi anni brutalità e percosse. Ma c’è di più, sottolinea Polesine 24: tutte queste angherie le ha subite sotto gli occhi dei due figli e dell’amante dell’uomo, che ha accettato di abitare insieme a loro nonostante la presenza della moglie. Soprusi all’ordine del giorno, con l’amante che ha deciso di andare via e di tornare dalla madre. Difesa dall’avvocato Anna Osti, la mamma di due bambini ha dovuto vivere in un clima di costante paura ma ieri giustizia è stata fatta: il ventinovenne di Villamarzana trascorrerà i prossimi tre anni della sua vita dietro le sbarre. Un amore trasformatosi in violenza, una vicenda che per fortuna è finita nel migliore dei modi.

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