Come anticipa Faro di Roma, domani su La Civiltà Cattolica il direttore Padre Antonio Spadaro pubblicherà sul sito online il resoconto dell’incontro privato di Papa Francesco con i gesuiti irlandesi, avvenuto subito dopo il delicatissimo incontro con le 8 vittime di abusi sessuali da parte di alcuni preti irlandesi. «Non basta voltare pagina, ma cercare rimedio, riparazione, tutto ciò che è necessario per guarire le ferite e ridare vita a tanta gente», aveva detto il Papa lo scorso 25 agosto in pieno viaggio apostolico nella amata Irlanda. Domani però Spadaro intende pubblicare il contenuto di quel testo per sottolineare il “piano” di azione del Santo Padre nel contrastare, efficacemente, la piaga della pedofilia. Secondo le prime anticipazioni fatte dalla stampa, in quell’occasione il Papa formulò con chiarezza la sua “diagnosi dello scandalo”, chiedendo di «lavorare perché si capisca bene la freschezza del Vangelo», toccando poi temi delicati e centrali di libertà e discernimento.
C9 E SOLIDARIETÀ AL PAPA DOPO GLI ATTACCHI VIGANÒ
La svolta di papa Francesco sul tema che rischia di mettere in crisi la Chiesa cattolica è arrivata: dal 21 al 24 febbraio 2019 si terrà infatti in Vaticano una riunione con i presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica di tutto il mondo sul tema della “protezione dei minori”, per “parlare della prevenzione di abusi su minori e adulti vulnerabili”. Come riportato da La Repubblica, tutti i membri del Consiglio di Cardinali (C9), i cardinali hanno espresso piena solidarietà a Papa Francesco per quanto accaduto nelle ultime settimane e il riferimento è ovviamente al dossier Viganò, l’ex nunzio papale a Washington che ha di fatto accusato Bergoglio di essere a conoscenza e di aver coperto la doppia vita del cardinale Theodore MacCarrick. Ai 3 giorni di lavori che hanno fatto da preludio alla convocazione della riunione erano presenti tutti i membri del C9, eccetto i cardinali George Pell, Francisco Javier Errazuriz e Laurent Monsengwo Pasinya. (agg. di Dario D’Angelo)
PAPA CONVOCA CAPI DEI VESCOVI DI TUTTO IL MONDO
Era nell’aria da giorni, ora è divenuta una notizia certa e ufficiale dopo il comunicato della Sala Stampa in Santa Sede: «Papa Francesco, sentito il Consiglio di Cardinali (C9), ha deciso di convocare una riunione con i presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica di tutto il mondo sul tema della protezione dei minori, per parlare della prevenzione di abusi su minori e adulti vulnerabili». La riunione globale che coinvolgerà tutti i vertici delle Diocesi mondiali si terrà dal prossimo 21 al 24 febbraio 2019 in Vaticano, ha confermato in un briefing la vice direttrice della Sala stampa vaticana, Paloma Garcia Ovejero. Dopo la lettera al Popolo di Dio dello scorso 20 agosto e dopo gli scandali innumerevoli dall’Irlanda al Cile fino al più recente in Pennsylvania, la decisione di Francesco è importantissima e per alcuni rappresenterebbe la “risposta” al dossier di Monsignor Viganò che accusa Bergoglio (e in tono minore anche Benedetto XVI e Giovanni Paolo II) di aver mosso “poco” nella lotta agli abusi all’interno del clero vaticano anche ad alte sfere.
CEI: “NON FERMARSI SOLO A LOTTA AGLI ABUSI”
Il Consiglio del Cardinali – il cosiddetto C9 – è un gruppo di porporati cui lo stesso Papa ha affidato il difficile compito di aiutarlo nella riforma della Curia Romana e nel Governo della Chiesa universale. È ovvio che dopo il caso McCarrick e il gravissimo dossier negli Usa, il tema degli abusi ha subito una accelerata che ha portato a diverse riunione dei cardinali fino alla decisione ultimata questa mattina. Il C9 nei giorni scorsi aveva scritto al Papa per chiedere una «riflessione sul lavoro, la struttura e la composizione dello stesso Consiglio, tenendo anche conto dell’età avanzata di alcuni membri», ma al momento non vi sarebbe alcun imminente cambio ai vertici, almeno nei prossimi giorni. Secondo quanto riportato dal sottosegretario della Cei, Don Ivano Maffeis, «Ascolto delle vittime, impegno di educazione, formazione e comunicazione, stesura di Linee guida e di norme per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Sono questi i temi approfonditi nell’incontro che ieri ha visto insieme la Pontificia Commissione per la tutela dei minori con la corrispondente Commissione della Cei», spiega la nota delle diocesi italiane. Le conclusioni sono le medesime del C9 visto che per entrambe le “commissioni” si è sottolineato come «non bisogna fermarsi a condannare l’abuso ma promuovere una cultura della persona e della sua dignità».