«Taranto non ha musei degni della Magna Grecia». Scivolone del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio sulla città dei due mari. Taranto un importante museo dedicato alla Magna Grecia in realtà lo ha da diversi decenni, ed è molto conosciuto da studiosi e archeologi. Con la riforma Franceschini gli è stata anche riconosciuta autonomia, un privilegio che spetta a siti del calibro di Pompei. L’attuale direttrice del MarTa, Eva Degl’Innocenti, ha replicato a Di Maio sui social e poi è intervenuta ai microfoni di Rainews24 in collegamento telefonico: «Per il momento non ho avuto risposta, ma sono fiduciosa di averla e siamo pronti ad accoglierlo per presentargli i nostri risultati, è il benvenuto. Questo è uno dei musei più importanti al mondo». Tra l’altro c’è un progetto molto ambizioso, finanziato dall’Unione europea, «per la digitalizzazione del museo, la ricerca e l’accoglienza del pubblico con disabilità. Abbiamo uno dei patrimoni culturali più importanti al mondo, oltre a quello naturalistico». Clicca qui per il video dell’intervento telefonico. (agg. di Silvana Palazzo)
IL PATRIMONIO DEL MARTA
Se proprio non sapete nulla del MarTa, un breve giretto sul sito del Mibac (Ministero dei Beni Culturali) potrebbe essere utile per scoprire da vicino quanto c’è di “leggerezza” e poca conoscenza nelle parole del Ministro Di Maio ieri a Cartabianca. «Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, al piano mezzanino, possiede anche una collezione di quadri che nel 1909 confluirono nelle collezioni del Regio Museo di Taranto per disposizioni testamentarie del Monsignor Giuseppe Ricciardi, vescovo di Nardò, che volle donarli alla sua città natale. Oltre ad una bellissima icona bizantina ed una Addolorata piangente su lastra di zinco, gli altri diciotto quadri, tutti con soggetti di ispirazione religiosa, sono dipinti ad olio su tela e si inquadrano fra XVII e XVIII secolo. La maggior parte degli altri quadri rientra nella produzione napoletana, con attribuzioni alla scuola di Luca Giordano, Andrea Vaccaro e Francesco De Mura». Non solo, sempre il Mibac segnala la presenza nel museo tarantino una vastissima «programmazione culturale varia e destinata a vari target di pubblico, tra cui i visitatori con disabilità». Posto che un “lapsus” può essere concesso a tutti, resta il grado di costante “polemica” creata contro tutto e tutti senza magari prima ragionare bene su quello che si dice e su quello che si accusa. Un minutino di più e forse si sarebbe evitata una figura del genere in diretta nazionale. (agg. di Niccolò Magnani)
IRONIA SOCIAL: “PUGLIA CREA CONFUSIONE”
Un’uscita infelice, quella realizzata dal vicepremier Luigi Di Maio in diretta tv, durante la quale parlando di Taranto ha definito la città pugliese priva di un museo degno della Magna Grecia. La gaffe ha inevitabilmente scatenato le prime reazioni, a partire da quella della direttrice del museo archeologico di Taranto, Eva Degl’Innocenti, che ha replicato duramente invitando Di Maio a visitare “uno dei musei archeologici più importanti al mondo”. Qui infatti, come spiega Unionesarda.it, sono custoditi tra i più importanti reperti della Magna Grecia, in passato esposti anche a New York ed all’Expo di Milano. Intanto sui social la nuova gaffe del ministro e vicepremier ha preso ormai piede al punto che l’hashtag #MagnaGrecia ormai spopola con tanto di commenti ironici rivolti proprio vicepremier pentastellato. La linea è quella delle continue gaffe con protagonista proprio la Regione Puglia. E così un utente ironizza: “Questa Puglia a Di Maio crea proprio tanta confusione!”. Ed ancora, un altro utente ironizza su Twitter: “Ma il #museo #MarTa – quello che sta a #Taranto, in provincia di #Matera, capitale della #MagnaGrecia – se ci fosse #Amazon del #MadeInItaly sarebbe in vendita? mumble mumble”. “Ma vi riferite al #Museo della #MagnaGrecia a #Matera in #Puglia o a quello di #Taranto in #Basilicata?”, commenta un altro. Intanto si attende la controreplica di Di Maio… accetterà l’invito della direttrice del Museo MArTA? (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RENZI SE LA RIDE “SALVATELO”
Il vice presidente del consiglio, Luigi Di Maio, è stato protagonista di un nuovo scivolone. Intervistato da Rai Tre mentre stava parlando di Taranto, ha omesso di ricordare il MarTA, uno dei musei più importanti al mondo per quanto riguarda la cultura della Magna Grecia. Non l’ha presa benissimo la direttrice dello stesso museo, mentre l’ex premier, Matteo Renzi, si è fatto una risata. Attraverso il proprio profilo Twitter l’ex segretario generale del Partito Democratico ha infatti commentato così l’ennesima gaffe del ministro del lavoro: «E niente. Di Maio proprio non ce la fa, non ne azzecca una – scrive Renzi – ma con tutto lo staff super pagato che ha creato da quando è al Governo, possiamo incaricare uno che controlli che non faccia gaffe? È pur sempre il Vice Premier del nostro Paese. Salvate il soldato Di Maio». Nel frattempo la direttrice del muso, Enza Degl’Innocenti, ha invitato Di Maio al MarTa: accoglierà il suo invito? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NUOVA GAFFE DI DI MAIO
Torna al centro del ciclone il vice presidente del consiglio Luigi Di Maio, questa volta, per alcune sue dichiarazioni che non sono piaciute ai tarantini, e non solo. In occasione dell’ospitata presso il programma tv di Rai 3, Cartabianca, il ministro del lavoro e dello sviluppo economico ha spiegato che Taranto, nota cittadina pugliese, non avrebbe un museo degno della Magna Grecia, nonostante la cultura ellenica sia fortemente radicata in quel territorio. Come sottolineato da La Repubblica, tali parole sono suonate quasi come un affronto nei confronti del MarTa, il museo archeologico nazionale sito proprio a Taranto, che nei suoi 131 anni di storia ha raccolto reperti di inestimabile valore.
LE PAROLE DEL VICE-PREMIER
«Investiremo comunque – il passaggio di Di Maio incriminato – in un’università e nel turismo a Taranto. Quella è l’area con i reperti archeologici più grande di tutta la Magna Grecia e non ha dei musei degni di quell’area». E la risposta al leader dei grillini non si è fatta attendere, ed ha portato la firma della direttrice dello stesso museo, Eva Degl’Innocenti: «Egregio ministro Luigi Di Maio – attacca su Twitter – sarei molto onorata di poterla accogliere nel museo archeologico più importante della Magna Grecia, che ha sede proprio a Taranto, uno dei musei archeologici più importanti al mondo». L’anno scorso il MarTa venne visitato da 80mila persone, grazie anche alla presenza al suo interno di reperti di prestigio come gli Ori di Taranto e i resti dell’Atleta.