Esulta il M5s per la norma contro il riciclaggio approvata dal Parlamento Europeo su proposta del pentastellato Ignazio Corrao che prevede che gli Stati membri dell’Unione varino sanzioni accessorie per i condannati e che questi ultimi non potranno più fare affari con la pubblica amministrazione né accedere a finanziamenti pubblici o candidarsi a cariche elettive. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, Corrao spiega come il cuore della direttiva sia l’inserimento di norme in “materia di cooperazione tra autorità giudiziarie e di contrasto che come abbiamo sempre detto, è un prerequisito indispensabile per assicurare la concreta efficacia delle norme”. L’eurodeputato sintetizza:”Chi si macchia di crimini tanto gravi e pericolosi deve stare lontano dalla pubblica amministrazione. Questo è anche il nostro impegno in Italia come stiamo già dimostrando con il decreto spazza corrotti”, in riferimento al cosiddetto daspo – cioè l’interdizione definitiva dai pubblici uffici per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione insierito nel decreto varato dalla maggioranza pochi giorni fa. (agg. di Dario D’Angelo)



REGOLE CONTRO FLUSSI SOSPETTI DI CAPITALI

Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una direttiva proposta dal Movimento 5 Stelle contro il riciclaggio. Entro due anni dunque i 27 Stati membri dovranno adeguarsi alle indicazioni inserite nella legge che rende più semplice per le autorità individuare e fermare i movimenti di capitali sospetti. Innanzitutto viene creata una definizione comune dei crimini collegati al riciclaggio, visto che varia da paese a paese attualmente. Poi vengono introdotte sanzioni minime, valide per tutta l’Ue, come la pena minima di quattro anni di reclusione per chi commette questo tipo di reati, e nuove sanzioni aggiuntive come il divieto per coloro che sono stati condannati per riciclaggio di denaro di candidarsi a cariche pubbliche, occupare una posizione di impiego pubblico e accedere ai finanziamenti pubblici. «Le nuove norme sulla criminalizzazione del riciclaggio di denaro colpiscono i criminali dove fa più male: il denaro. Le norme impediscono ai criminali di finanziare le loro attività – legali o illegali – con i proventi di azioni illecite», ha dichiarato Ignazio Corrao, relatore sul riciclaggio. (agg. di Silvana Palazzo)



RICICLAGGIO, UE APPROVA DASPO M5S PER CONDANNATI

Il daspo per i condannati per riciclaggio, è realtà. Lo hanno approvato gli stati membri dell’unione europea nella nuova direttiva passata in parlamento quest’oggi. Uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle, che invece ha fatto storcere il naso spesso e volentieri alla Lega e al ministro Salvini, è quindi legge. I condannati per questi reati non potranno da ora più fare affari con la pubblica amministrazione ne tanto meno accedere a finanziamenti pubblici o candidarsi a cariche elettive. Ignazio Corrao, eurodeputato M5s, nonché autore del testo, afferma: «Il testo si propone di eliminare gli ostacoli alla cooperazione giudiziaria e di polizia a livello transfrontaliero, introducendo anche in questo settore disposizioni comuni al fine di migliorare l’indagine sui reati connessi al riciclaggio di denaro».



APPROVATA AL 90%

Su 704 europarlamentari presenti, il 90% (634) ha votato in favore della direttiva, ed entro due anni i 27 stati membri dovranno quindi adeguarsi. La grande novità della direttiva è la questione della «cooperazione tra autorità giudiziarie – prosegue Corrao – e di contrasto che come abbiamo sempre detto, è un prerequisito indispensabile per assicurare la concreta efficacia delle norme». Grazie al daspo per i condannati per riciclaggio, si creerà una stretta collaborazione fra i paesi membri dell’Unione Europea, e non solo: «Abbiamo inteso inserire norme specifiche per incentivare in futuro una sempre più efficace collaborazione anche con paesi terzi rispetto all’Unione europea inclusi i paesi in via di sviluppo».