La notizia della chiusura da parte dei vigili della “Casa delle bambole gonfiabili” a Torino ha fatto il giro del web e, come accaduto al momento della sua apertura, non potevano mancare decine di messaggi ironici a tal proposito. Vi proponiamo qui di seguito una serie di esilaranti commenti da Twitter: “A Torino la Polizia Municipale blocca la casa per appuntamenti con bambole hot perché sono state violate le regole: non potevano pettinarle”, “#Torino – La polizia chiude la casa d’appuntamento delle bambole. Portate in caserma ed interrogate si sono avvalse della facoltà di non rispondere”, “#Torino, i vigili chiudono la prima casa d’appuntamento con sex doll. Prendete i nomi delle bambole, così potranno costituirsi parte civile contro i loro sfruttatori”, “Un mio amico cronista mi ha raccontato che le bambole gonfiabili di torino quando é entrata la polizia sono rimaste a bocca aperta”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



3000 EURO DI MULTA

Era passata appena una settimana dall’apertura ufficiale della prima casa d’appuntamenti con bambole in Italia, inaugurata a Torino, ma già oggi sono arrivati i problemi. Il blitz messo a segno da Polizia municipale e tecnici Asl ha messo fine al piacere di molti clienti affezionati procedendo al sequestro delle vere protagoniste, le bambole appunto ed alla contestazione di attività abusiva di affittacamere con denuncia dei nominativi dei clienti e violazione della normativa in merito alle mancate etichette con le indicazioni dei prodotti. E’ quanto emerso dai controlli eseguiti nel pomeriggio di oggi e che hanno evidenziato anche un insufficiente livello di igiene delle stesse bambole al momento poste sotto sequestro amministrativo cautelare. Oltre alla chiusura per l’attività considerata non a norma, come spiega Repubblica.it è giunta anche una multa salata di 3000 euro ai gestori che ora rischiano anche una ulteriore denuncia per non aver comunicato gli elenchi di chi affitta le camere esattamente come prevede la normativa sugli alberghi. Ora toccherà al Comune l’ultima parola in merito alla sospensione definitiva delle autorizzazioni. Fino alla messa in regola dei titolari, tuttavia, la casa delle bambole erotiche resterà chiusa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LOCALE SOTTO SEQUESTRO, I MOTIVI DELLO STOP

Duro colpo per i clienti delle “bambole erotiche” di Torino: la casa d’appuntamento delle sexy dolls è stata infatti posta sotto sequestro dopo un blitz della polizia municipale e dell’ufficio di igiene dell’Asl. Ad una settimana dall’apertura nel quartiere Mirafiori, a poche centinaia di metri dallo stabilimento di Mirafiori, nel mirino sono finiti in primis il tipo di attività: gestito come un negozio ma che in realtà viene sfruttato come un albergo, e dunque dev’essere sottoposto ad un altro tipo di regolamentazione ma, cosa ben più grave per i clienti che fino ad oggi hanno sfruttato la compagnia delle bambole, pare anche il sistema di pulizie. Di questo stop saranno contenti probabilmente felici i residenti nel palazzo in cui è sorta l’attività. Come riporta La “Stampa” in un primo momento, infatti, la LumiDolls aveva assicurato che l’indirizzo dello stabile sarebbe stato svelato solo a chi avesse prenotato un appuntamento, ma il passaparola tra i clienti ha rotto il patto di riservatezza ed esposto il palazzo ad un inevitabile via vai di gente. (agg. di Dario D’Angelo)



CASA BAMBOLE SEXY NON A NORMA

La prima casa d’appuntamenti con bambole in Italia potrebbe già chiudere i battenti ad una settimana dall’apertura nel quartiere Mirafiori, a Torino. LumiDolls, ribattezzata il “bordello delle bambole”, è già finita sotto controllo. Blitz di polizia municipale e ufficio igiene dell’Asl: è emerso che l’attività non è a norma di legge, perché si tratta di un esercizio abusivo dell’attività di affittacamere. Come riportato dal Corriere della Sera, i titolari verranno diffidati dal proseguire l’attività. Sono in corso i controlli del servizio di igiene per verificare se il sistema di pulizia delle bambole sia a norma o meno. I gestori rischiano ora una denuncia per non aver comunicato, come prevedono le norme sugli alberghi, gli elenchi di chi affitta le camere, quindi la polizia municipale consegnerà ai titolari la diffida dal proseguire l’attività. Toccherà poi al Comune decidere se sospendere tutte le autorizzazioni e costringere l’attività a chiudere i battenti.

TORINO, BLITZ NELLA CASA DELLE SEXY BAMBOLE

L’apertura della prima casa d’appuntamenti con bambole ha suscitato nei giorni scorsi diverse polemiche. I residenti dei palazzi dove ha aperto si sono già lamentati. Gli agenti del reparto commerciale della polizia municipale sostengono che più che di un negozio si tratta di un vero e proprio albergo ad ore, quindi soggetto ad altri tipi di regolamentazione. E quindi non ha le autorizzazioni che servono per affittare le camere. Sono le stesse autorizzazioni che servono ad alberghi e affittacamere, e in effetti nella casa delle bambole che ha aperto il 3 settembre per 80 euro la mezz’ora si affittavano bambole e camera da letto. Ma, come riportato da Repubblica, insieme agli agenti della polizia municipale sono arrivati a Mirafiori, a poche centinaia di metri dagli stabilimenti Fca, anche gli ispettori Asl per verificare gli aspetti sanitari. Nel caso in cui vengano riscontrate anomalie, la prima casa di appuntamenti italiana dove fare sesso con le bambole verrà chiusa e messa sotto sequestro.