Sono passati 26 anni dal presunto omicidio di Simona Floridia, all’epoca dei fatti 17enne, scomparsa da Caltagirone il 16 settembre 1992. Solo oggi si è svolta la prima udienza in Corte d’Assise a Catania a carico del suo presunto assassino, il 45enne Andrea Bellia. E’ lui l’uomo che secondo l’accusa uccise la giovane – il cui corpo non fu mai ritrovato – e per il quale il procuratore di Caltagirone gli contesta l’omicidio volontario premeditato. Oggi, come spiega Repubblica.it, si sono svolte le eccezioni preliminari sulle quali la Corte si è riservata di decidere. Contro il 45enne imputato, numerose prove portate in tribunale dall’accusa, a partire dalla più importante, quella relativa alla sua presunta confessione resa ad un amico al quale avrebbe riferito “Sono stato io” e che lo stesso teste avrebbe confermato in sede di incidente probatorio e sempre smentita da Bellia. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Fabiana Michela Distefano è attualmente in libertà ed ha sempre negato ogni coinvolgimento nella vicenda. All’epoca della scomparsa della 17enne, l’imputato aveva 19 anni. L’accusa sostiene un incontro tra i due proprio la sera della sparizione della ragazza. Quindi il loro allontanamento in Vespa fino a monte San Giorgio dove avrebbero avuto una lite violenta al culmine della quale lui l’avrebbe gettata giù da un dirupo.
LA TESI DELLA DIFESA
Ben differente la versione avanzata dalla difesa dell’imputato, chiamato 26 anni dopo a difendersi della gravissima accusa di omicidio. Secondo il suo legale difensore, infatti, quella sera del 16 settembre del ’92 i due si incontrarono e fecero un giro in Vespa, fino a quanto Bellia riaccompagnò Simona in centro, lasciandola viva nei pressi di un bar. Quella sarebbe stata l’ultima volta ad averla vista. L’inchiesta sulla misteriosa sparizione della 17enne era stata inizialmente archiviata ma grazie al legale della famiglia Floridia il caso si è riaperto dopo la scoperta della registrazione di una telefonata importantissima. A parlare è un amico dell’imputato che alla fidanzata spiegherebbe in che modo Bellia, dopo un incidente, gli rivelò di aver ucciso Simona. le sue dichiarazioni furono cristallizzate in sede di incidente probatorio. Il prossimo 29 novembre si terrà la seconda udienza del processo, iniziato solo 26 anni dopo il presunto omicidio di Simona Floridia, la cui famiglia si è costituita parte civile.