E’ giallo attorno al patto sui migranti fra Germania e Italia. Ieri il ministro degli interni tedesco, Seehofer, aveva annunciato l’accordo fra i due stati, poi smentito in serata dal Viminale. Oggi ha quindi parlato Eleonore Petreman, portavoce del ministro dell’Interno tedesco, che a sua volta ha smentito il ministero dell’interno: «Quello che ha detto ieri Matteo Salvini – si legge sull’edizione online de Il Secolo XIX – non corrisponde al nostro stato di conoscenza delle cose. L’accordo politico è stato preso – ha aggiunto – anche se mancano dei passaggi “tecnici”». Quindi la Petreman ha ribadito la posizione della Germania: «Non siamo a conoscenza del fatto che non firmerà l’accordo». Stano a quanto sostengono i tedeschi, l’accordo fra le due nazioni sarebbe valido fino al prossimo 11 novembre. In conclusione, la portavoce di Seehofer esterna nel dettaglio cosa prevede il patto sui migranti: «Per ogni migrante respinto la Germania si impegna ad accogliere un migrante salvato dal mare: è un “gioco a somma zero”». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SMENTITO ACCORDO MIGRANTI

E’ stato smentito l’accordo fra la Germania e l’Italia in merito ai migranti. Lo aveva annunciato ieri il ministro degli interni tedesco, Seehofer, secondo cui le due nazioni avrebbero raggiunto un patto in merito ai profughi che venivano rispediti alle nazioni di primo ingresso. Fonti del Viminale, come riferito da Rai News, hanno precisato che «Non c’è alcuna firma da parte del ministro Salvini e non c’è alcun accordo con Berlino a proposito dei numeri dei cosiddetti dublinanti o immigrati secondari». Salvini, inoltre, «Resterà sempre fermo sul non accettare alcuna intesa che possa portare in Italia anche un solo immigrato in più. L’eventuale accordo – conclude il Viminale – con la Germania riguarderà il futuro, il pregresso non verrà ridiscusso». Nel frattempo il ministro dell’interno italiano è giunto a Vienna per la conferenza Security and Migration, dove parlerà con la Germania proprio del patto di cui sopra. E dell’alleanza fra i due paesi ne ha parlato anche il capo dello stato Mattarella, che a Riga ha incontrato la controparte tedesca Steinmeier. I due presidenti hanno sottolineato la necessità di creare «comuni regole Ue, anche sull’immigrazione, sia vantaggioso per l’Italia e la Germania». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



COSA CAMBIA PER L’ITALIA?

Italia e Germania hanno trovato l’accordo sul rimpatrio dei migranti: come desiderato da tempo dai tedeschi, il nostro paese ha sottoscritto un patto con Berlino che prevede il respingimento dei profughi che hanno già chiesto asilo ai paesi di primo ingresso. In poche parole, se un migrante sbarca in Italia e chiede asilo, poi va in Germania, i tedeschi possono rispedirlo nel nostro paese. Ad annunciarlo è stato Seehofer, il ministro degli esteri, che aveva già siglato patti praticamente identici anche con altre nazioni. Con l’Italia la trattativa è stata più lunga, visto che il ministro dell’interno, Matteo Salvini, ha voluto ragionare bene e dettare le proprie condizioni prima di sottoscriverla (in realtà la firma dovrebbe arrivare domani). Cosa cambierà dopo questa intesa? Non aumenteranno gli arrivi dei migranti in Italia, visto che Roma chiede «di pari passo con l’avvio dei respingimenti alla frontiera – si legge su Il Giorno – di poter condividere l’onere dei nuovi sbarchi sulle coste italiane. Ciò avverrebbe in proporzione a quanti chiedenti asilo riprenderà con il meccanismo dei respingimenti eseguibili seduta stante al confine del Brennero e presso altri varchi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCAMBIO A SALDO ZERO

C’è l’accordo tra Germania e Italia per i rimpatri che il ministro bavarese Horst Seehofer ha a lungo inseguito. Ad annunciare l’intesa sui profughi è stato lo stesso titolare degli Interni tedesco al Bundestag, senza fornire particolari sui contorni dell’accordo. Come riportato da La Repubblica, l’operazione dovrebbe tradursi in uno scambio di migranti tra Germania e Italia: il Paese teutonico otterrebbe di riportare in Italia quei rifugiati approdati e registrati nel Belpaese che, per vie traverse, hanno poi oltrepassato i nostri confini nazionali arrivando nella nazione tedesca. In cambio l’Italia potrà inviare un analogo numero di profughi che Berlino si impegnerà ad accogliere. Un patto a “somma zero”  che per bocca dello stesso Seehofer dovrebbe materializzarsi nel giro di “pochissimi giorni”. (agg. di Dario D’Angelo)

COSA AVEVA DETTO SALVINI

Il ministro degli esteri tedesco, Horst Seehofer, ha annunciato un po’ a sorpresa di aver raggiunto un accordo con l’Italia in merito al rimpatrio dei migranti richiedenti asilo nei paesi di primo ingresso. L’esponente della Germania ha altresì aggiunto che mancano ancora due firme, la sua e quella di Matteo Salvini, ma che entrambe arriveranno a breve. Evidentemente qualcosa deve essere accaduto da circa 48/72 ore a questa parte, visto che il leader del Carroccio soltanto lunedì scorso diceva: «Si, l’ho letto e riletto il patto. Se c’è un accordo a saldo zero che consente all’Italia di rispettare le richieste di alcuni Paesi, in questo caso la Germania, senza avere un solo immigrato in più a nostro carico io firmo. Probabilmente già venerdì a Vienna potremo chiudere l’accordo in occasione del summit dei ministri dell’Interno europei». La Germania e l’UE avrebbero quindi garantito (condizionale d’obbligo) il “saldo zero” a Salvini: a questo punto si attende solo la firma. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SEEHOFER “PATTO SIGLATO CON L’ITALIA”

C’è l’accordo fra l’Italia e la Germania per i rimpatri. A svelarlo, decisamente a sorpresa, è stato il ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer, durante l’intervento presso il Bundestag, il parlamento federale tedesco di Berlino: «L’accordo con l’Italia sul rimpatrio di profughi – ha detto, come riferiscono diverse testate online – è stato raggiunto». Seehofer ha aggiunto che mancano solo due firme, quelle «Del mio collega Matteo Salvini e la mia. Per risparmiare costi di viaggio ci scambieremo i documenti per firmarli ognuno a casa propria. Questo richiederà ancora un paio di giorni. Ma il raggiungimento dell’intesa è un grande successo».

UN ACCORDO FAVOREVOLE ALLA GERMANIA

L’accordo prevederà il respingimento al confine tedesco di quanti hanno già fatto domanda di asilo non in Germania. I tedeschi avevano già siglato patti simili con Spagna e Grecia, e come quello sottoscritto con l’Italia, prevedevano il respingimento ai confini dei migranti che avevano già fatto richiesta di asilo nei paesi di primo ingresso nell’Unione Europea. Per la Germania si tratta di un accordo che conferma la nuova politica migratoria di Berlino, dopo il ripristino del trattato di Dublino. In tal modo si regoleranno meglio le competenze nazionali nella gestione dei migranti, rimandando il tutto ai paesi di primo ingresso. Ovviamente si tratta di un accordo in favore della Germania, e che penalizza invece i paesi del bacino del Mediterraneo: attendiamo la replica di Salvini.