Non avrà certo fatto “piacere” ai militanti del Pd sezione Roma Ponte Milvio vedere quel fantoccio che trovate qui sopra in foto, impiccato con tanto di striscione che recita «Omicidi, stupri, degrado di stampo allogeno voi complici e mandati. Pd = porci democristiani». Un fantoccio di stoffa bianco, abbozzato, con un drappo tricolore al collo sul quale ora indaga la Digos: stando a quanto appreso immediatamente dopo il raid notturno, «L’azione è stata rivendicata da un gruppo di estrema destra noto a Roma, e che si firma con una croce runica e le lettere ‘R’ ed ‘N’». Sono ora in corso le indagini sulle immagini delle telecamere per provare a risalire agli autori materiali del gesto odioso, ma intanto, inevitabile, è già scoppiata la gazzarra politica. «Ecco la sorpresina che si sono trovati stamattina i ragazzi della sezione Pd di Ponte Milvio a Roma nord: un pupazzo impiccato e striscioni runici. Questa è l’aria che tira. Solidarietà e sempre maggiore determinazione, senza paura», scrive Filippo Sensi, Pd ed ex capo della comunicazione di Matteo Renzi.
FOSCHI: “SALVINI PUNISCA I FASCISTI, NON I MAGISTRATI“
Secondo la consigliera capitolina del Partito Democratico Valeria Baglio, l’azione andata in scena questa notte è la ultima goccia di un temporale politico pronto a scatenarsi: «La scelta macabra di balordi, che spero vengano individuati e incriminati come meritano, di appendere un fantoccio impiccato ai cancelli della storica sezione di Ponte Milvio è un attentato alla democrazia e un avvertimento in stile malavitoso a semplici iscritti attivi nella vita del quartiere e in quella politica del Partito. Davvero un pessimo e disgustoso segnale, di matrice fascista e antidemocratica. Quando si dice che il fascismo non esiste ci devono allora spiegare di quale mente malata siano il frutto simili pericolose sceneggiate». Il Pd di Roma, in una nota, lancia un messaggio al Governo: «Se gli autori di questo gesto pensano di intimidirci si sbagliano di grosso. Le donne e gli uomini del Partito Democratico continueranno a combattere coraggiosamente schierandosi sempre dalla parte dei diritti, della democrazia, della legalita’. Se i fascisti reagiscono cosi’ significa che stiamo andando nella giusta direzione». Da ultimo, il vicesegretario del Pd Lazio attacca pesantemente il ministro degli Interni, «”Salvini invece di attaccare i magistrati che fanno il loro dovere si preoccupasse, come ministro degli interni, di individuare e punire i colpevoli di tali atti. Capisco il suo imbarazzo di capopartito che delle parole d’ordine d’odio e razzismo, le stesse di questi neofascisti ne ha fatto i suoi slogan».