SAN GIOVANNI CRISOSTOMO
Il 13 settembre la chiesa cattolica festeggia la ricorrenza di San Giovanni Crisostomo, una figura molto importante per il cattolicesimo in quanto fu non solo vescovo ma pure teologo. Infatti l’appellativo di Crisostomo deriva proprio da una parola greca che vuol dire bocca d’oro, in onore alla sua eloquenza. La sua nascita viene fissata ad Antiochia fra il 344 e il 354 d.C. all’interno di una famiglia molto benestante che professa il cristianesimo. Tuttavia in quegli anni la parte orientale dell’impero – e con essa anche Antiochia – è profondamente scossa dai contrasti fra pagani e cristiani e tutta la giovinezza di Giovanni risente di questo clima di ostilità. Il padre di Giovanni muore quando lui è solo un bambino e alla madre spetta il compito di crescere da sola lui e la sorella. Per questo motivo Giovanni ha un’infanzia e un’adolescenza molto turbolente e si attacca principalmente ai beni materiali e ai vizi terreni. Tuttavia un incontro avvenuto a 18 anni cambia il corso della vita di Giovanni. Infatti dopo aver conosciuto Melezio, un vescovo, Giovanni decide di farsi battezzare e inizia a seguire con fervore lezioni di teologi cristiani. Dopo aver completato i suoi studi di teologia, Giovanni riceve i voti e si ritira in eremitaggio per pregare, avvicinarsi a Dio e approfondire gli studi di teologia, in particolare per quanto riguarda il monachesimo, l’unica via secondo Giovanni per resistere alle tentazioni del mondo. Nel 380, però, viene ordinato diacono ad Antiochia. La sua carriera è brillante e fulminea perché nel 386 diviene sacerdote e soli 12 anni dopo addirittura vescovo di Costantinopoli. In questa posizione combatte la sua più aspra battaglia contro la corruzione della chiesa e il decadimento dei costumi. La sua guerra contro tutte le eresie, contro la licenziosità dei costumi del clero e contro la vita troppo agiata gli fanno collezionare molti nemici che tramano alle sue spalle per riuscire a destituirlo dalla sua carica. Ma Giovanni va avanti per la sua strada, incurante di quello che succede intorno. Nel 402, però, gli attacchi alla sua persona si fanno più aspri e solo per un caso fortuito i suoi nemici non riescono nell’impresa di farlo allontanare da Costantinopoli. Ci riprovano qualche anno più tardi, nel 404, e questa volta ci riescono. Così Giovanni è costretto ad andare in esilio e viene trasferito a Cucusa, sulle montagne armene, dove trascorre le sue giornate fra le preghiere, la scrittura e la contemplazione di Dio. Questa soluzione, però, non soddisfa pienamente i suoi nemici che vogliono la completa distruzione della figura di Giovanni. Così nel 407 viene ordinato il suo trasferimento sul Mar Nero. Il fisico di Giovanni, però, è ormai troppo provato e così muore durante il viaggio. E’ il 14 settembre del 407 d.C.
DOTTORE DELLA CHIESA
San Giovanni Crisostomo, per la sua opera di evangelizzazione e per i suoi scritti teologi che si battono per una Chiesa più pura, è considerato uno dei padri fondatori della teologia cristiana. La sua figura è venerata in tutta la chiesa cattolica. Nell’iconografia classica, Giovanni è rappresentato sempre con il bastone pastorale, circondato da uno sciame di api. San Giovanni Crisostomo viene considerato il santo protettore della Russia, proprio per l’opera di evangelizzazione che durante la sua vita svolse nei territori dell’Europa orientale.
Insieme a San Giovanni Crisostomo il 13 settembre vengono festeggiati pure l’eremita San Venerio, il vescovo San Maurilio di Angers, la religiosa Beata Maria di Gesù, i martiri San Marcellino e San Giuliano, il martire Beato Claudio Dumonet, il vescovo Sant’Amato di Sens e l’abate Sant’Amato di Remiremont.