Scrissero “a morte i profughi”: sei mesi senza Facebook, è arrivata la condanna per quattro persone di età compresa tra i 34 e i 56 anni per la frase choc pubblicata sul noto social network. Come riportato dai colleghi del Corriere della Sera, il provvedimento è stato comminato dall’Ufficio esecuzioni penali esterne di Venezia, coinvolti quattro cittadini italiani che avevano scritto il commento nel gruppo “Sei di Portogruaro se…”. La vicenda risale allo scorso luglio 2018 e il Messaggero Veneto riporta alcuni stralci delle conversazioni incriminate: “Bisogna aiutarli, ne ospitiamo uno in ogni casa e li laviamo con la benzina e poi li asciughiamo col lanciafiamme e tutto è risolto”, “gente sporca, devono morire, se trovo uno di loro gli verso dell’acido di batterie così capiscono che non li vogliamo”, “diamo fuoco al palazzo con loro dentro”.



SEI MESI SENZA FACEBOOK

E le forze dell’ordine hanno optato per una punizione social: sei mesi senza poter accedere su Facebook. Ma non solo, sottolinea il Corriere della Sera: “dovranno leggere libri o guardare film sulle tematiche dell’immigrazione, meditando e poi scrivendo alcune brevi considerazioni sull’argomento”. In questo periodo inoltre verranno monitorati e convocati nell’ufficio delle esecuzioni penali per delle verifiche. Prevista anche una multa di 200 euro come risarcimento del danno, svolgendo quattro ore alla settimana dei lavori di pubblica autorità. La sanzione è stata comminata grazie alla Legge Mancino, con l’aggravante della discriminazione razziale. Appuntamento in aula il prossimo 14 maggio 2019: i giudici valuteranno se chiudere il caso o meno.

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