Il cadavere rinvenuto in un canale nelle campagne tra Sali e Montonero è quello di Paola D’Ovidio, la 45enne residente a Santhià di cui non si avevano notizie dallo scorso 14 luglio. I carabinieri hanno proceduto all’identificazione del corpo ritrovato ieri pomeriggio non casualmente. Erano state le forze dell’ordine, come riportato da La Provincia di Biella, a concordare con il Sindaco di Sali di essere avvisati quando i canali si fossero svuotati per effettuare una ricognizione degli alvei. Erano abbastanza sicuri, infatti, che proprio all’interno delle acque, nelle scorse settimane così profonde da celare il corpo, potesse trovarsi il corpo della donna. Il giorno prima della scomparsa, il fratello di Paola, residente con il resto della famiglia a Pescara, l’aveva sentita telefonicamente avvertendone un chiaro turbamento per la recente separazione dal marito.
PAOLA D’OVIDIO SI E’ SUICIDATA?
Sabato 15 settembre verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Paola D’Ovidio, l’esame medico-legale che dovrà chiarire com’è morta la 45enne residente a Santhià. Tra le ipotesi al momento più accreditate anche quella che la donna possa essersi suicidata, visto che sul suo corpo non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza. Come riportato da Pescara Today, del caso di Paola nelle ore del ritrovamento si era occupato anche la trasmissione Chi l’ha visto?, nella speranza che questa vicenda potesse avere ancora un lieto fine. Ma evidentemente la situazione di Paola era precipitata nelle ore prossime alla sua scomparsa. Ventiquattro ore prima di far perdere le sue tracce, infatti, Paola si era autodenunciata ai carabineri dicendo di aver ucciso il marito. Una notizia, questa, che le era valsa una denuncia per procurato allarme, ma era forse da leggere come il primo segnale di una stabilità psicologica oramai smarrita.