Non vi è legionella nelle acque del Trentino Alto Adige. Le analisi commissionate dopo che si sono verificati due decessi nelle scorse settimane (due anziani turisti), non hanno evidenziato tracce del temuto batterio nell’acquedotto pubblico di Andalo, in provincia di Trento. Come riferito dall’Apss, l’azienda provinciale per i servizi sanitari, le analisi sui campioni prelevati hanno dato esito negativo, escludendo quindi che l’acqua pubblica sia “infettata”. La risposta interesserà in particolare i cittadini della zona, allarmati appunto dopo il doppio decesso del mese di agosto.
LA RISPOSTA AI CITTADINI
Molti temevano che l’acqua di Andalo non fosse potabile, ma l’Apss ha fatto sapere che «non esiste alcun rischio di contrarre il batterio bevendola, perché la legionella non si trasmette per via orale, ma per via respiratoria». Chi volesse evitare di contrarre la legionella, o comunque di prevenire, deve tenere la temperatura dell’acqua in caldaia «almeno tra i 60 e 70°C, fare scorrere a inizio giornata l’acqua calda non miscelata per almeno 2-3 minuti, in particolare nel caso in cui l’impianto sia rimasto inutilizzato per molti giorni e mantenere puliti e liberi da incrostazioni terminali di docce e rubinetti».