Restano gravi le condizioni delle quattro persone avvelenate dai funghi epigei, con una coppia di Rocca di Papa deceduta per lo stesso motivo. il Parco dei Castelli Romani ha invitato tutti coloro che si avventurano alla ricerca di funghi di affidarsi “agli esperti” in una nota: “In tanti si avventurano in questi giorni di fine estate, complice una stagione favorevole dal punto di vista climatico, nei boschi per raccoglierli. Quella che sembra un’attività affascinante a contatto con la natura, nasconde però delle insidie. Non è così semplice infatti riconoscere le diverse specie di funghi epigei commestibili da quelli tossici, in particolare ovoli, galletti e porcini sono facilmente confondibili con specie pericolose per la salute. Anche l’occhio più esperto può essere ingannato, è di pochi giorni fa la notizia di un’intera famiglia intossicata”. Purtroppo due anziani hanno perso la vita, attese novità sulle condizioni degli altri quattro. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GRAVI ALTRI 4

Restano ancora gravi le condizioni dei quattro componenti della famiglia di Rocca di Papa, in provincia di Roma, che si è cibata con l’Amanita Falloide, il fungo più velenoso al mondo. Nella giornata di mercoledì sono morti un uomo di 78 anni e la moglie di 72, entrambi ricoverati al Policlinico. In ospedale vi sono ancora la nipote delle due vittime, una ragazza di 16 anni, un’altra nipote di anni 34, nonché una loro figlia e una sorella del 78enne. Nel frattempo il Parco dei Castelli Romani, dove sono stati colti i funghi mortali, ha indicato alcune precauzioni per evitare il ripetersi di tali tragici eventi: «Il consiglio è di affidarsi agli esperti o alla ASL laddove ci fossero dubbi, senza improvvisarsi micologi». Il Parco ricorda inoltre che per raccogliere i funghi bisogna avere a disposizione l’apposito tesserino regionale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCAMBIATI PER DEGLI OVULI

Probabilmente li avevano scambiati per degli ovuli, non accorgendosi che in realtà di trattava della pericolosa Amanita falloide, un fungo velenoso che a Rocca di Papa ha sterminato una famiglia, facendo due vittime tra gli anziani coniugi e intossicandone almeno altre tre che si trovano in condizioni molto gravi, mentre per fortuna è stata dichiarata fuori pericolo la bambina 16enne che invece era stata portata all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. I funghi, secondo quanto si apprende, erano stati raccolti in una zona a metà tra Frascati e Rocca di Papa e dopo i primi sintomi (ovvero dei dolori molto forti all’addome), gli stessi membri della famiglia sono stati costretti a recarsi al Pronto Soccorso ma, tuttavia, nonostante l’immediato trasferimento dell’anziana coppia nel reparto di terapia intensiva non c’è stato nulla fare, dato che sono morti a causa di una insufficienza multiorgano. Intanto, la Procura di Velletri ha già aperto un fascicolo in merito a questa vicenda per appurare eventuali responsabilità. (agg. di R. G. Flore)



L’AMANITA FALLOIDE LETALE

I funghi sono stati letali per una famiglia di Rocca di Papa con due morti e tre persone ricoverate in gravi condizioni. Protagonista di questa storia è l’Amanita Falloide noto con il nome scientifico di Amanita phalloides. Si tratta di un fungo basidiomicete della famiglia delle Amanitaceae. Si tratta di un fungo mortale e purtroppo molto diffuso. Dal suo essere letale derivano altri nomi, visto che è conocsiuto anche come angelo della morte o ovolo bastardo. Produce una sostanza che viene chiamata a.amantina questa impedisce la formazione del RNA-messaggero da parte della polimerasi-II sugli uomini. Si riconosce per il bambo bianco lungo e un cappello ovale e molto grande. Si tratta inoltre della specie che provoca la maggior parte degli avvenimenti, molti con esito mortale, in Europa. (agg. di Matteo Fantozzi)

MIGLIORANO CONDIZIONI DELLA 16ENNE

Sono due le vittime in una famiglia di Rocca di Papa (provincia di Roma), a seguito di una gravissima intossicazione da funghi velenosi. Ieri sono morti Giancarlo Dantini di anni 78, e la moglie Giuseppina Borriello, di anni 70. Purtroppo al banchetto di pochi giorni fa con l’Amanita Falloide, probabilmente il fungo più velenoso al mondo, avevano partecipato anche la nipote delle due vittime, ragazza di 36 anni che si trova ricoverata in gravi condizioni presso l’ospedale Grassi di Ostia. La sorella di Giancarlo, di anni 74, si trova invece a Velletri e versa anche lei in gravi condizioni, mentre sembrerebbero essere leggermente migliorate le condizioni fisiche della nipote più giovane, di 16 anni, che forse ha ingerito una minore quantità di funghi rispetto ai parenti: attualmente si trova al Bambin Gesù di Roma in terapia intensiva. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

DUE MORTI

E’ pesantissimo il bilancio delle vittime in una famiglia che ha mangiato erroneamente dei funghi velenosi. Come riferito dai colleghi de Il Messaggero, moglie e marito sono morti dopo quattro giorni di agonia, mentre restano ancora gravi le condizioni di altri tre componenti, fra cui una ragazzina di 16 anni. Deceduti il nonno di 78 anni e la nonna di 74, che nella giornata di lunedì scorso avevano colto degli esemplari di Amanita Falloide, fungo fra i più velenosi al mondo, scambiato per degli ovuli. I funghi erano stati raccolti nei boschi di Rocca di Papa, in provincia di Roma, dopo di che erano stati cucinati in un pranzo che si è rivelato mortale.

SEI IN TUTTO GLI INTOSSICATI

Sei gli intossicati di cui due deceduti nella serata di mercoledì al Policlinico Gemelli per insufficienza multiorgano acuta provocata dall’ingestione del fungo. E’ ancora in gravissime condizioni la ragazzina, nonché altre due donne di 36 e 46 anni, attualmente dislocate presso il Bambino Gesù di Roma, l’ospedale di Velletri e l’Agostino Gemelli. A raccogliere i funghi era stato il nonno, e i funghi sospetti sono stati prelevati dai carabinieri e poi analizzati: di solito chi sopravvive all’Amanita Falloide è costretto a vita all’emodialisi o al trapianto di fegato.