Si stima che i foreign fighters che abbiano combattuto in Siria e in Iraq per lo stato islamico fossero circa 30mila. Quanti di essi siano sopravvissuti non è dato saperlo, ma sicuramente diverse migliaia che dopo la sconfitta dell’Isis sanno cercando di tornare nei loro paesi di partenza, soprattutto Regno Unito, Francia, Belgio, Germania. Sebbene si sapesse che diversi islamici residenti in Italia si siano aggregati alle milizie dell’Isis, questo è il primo caso di uno di loro che viene catturato. Ma per il nostro ministero degli esteri al momento la sua identità risulta sconosciuta: nessuno sa chi sia e da dove provenga. E’ molto probabile che abbia desiderato di raggiungere l’Italia perché il paese dove meno ci sono altri ex miliziani (Agg. Paolo Vites)



IL MISTERO DEL MILIZIANO DELL’ISIS

Si dichiara italiano, ma come si vede chiaramente nel video diffuso online, i suoi tratti somatici non sono certamente quelli di un italiano, ma di un medio orientale. Certamente lo jihadista catturato dai curdi può provenire dal’Italia, avere anche la nostra cittadinanza, ma non è di origine italiana. Secondo quanto dichiara Samir Bogana, come si fa chiamare l’uomo, stava cercando di tornare in Italia dopo la disfatta delle milizie dell’Isis. Voleva andare in Turchia e consegnarsi a un consolato italiano. Per i curdi, che lo hanno catturato nei pressi di Raqqa piuttosto lontano dal confine turco, è invece un ex importante comandante dell’Isis responsabile del traffico di armi con i turchi. Con lui ci sarebbe anche la moglie e la figlia (Agg. Paolo Vites)



JIHADISTA ITALIANO?

Le forze curde, che lavorano nel territorio del nord della Siria in concertazione con gli Usa, hanno annunciato di avere catturato un jihadista dell’Isis di cittadinanza italiana, che avrebbe avuto anche compiti importanti in loco, come quello di coordinatore dei foreign fighter dell’Isis. Lo si è appreso da un comunicato delle unità di protezione popolare curde, le Ypg. L’arresto è avvenuto lo scorso 27 agosto e il nome dell’uomo di cittadinanzia italiana fermato sarebbe Semir Bogana, che in Siria si è presentato anche con diversi nomi di battaglia, come Abu Hureyre al Muhajir o Abu Abdullah al Muhajir. Quello di ‘Al Mijahir’ è un nome di battaglia spesso usato dai foreign fighters, e questo sembrerebbe confermare quanto comunicato dalle forze curde: dall’Italia però non è arrivata ancora nessuna conferma ufficiale in merito.



RUOLO STRATEGICO FONDAMENTALE

Da quanto si è appreso dalle Ypg, quello di Bogana non sarebbe stato peraltro un ruolo secondario, ma si tratterebbe di un personaggio radicato nel territorio del nord della Siria, tanto da aver ricevuto responsabilità e compiti di coordinamento per i combattenti nella provincia di Deyr az Zor. “Molti dettagli sull’organizzazione terrorista dell’Isis e le sue relazioni con l’estero sono stati rivelati da questo mercenario fatto prigioniero,” ha spiegato il comunicato dei curdi che ha quindi sottolineato come l’arresto di Bogana sia stato particoarmente importante a livello strategico. Resta ora da capire se Bogana abbia davvero cittadinanza italiana e se dall’Italia sia eventualmente partito per unirsi alla Jihad: finché dalla Farnesina non arriveranno commenti ufficiali sul comunicato curdo, la vicenda resterà momentaneamente avvolta nel mistero.