Nel giorno del 15 di settembre si festeggia la Mater Dolorosa, nomenclatura latina che definisce la Maria Vergine Addolorata, la Madonna, madre del Redentore, che presenzia al Calvario del Figlio durante l’ascesa sul Golgota sino alla crocifissione. É un momento evangelico di grande devozione da parte di Maria che è Madre di Gesù ma anche prima delle donne devote, una liturgia introdotta nel calendario romano per volontà di Papa Pio VII nel 1814. La festività è tipica di tutta l’area Mediterranea, una ricorrenza religiosa presente soprattutto nel’Italia meridionale e nella Spagna, motivo per il quale al termine ‘Dolorosa’ si può associare il corrispettivo iberico Dolores. Una datazione ufficiale di un inizio di culto della Mater Dolorosa viene condivisa nell’accettare l’XI secolo come prima testimonianza scritta di questo aspetto, anche se si deve successivamente al ‘Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius’ scritto da San Bernardo, un’attribuzione contraddetta da diverse fonti storiche in ambito ecclesiastico e teologico, anche se a livello poetico, una profonda Laude dedicata alla Madonna da Jacopone da Todi, Beato della Chiesa, più o meno attorno alla metà del XIII secolo, con lo ‘Stabat Mater’, rappresenta un momento elegiaco intenso e commovente. Ve ne offriamo un piccolo estratto per esaltare la profonda poesia, il grande e commovente sentimento d’amore della Madonna durante quelle ore tremende in cui il cuore di Madre e di devota fu trafitto dal dolore della Crocifissione: ‘La Madre addolorata stava in lacrime presso la Croce mentre pendeva il Figlio.
E il suo animo gemente, contristato e dolente era trafitto da una spada…’ Tra le tante iniziative legata alla ricorrenza della Beata Vergine Maria Addolorata, diversi borghi e cittadine dedicano nel periodo centrale del mese di settembre una serie di giornate nelle quali il ricordo della Madonna del dolore, al fianco del figlio durante il Calvario, diviene il momento nel quale dedicarsi alla Madonna come Madre ancora prima di devota del Signore. Il dolore della Madre nella visione del figlio giustiziato, eppure ugualmente potente, un momento fondamentale della vita cattolica.
BEATA VERGINE ADDOLORATA, INIZIATIVE E FESTIVITÀ
Una serie di iniziative legate alla Beata Vergine Maria Addolorata le troviamo in Provincia di Venezia, a Peseggia di Scorzè, una grande festa paesana nella quale il piccolo ma grazioso Palio locale, con relative contrade impegnate nel torneo, è corollario di una serie di iniziative di carattere gastronomico, ludico per tutto il paese, commemorativo all’interno della programmazione liturgica ecclesiastica. Sulla stessa modalità celebrativa, troviamo sagre locali in Puglia, nel Comune di Tricase in Salento, così come è rinomata e antica la Festa della Madonna Addolorata, denominata anche Sagra del Sedano a Campese di Bassano del Grappa. Uscendo dai confini italiani, il Paese nel quale la celebrazione della Beata Vergine Mater Dolorosa è di carattere nazionale è la Slovacchia, paese in cui la Madonna Addolorata è patrona nazionale.
L’Addolorata è però patrona di paesi in tutto il mondo: dall’Africa all’America Latina, dall’Europa Mediterranea a quella orientale, il 15 settembre il ricordo del dolore della Madonna durante il Calvario è un profondo ed intenso momento di preghiera e di feste paesani, paesi in cui il culto hanno eletto a Patrona la Beata Vergine. Nella giornata del 15 settembre, assieme alla ricorrenza principale, cioè alla commemorazione della Beata Vergine Maria Addolorata, troviamo tra gli altri Santi ricordati in questo giorno, Sant’ Albino di Lione (Vescovo), Santi Emila e Geremia (Martiri), Beato Pasquale Penades Jornet (Martire e Sacerdote), Sant’ Acardo (Aicardo) di Jumieges (Abate).