Era stato individuato dalle forze dell’ordine come possibile foreign fighter dell’Isis, militante straniero, ma Pierluigi Caria si difende. Attraverso la propria pagina Facebook ha voluto smentire le indiscrezioni circolanti ieri secondo cui lo stesso italiano residente a Nuoro in Sardegna, fosse un affiliato allo Stato Islamico. «Non sono un terrorista – la sua autodifesa, come riporta l’Ansa – ritengo sia semplicemente ridicolo che le YPG e l’IFB vengano associate al terrorismo. Si tratta di formazioni composte da volontari curdi, arabi, siriaci, turchi e occidentali che in mezzo all’orrore della guerra difendono da anni la popolazione della Siria del Nord. L’accusa infamante di terrorismo rivolta alle YPG è surreale e completamente immotivata». Caria sarebbe quindi in effetti un combattente del Medio Oriente (si parla di Iraq e Siria), ma non avrebbe nulla a che fare con con l’Isis, o almeno, questa è la versione dello stesso 33enne. La Dda la pensa però diversamente, convinta che l’uomo sia collegato all’Isis e ad altri Foreign Fighter italiani. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCOPERTO UN FOREIGN FIGHTER ITALIANO?
Un’indagine antiterrorismo della Polizia e della Digos di Nuoro, ha portato all’individuazione di un foreign fighter italiano e di altri due soggetti “sospetti”, sempre originari della nostra penisola. Le attività investigative si sono svolte precisamente nel territorio di Nuoro e di Cagliari, in Sardegna, ed hanno portato all’arresto di Pierluigi Caria. Sequestrato il passaporto dello stesso visto che la Dda di Cagliari ritiene che l’uomo stesse per ripartire per la Siria per andare a combattere assieme all’Isis. Le indagini nei confronti dei tre sono scattati dopo la pubblicazione in rete di una foto in cui si vede il gruppo in tenuta militare dietro alla bandiera della Bretagna antifascista e a quella della Sardegna.
SI CERCANO ALTRI COMBATTENTI
Il foreign fighter italiano è già stato a combattere in Iraq e in Siria, dove si è scontrato contro le cosiddette Ypg, le unità di protezione del Popolo curde, nonché contro l’International Freedom Battalion, i militanti stranieri che assieme ai curdi sfidano lo Stato Islamico. Ora le forze dell’ordine vogliono cercare di capire se Caria, considerato una figura centrale nei foreign fighters sardi, sia a conoscenza di altre persone che combattono a fianco dell’Isis. Nei suoi confronti è scattato l’arresto per associazione con finalità di terrorismo.