Paolo Savona, ministro per gli affari europei, ha risposto a distanza al presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Quest’ultimo era uscito allo scoperto nelle scorse ore, invitando il governo italiano a tacere per non provocare ulteriori danni economici. Dichiarazioni che non sono affatto piaciute all’esecutivo, a cominciare appunto dal ministro Savona, che presente al festival Proxima di Torino, ha risposto: «Draghi si è procurato dei poteri che non avevamo previsto. Fa interventi sui cambi di cui sappiamo molto poco. La mia proposta è che questi poteri vengano messi nello Statuto in modo che poteri e responsabilità coincidano». Parole senza dubbio dure quelle di Savona, che poi svela un incontro con Oettinger.
“HO INCONTRATO OETTINGER”
«Ieri ho incontrato Oettinger (Commissario Europeo per il Bilancio, ndr) che forse è quello che aveva più duramente attaccato l’Italia. Abbiamo discusso per un’ora, ci siamo intesi». Savona, durante il colloquio con l’esponente economico dell’UE, ha spiegato che Italia e Unione devono trovare un punto di appoggio sul piano pluriennale. Inoltre, il ministro ci tiene a sottolineare che: «Quello che io vedo in privato, come accade all’interno del mio governo, e quello che leggo non coincidono». Dichiarazioni che sembrano rivolte ai molti esponenti europei, che nelle ultime settimane non hanno lesinato attacchi al bel paese: «Ognuno si assuma la responsabilità di quello che dice – conclude – e delle proprie azioni. Io personalmente opero attraverso documenti ufficiali, mi tengo fuori dalle polemiche di solito legate al fatto che ciascuno ha problemi di equilibri politici interni nel proprio Paese».