Sfruttamento della prostituzione: 21 arresti tra Milano, Como e Brianza. Il bitz della polizia di Milano ha portato all’arresto di venti albanesi e di una donna romena, tutti residenti in Brianza e nel Comasco: secondo quanto riportato dai colleghi de Il Giorno, vittime sarebbero venticinque giovani provenienti dall’Est Europa, tra loro anche alcune minorenni. Le forze dell’ordine hanno indagato a lungo sul giro di prostituzione tra Milano e Como, controllando ogni loro spostamento: una organizzazione orizzontale, con ognuno degli arrestati che gestiva una zona ben precisa e una ragazza. E gli introiti erano rilevanti: da 6 a 12 mila euro al mese. E c’è di più: due delle persone coinvolte gestivano l’attività di prostituzione nonostante il regime di detenzione nelle carceri di Monza e Opera.
COINVOLTE ANCHE ALCUNE MINORENNI
Una indagine minuziosa che ha portato all’esecuzione di ventuno ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Como. Alcuni degli indagati risultano latitanti. Il Giorno evidenzia che le ragazze sfruttate venivano prese direttamente nella loro terra d’origine, in particolare da Moldavia e Ungheria, ed erano tutte giovani dai 20 ai 25 anni. A segnare la rottura un omicidio risalente al 15 settembre 2017: Ilir Berisha venne ucciso da Emiliano Biqmeti: le forze dell’ordine ricostruirono la dinamica della vicenda, con il trentaquattrenne che uccise il rivale con un colpo di pistola dritto al cuore. Un blitz importante quello della Polizia di Milano, con le ragazze costrette a venire in Italia e a prostituirsi. All’inizio della loro attività, inoltre, non ricevevano denaro: le ricompense arrivavano solo dopo aver raggiunto un determinato livello di esperienza.