Nella giornata del 16 settembre si festeggiano due Santi congiuntamente: i Santissimi Cornelio e Cipriano, una festività già introdotta nel Martirologio geronimiano o gerolimiano (Martyrologium Hieronymianum), il primo catalogo che la Chiesa Cattolica, per volontà e redazione da parte di un ecclesiastico anonimo del V secolo, volle uniti i due Santi in una celebrazione congiunta ed antica. L’unione tra i due Santi nasce nel momento in cui nacque una controversia tra il Prete romano Noviziano e Papa Cornelio nel 251, un papato che durò solamente due anni e fu intenso a livello di scismi interni. Durante la diatriba tra Papa Cornelio e Noviziano, il quale accusava il suo Pontefice di cedere su una questione delicata come quella dei ‘lapsi’, cioè quei Cristiani i quali, per timore di perdere la vita durante il proto-cristianesimo e le persecuzioni, cedettero simulando una finta adorazione agli dei pagani romani. Noviziano in questo era ortodosso nel suo giudizio negativo, Papa Cornelio più clemente e in questa diatriba tra religiosi, intervenne in difesa del Pontefice San Cipriano, motivo per il quale si vogliono i due Santi uniti nella ricorrenza del 16 di settembre. Per quale motivo Cipriano si avvicina a Papa Cornelio schierandosi in sua difesa durante l’attacco di Noviziano? Perché esso stesso deriva da una famiglia pagana, nato infatti a Cartagine ma già in giovane età devoto alla nuova Fede predicata da Cristo, quindi convertito ed in seguito studioso sino a divenire, quattro anni dopo il suo battesimo, Vescovo di Cartagine. Attorno al 250 l’imperatore Decio proclamò una legge la quale prescriveva l’obbedienza religiosa agli dei pagani romani: Cipriano si nascose per un anno sin quando, nel 251, le persecuzioni cessarono e coloro che si professarono pagani per timore di rappresaglie imperiali, tornando alla Fede originaria chiederanno la clemenza, quell’atto di perdono che Papa Cornelio concesse contestato dall’ortodossia di Noviziano. In quel momento i destini dei due religiosi s’intrecciarono nel supportare la clemenza in favore di ‘eretici’ per paura, un sentimento condivisibile in quell’età oscura e pericolosa in ambiti imperiali.
FESTE E LUOGHI DOVE VENGONO CELEBRATI I SANTI CORNELIO E CIPRIANO
Tra i tanti borghi che celebrano il 16 di settembre nella commemorazione dei due Santi, ricordiamo l’evento nel Comune di Cerro Maggiore in Provincia di Milano, di Cala Gonone in Sardegna, così come nel Comune di Mattie, piccolo ed incantevole borgo della Comunità Montana Valle Susa e Sangone in Provincia di Torino e tanti altri. In ognuno di questi eventi si celebrano i due Santi e Martiri con processioni loro dedicate, Sante Messe di ricordo, feste di paese legate a manifestazioni celebrative e momenti di sport, arte, esposizioni, fiere, giochi di piazza, balli, le classiche e autentiche sagre di paese che costituiscono l’ossatura popolare dell’italia più tradizionale. I Santissimi Cornelio e Cipriano sono patroni di diverse città e borghi tra i quali ricordiamo il meraviglioso paese di Calcata Romana nel Viterbese, così come tanti paesi hanno il Santo (Cipriano) nel nome, come San Cipriano di Aversa in Provincia di Caserta, San Cipriano Picentino nel salernitano e San Cipriano Po in Provincia di Pavia. Ovviamente in ognuna di queste cittadine il Santo, di conseguenza i Santi congiunti, sono Patroni. Il culto di San Cornelio è diffusissimo nella Bretagna francese, regione che lo accolse durante l’esilio conseguente allo scisma di Noviziano. Nella giornata del 16 settembre, assieme ai Santissimi Cornelio e Cipriano, il calendario liturgico festeggia anche Santa Eufemia di Calcedonia (Martire), Beato Ignazio Casanovas (Martire), Beati Laureano (Salvatore) Ferrer Cardet, sacerdote, Benedetto (Emanuele) Ferrer Jordá e Bernardino (Martiri), San Ninian (Niniano Vescovo di Scozia) e diversi altri Santi e Sante, Beati, comunque una giornata ricca nel ricordo dei primi martiri nel nome della loro Chiesa e del Redentore.