Si chiamava Cristiano Lucchini il ragazzino di 13 anni che ieri è morto schiacciato da un muletto in un cantiere edile di Venezia, dove si era introdotto insieme al fratello. Probabilmente un gioco, o l’ennesimo tentativo di provare il brivido della sfida avrebbe spinto i due giovani ad introdursi nella struttura, a salire sul mezzo ed a provare a fare delle evoluzioni. Forse una curva presa troppo stretta però, come spiega Corriere del Veneto, si è rivelata mortale per il 13enne, rimasto schiacciato sotto il pesante mezzo e morto sul colpo. Illeso, invece, il fratello maggiore che ha assistito all’intera scena restando sotto choc. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, decretando la morte del 13enne, il fratello maggiore è stato prontamente affidato ad uno psicologo. Gli investigatori però hanno ritenuto sia ancora troppo presto per sentirlo e per tale ragione non sono ancora entrati nei dettagli dell’episodio incredibile costato la vita ad un ragazzino. Il posto divenuto teatro dell’incredibile morte sarebbe accessibile aggirando facilmente le barriere di sicurezza. Tanti gli interrogativi rimasti aperti ed al vaglio degli inquirenti chiamati a fare luce sulla vicenda in merito alla quale la procura ha annunciato l’apertura di un fascicolo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AMICI GIOCAVANO A BORDO DEL MEZZO

Il ragazzino di 13 anni morto schiacciato da un muletto all’interno di un cantiere edile a Venezia avrebbe perso la vita mentre insieme all’amico cercava di produrre delle evoluzioni con il mezzo. Questa una delle prime ricostruzioni degli inquirenti che dal pomeriggio di oggi stanno cercando di capire cosa sia accaduto all’interno dell’attività commerciale edile situata in un canale della Scomenzera. Stando a quanto emerso finora, come riportato da Il Messaggero, l’incidente rivelatosi fatale per l’adolescente sarebbe stato causato da una curva presa troppo stretta dai ragazzini a bordo del muletto. Il mezzo a quel punto sbilanciato si sarebbe rovesciato schiacciando sotto il suo peso il 13enne e lasciando illeso l’altro amico. (agg. di Dario D’Angelo)



VENEZIA, UN GIOCO FINITO MALE?

L’ennesima bravata che si trasforma in tragedia. Un ragazzo è rimasto schiacciato da un muletto all’interno di un deposito di materiali edili. È accaduto a Venezia, a pochi metri dal terminal automobilistico di piazzale Roma. Due amici, minorenni, si sono introdotti nel cantiere e per gioco hanno deciso di provare un muletto. Ma quel gioco si è trasformato in una tragedia per motivi che non sono ancora chiari. Non si sa ancora bene, infatti, come sia potuto accadere che uno dei due sia rimasto schiacciato dal muletto. Sta di fatto che il ragazzo è morto. Quando è scattato l’allarme sono arrivati sul posto i sanitari del Suem 118, ma purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare la morte del minore. I carabinieri, la polizia, i vigili e la Capitaneria di porto hanno invece il compito di ricostruire la dinamica dell’incidente. L’attività commerciale edile si trova in un canale della Scomenzera.



VENEZIA, RAGAZZINO MUORE SCHIACCIATO DA MULETTO

Quella del gioco finito male è la prima ipotesi sulla tragedia avvenuta domenica pomeriggio a Venezia, all’interno dell’area di commercio edile Boscolo Bielo. I vigili del fuoco sono intervenuti verso le 18, stando a quanto riportato da Venezia Today, per il rovesciamento di un muletto. Le squadre dei pompieri intervenuti dal vicino distaccamento di Marittima, Mestre e Treviso non hanno potuto fare nulla quando sono arrivati con il personale medico del Suem 118: il ragazzino era già morto. L’amico della vittima invece è rimasto fortunatamente illeso. Sono quindi partite le operazioni di rimozione del muletto. Sul posto anche la questura. Ora bisogna accertare come mai i due giovani si trovassero all’interno di quella grande area. È probabile che si siano introdotti abusivamente all’interno. Sono in corso le indagini, quindi si attendono aggiornamenti che facciano chiarezza sulla tragedia.