Siamo passati dall’utero allo smartphone, dal part time alla Silicon Valley, dal suffragio universale all’iPhone. “Dimmi come ti senti discriminato e ti dirò in che società vivi”: potremmo riassumere così il senso di sbigottimento e assurdità che in molti avranno provato nel leggere cosa hanno appena contestato le femministe inglesi in questo anno di grazia 2018. Disparità sul posto di lavoro? Orari meno flessibili? “Guardatine” in ufficio appena si mette una gonna? No, nulla di tutto questo: la discriminazione dell’anno arriva… dalla Apple. Sì, avete letto bene: come riporta il Telegraph, i nuovi iPhone Xs, Xs Max e Xr – presentati la scorsa settimana nell’Apple Event di Cupertino – diverse femministe inglesi hanno lamentato che «sono troppo grandi per le mani femminili». La dura reazione sarebbe arrivata quando lo stesso Ceo di Apple, Tim Cook, ha fatto sapere che «la società di Cupertino interromperà la produzione di iPhone SE, dotato di uno schermo più piccolo».



LA NUOVA FRONTIERA DELLA “DISCRIMINAZIONE’

Vengono citati anche i dati fisici a corredo della tesi “coraggiosissima” contro lo smartphone più costoso della storia: «la mano femminile media è più corta di un pollice in larghezza rispetto a quella maschile, le donne denunciano di aver bisogno di dispositivi più piccoli». Secondo Caroline Criado Perez, una delle più note attivisti per i diritti delle donne in Inghilterra, «ho sviluppato varie lesioni da sforzi ripetitivi usando un telefono che era troppo grande per la sua mano». Troppi selfie e troppe stories di Instagram, probabilmente, ecco la nuova frontiera della discriminazione aggiornata ai giorni nostri. «Le donne comprano più iPhone rispetto agli uomini, mi disorienta che Apple non progetti pensando ai nostri corpi. Dovremmo essere arrabbiate per questo, stiamo pagando denaro come gli uomini per un prodotto che non funziona altrettanto bene per noi», conclude la Perez, cui fa seguito l’appello-denuncia della parlamentare Jess Philipps «in tutto il design e lo sviluppo tecnologico lo standard predefinito è sempre quello che si addice a un uomo: le aziende devono migliorare nel riconoscere che la loro idea di normalità deve tenere conto di tutti i loro clienti». Insomma, oggi ci si lamenta e si pone come “grave mancanza di rispetto” verso le donne il fatto che uno smartphone è troppo grande: i gravi problemi della vita, in effetti… Come la si voglia mettere, una donna viene di nuovo “discriminata” da una Mela: anche se questa volta di mezzo, non c’è più un serpente..

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