Se domani a Genova sarà il giorno decisivo (forse) per conoscere il nome del Commissario alla ricostruzione del Ponte Morandi (con imbraccio di ferro ancora in corso tra le amministrazioni locali, Toti e Bucci, e il Governo Conte), quello di oggi è certamente il giorno della “prova” traffico. Ecco, a vedere queste prime ore nulla di rassicurante: i colleghi della cronaca locale di Genova raccontano una situazione ai limiti del blocco totale del traffico, sia di mezzi pubblici che di auto private. Riaprono infatti oggi le scuole dopo la pausa estiva che ha segnato questa città, con il crollo del viadotto sopra il Polcevera che mette in completo disagio tutti gli spostamenti tra Ponente e Levante (e viceversa). In questo lunedì mattina, al momento, l’ingorgo è quasi massimo nonostante il disincentivo dell’uso dell’auto privata che il sindaco ha provato a rilanciare anche nelle scorse ore: «E già a partire dalle 7.30 traffico intenso in tutto il ponente. Code e rallentamenti in via Siffredi, via Albareto e via Manara. E a Bolzaneto traffico intenso anche in via Colano e via Pastorino. Tutti fermi anche a Borzoli», spiega Primocanale nel suo portale online.



ASSALTO AI TRENI E MAXI INGORGO

«In bus non ce la facciamo – parla Rebecca, 15 anni, di Sant’Olcese a Genova24– c’è traffico e rimaniamo bloccati, aspetteremo il treno successivo»: l’assalto ai treni locali è di quelli ingenti, con tantissime navette che sono state messe a disposizione dal Comune per provare ad ovviare alla grande massa di studenti che si devono spostare da e verso il quartiere “bloccato” dal ponte venuto giù. Al momento però il traffico veicolare rende i bus molto lenti con rischi di arrivare anche due ore in ritardo per il suono della campanella: «Stiamo cercando di comunicare ai ragazzi il ventaglio di possibilità ma ognuno deve fare la propria parte, l’invito è a utilizzare i mezzi pubblici, le navette o anche gli scuolabus messi a disposizione per 117 ragazzi delle medie, le famiglie limitino l’uso dell’auto, altrimenti il miracolo non si potrà compiere», spiega l’assessore regionale alla Formazione, Ilaria Cavo, che assieme al Miur ha messo a punto varie misure speciale per l’emergenza Morandi nelle scuole.

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