«Sono un prete non ho fatto niente, lasciatemi andare». Così si è difeso il 73enne inglese dopo che la polizia lo ha arrestato con le gravissime accuse di violenza sessuale. L’uomo, un prelato di origini britanniche, è stato fermato dopo aver palpeggiato una donna di 40 anni sulla linea A della metro di Roma. L’episodio, gravissimo, è avvenuto ieri, e quest’oggi il don inglese verrà processato per direttissima con l’accusa di violenza sessuale e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. A vederlo, in abiti civili, sembrava un normalissimo turista, ma in realtà era appunto un prete inglese che da qualche tempo abita a Roma, e che per un motivo assurdo ha deciso di mettere le proprie mani sulle parti intime di una donna indifesa, nella mattinata di ieri. Dopo aver fatto quello che doveva fare, il don è sceso alla prima fermata, ma la vittima ha deciso di rincorrerlo, di modo che la polizia potesse individuarlo. «C’era questa donna che correva dietro ad un uomo – racconta un testimone – in molti abbiano pensato che l’avesse derubata, che le avesse sottratto il portafogli o la borsa». L’uomo ha passato la notte in cella, ed oggi finirà davanti ad un giudice. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PRETE INGLESE 73ENNE PALPEGGIA DONNA SULLA METRO

La storia che arriva da Roma ha davvero dell’incredibile, se realmente tutto fosse confermato dopo le prime informazioni diffuse dalla Polizia di Stato: un prete avrebbe prima abusato, palpeggiando, una donna in metro, poi è fuggito ed ha preso a calci e pugni gli agenti prima di essere braccato e arrestato. Il tutto condito dal fatto che la carta d’identità del sacerdote “criminale” recita ben 73 anni suonati: secondo quanto spiega il Messaggero, questa mattina un uomo è stato fermato alla Stazione Termini di Roma con la grave accusa di violenza sessuale contro una donna che lo aveva denunciato qualche ora prima subito dopo gli abusi. Secondo quanto riportano i media locali della Capitale, attorno alle 10 di stamani, una donna di circa 40 anni italiana è stata seguita per diverso tempo da quell’anziano signore fino a che in un anfratto del vagone sulla Metro A l’avrebbe palpeggiata sulle parti intime e sul seno.



LA FUGA E L’AGGRESSIONE AGLI AGENTI

A quel punto però, completamente terrorizzata, la donna abusata è scesa alla stazione di Roma Termini e si è rivolta ai poliziotti in servizio presso l’ingresso della più importante stazione ferroviarie della Capitale. Scatta immediata la denuncia e la conseguente ricerca di quell’uomo sconosciuto che nel frattempo stava cercando di scappare: una volta braccato, pare ancora sul vagone della Metro, l’uomo li ha aggrediti a calci e pugni, colpendone uno al volto prima di essere fermato e arrestato. Ma il “bello” arriva quando vengono forniti i documenti in Questura prima della formalizzazione dell’arresto: ai poliziotti che lo interrogavano ha infatti riferito di essere un sacerdote cattolico. «L’uomo, che a Roma risiede presso una struttura religiosa, è stato arrestato per violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale», riportano i colleghi di Leggo che hanno raccolto altre informazioni tramite le forze dell’ordine. A lasciare inquietati ancora di più in questa triste storia di cronaca è il fatto che nessuno all’interno della metro sarebbe intervenuto durante la breve ma comunque gravissima violenza sessuale.

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