False multe per vendicarsi delle persone con cui aveva litigato: questa l’accusa per la quale una vigilessa è stata sospesa a Follonica. Ora deve rispondere di accesso abusivo ai sistemi informatici, falso materiale e falso ideologico commesso da privato, falso materiale commesso da pubblico ufficiale e abuso d’ufficio. La vigilessa, che è residente a Piombino, è stata interdetta per sei mesi dall’esercizio del suo lavoro. Lo ha deciso il gip di Firenze Fabio Frangini, su richiesta del pm Ester Nocera della Procura, titolare dell’inchiesta. Stando a quanto ricostruito, e riportato da La Nazione, la vigilezza avrebbe emesso false multe, che prevedevano anche la decurtazione dei punti patente, nei confronti di sette persone. Sarebbero state prese di mira perché non hanno testimoniato a suo favore in un procedimento aperto dopo che lei aveva querelato l’ex convivente. Tra queste persone ci sarebbe una vicina di casa, la cui “colpa” era quella di avere un cane che abbaia troppo.



FALSE MULTE PER VENDETTA: VIGILESSA SOSPESA

Le violazioni contestate dalla vigilessa, che risulta assunta a tempo determinato e quindi con contratto in scadenza il prossimo novembre, non sono state mai commesse. La donna avrebbe punito i malcapitati contestando loro multe per divieti di sosta o mancati pagamenti dei ticket sosta. Stando a quanto riportato da La Nazione, è stato accertato anche che in alcuni casi le multe erano “fabbricate” direttamente in ufficio. La vigilessa in questi casi inseriva i dati delle persone da multare nel sistema informatico della municipale, talvolta usando le password dei colleghi, che erano ignari di quanto accadeva con le loro credenziali. Dalle indagini è emerso che alcune contravvenzioni false sarebbero state emesse prima dell’assunzione a Follonica, quando cioè era incaricata del servizio di vigilanza per conto della società Parchi Val di Cornia di Piombino (Livorno), città in cui è residente.

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