Il premier austriaco Sebastian Kurz, tornando ancora sul fronte immigrazione dopo il vertice con Conte, aggiunge «speriamo di migliorare Frontex e rafforzarne il mandato». Lo aveva già affermato ieri durante il vertice avuto a Parigi con il Presidente dell’Eliseo Emmanuel Macron, dove tra l’altro aveva rilanciato il summit Ue-Africa per il prossimo dicembre: «si è parlato di rafforzare i confini esterni, di collaborare con i paesi africani, di rovinare il modello di business dei trafficanti». Kurz annuncia poi che al prossimo vertice informale di Salisburgo si dovrà andare in questi direzione, «anche se non si prenderanno decisioni ufficiali in merito». Conte e il premier austriaco hanno infine scelto una posizione unitaria sulla Brexit, altro tema sempre caldissimo in seno all’Unione Europea: «Noi e l’Italia siamo d’accordo nell’evitare una ‘hard Brexit’. Pensiamo che tutti i 27 paesi Ue debbano trovare una posizione unitaria e un accordo con la Gran Bretagna. Ascolteremo la premier May e poi valuteremo il da farsi».
VERTICE CONTE-KURZ SUI MIGRANTI
Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha incontrato quest’oggi a Palazzo Chigi il cancellerie austriaco Kurz. Al termine del vis-a-vis, il primo ministro italiano ha tenuto una breve conferenza stampa per elencare ai giornalisti presenti i temi trattati durante l’incontro suddetto: «Il tema dell’immigrazione suscita sempre molta attenzione, ed è prioritario nell’agenda europea – afferma il presidente del consiglio italiano – ho rappresentato la posizione italiana al cancellerie Kurz: se non vogliamo un altro caso Diciotti abbiamo bisogno di una risposta europea, bisogna lavorare per realizzare quel processo che ha avuto una svolta durante lo scorso giugno, durante il quale abbiamo offerto una nuova strategia in tema di immigrazione».
“IL NORD AFRICA HA BISOGNO DI MAGGIORI INVESTIMENTI”
Il premier Conte ha aggiunto che «Ho rappresentato la premura del mio Paese che si facciano maggiori investimenti nel Nord Africa», e che bisognerà rivedere i protocolli operativi di alcune missioni europee, come ad esempio «Sophia e Frontex, che vanno aggiornate alle luce delle conclusioni del Consiglio europeo dello scorso giugno». Tornando sulla questione degli investimenti maggiori nel nord dell’Africa, Conte ha spiegato che sono necessari perché «incomparabilmente più contenuti rispetto a quelli per la Turchia. Ci sono tanti paesi con cui rafforzare la cooperazione, di transito e di origine, per cercare di offrire una maggior tutela dei diritti dei migranti».