In merito al grosso “banco di prova” per la tenuta del Governo che sarà il Decreto su Genova e il sostegno ai due commissari che saranno scelti per accompagnare la città fuori dall’emergenza, il premier Conte ribadisce la linea spiegata anche a Toti e Bucci ieri incontrati a Palazzo Chigi. «Il nome del commissario sarà fatto entro lo scadere dei dieci giorni previsti e che sarà un tecnico perché ci servono soprattutto figure che diano garanzie sotto il profilo della competenza tecnica e della capacità manageriale»: una svolta per chi nella base M5s voleva una figura “vicina” ai pentastellati per fare da contraltare al Commissario Toti che guiderà tutte le azioni per l’emergenza del ponte di Genova. Sul front migranti in rapporto all’Unione Europea, in particolare alla mancata solidarietà degli altri Paesi nelle emergenze di questa convulsa estate 2018, Conte attacca «Se pensano che sia un problema soltanto italiano, vuol dire che gli anti europeisti sono loro. Di solito è l’accusa che fanno a noi. E va ribaltata. Non accetto lezioni da nessuno. Non le ho mai accettate, ma adesso meno ancora». (agg. di Niccolò Magnani)



PREMIER CONTE A TUTTO CAMPO

La pace fiscale si farà, e a breve arriveranno anche flat tax e reddito di cittadinanza, con la tanto annunciata revisione della legge Fornero. Parole del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che oggi è stato il protagonista di un’intervista a tutto campo con il giornale La Verità. Sono diversi gli argomenti trattati dal Premier, a cominciare dalla riforma del debito pubblico, la prima grande manovra del governo formato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle: «La pace fiscale si farà – dice – è imprescindibile Così come, con gradualità, attueremo flat tax, reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero». Ma attenzione, la pace fiscale non sarà un mero condono, ma «Un meccanismo totalmente diverso dove l’azzeramento delle pendenze è funzionale per partire con un nuovo rapporto con il fisco».



“MIGRANTI? CONDIVIDO TUTTO CON SALVINI”

Per Conte e il governo servirà quindi una nuova «alleanza tra cittadino e fisco. Il fisco non deve essere visto come nemico», mentre per chi evade sarà previsto «L’inasprimento delle pene e la certezza del carcere». Fra le novità introdotte dalla manovra, anche il tanto atteso reddito di cittadinanza, ma chi pensa che avrà solamente una funzione di assistenza si sbaglia: «Il modello sarà quello tedesco – ammette – ne abbiamo parlato con la Merkel a Berlino. E siamo in contatto con alcuni esperti della Germania». E su chi obietta sul fatto che il reddito di cittadinanza rischi di creare un esercito di “mantenuti”, Conte afferma: «Ho letto sui giornali quest’obiezioni. Ne terremo conto, ma non credo ci sia questo rischio». Infine, braccio teso al ministro dell’interno Matteo Salvini e alla sua gestione dell’immigrazione: «Ho condiviso ogni decisione. Rimpatrieremo i clandestini. Non siamo razzisti ma orgogliosamente populisti».

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