I casi di furti avvenuti con bottigliette d’acqua utilizzate come grimaldello per scassinare le porta e le serrature si sono concentrati soprattutto in Umbria, nella zona di Perugia in particolare. C’è stato evidentemente un passaparola tra chi di effrazioni se ne intende, ed è venuto a conoscenza del fatto che con un po’ di pazienza, alcune serrature non particolarmente coriacee possono saltare facilmente all’occorrenza. Questo con grande stupore dei proprietari delle abitazioni svaligiate, che non pensavano certo che bastasse una semplice bottiglietta per ritrovarsi i ladri in casa. Basta infatti svuotare la bottiglia, tagliarla e usarla come una lastra elastica per forzare la serratura a scocco. Ovviamente il trucco funziona solo con le serrature meno sicure, ma non tutti hanno porte blindate o accorgimenti tali per proteggersi da questo tipo di furto particolarmente pericoloso, perché fa venire meno gli elementi tipici del furto con scasso anche a livello processuale. (agg. di Fabio Belli)
RISARCIMENTI A RILENTO
Probabilmente di fronte a una condotta criminale non è il caso di parlare di vera e propria “moda” ma il recente boom dei furti in casa e appartamenti con la tecnica delle bottigliette d’acqua ha posto in risalto un vero e proprio problema: infatti, in special modo in Umbria e nella provincia di Perugia, sono stati segnalati ripetuti casi di effrazione in cui i malviventi, per non lasciare traccia, hanno usato le suddette bottiglie a mo’ di lastra per sbloccare quelle serrature non particolarmente complesse e che permettono quindi di andare via senza che all’apparenza vi siano segni evidenti: e qui subentra la beffa dal momento che se mancano i segni di effrazione i tempi previsti per i risarcimenti di rito si allungano notevolmente. Ma come difendersi? La soluzione più ovvia è quella di rafforzare le serrature e specialmente quelle semplici con lo scocco: infatti, la soluzione migliore resta sempre la blindatura della stessa porta o fare ricorso a sistemi più moderni, mentre una buona regola per chi dispone di serrature vecchie è quella di chiudere sempre bene anche se ci si allontana per poco tempo da casa. (agg. di R. G. Flore)
IL MODO IN CUI SALTA LA SERRATURA
C’è una nuova tecnica che utilizzano i ladri per entrare negli appartamenti, ed è quella della plastica delle bottigliette reinventata come “grimaldello” per far saltare la serratura. Si tratta di un metodo da cui stanno mettendo in guardia le forze dell’ordine, in particolare in Umbria, dove moltissime effrazioni di questo tipo si sono registrate negli ultimi tempi. I ladri, del resto, sono sempre al passo con i tempi, e ogni qual volta introducono una nuova serratura, devono essere subito pronti a forzarla. Il metodo dell’acqua è solamente l’ultimo di quelli utilizzati e conosciuti al grande pubblico. Noto ad esempio l’utilizzo della “chiave maestra” inserita nella serratura, che tramite dei colpi sul retro fa saltare i cilindri, oppure, l’utilizzo di una calamita che possa ruotare un’eventuale chiave lasciata all’interno, o ancora, un piccolo foro nella porta (ovviamente se non è blindata), con un trapano, per far entrare un filo di ferro e quindi usarlo come chiave. Insomma, i metodi sono moltissimi e vari, e il consiglio è quello di chiudere ogni serratura se si dispone di una porta blindata, e di inserire l’allarme. In caso contrario, sarebbe meglio evitare di avere troppi preziosi in casa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOOM DI FURTI
E’ boom di furti nelle abitazioni con il metodo della bottiglietta d’acqua. I ladri stanno affinando sempre di più questa particolare tecnica che consiste nell’utilizzare il rivestimento delle bottiglie da mezzo litro di acqua, inserendole fra la porta e lo stipite, e far saltare così la serratura. Un metodo, che come vi abbiamo già spiegato, è una vera e propria beffa, visto che la rapina non lascia alcun segno di scasso e di effrazione, con tutto ciò che ne consegue. L’unico metodo per arginare il problema in maniera efficace, sembrerebbe essere quello dell’antifurto, che può sfruttare tra l’altro le nuove tecnologie, con l’aggiunta di una porta blindata e di grate di ferro per le finestre ai piani bassi. In Italia sono quasi due milioni le irruzioni denunciate in 10 anni, e la nostra nazione è una delle prime a subire furti domestici. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PER SCASSINARE UNA PORTA BASTA UNA BOTTIGLIETTA D’ACQUA
I ladri stanno agendo con una nuova tecnica di furto, strabiliante quanto preoccupante: basta una bottiglietta d’acqua per scassinare un appartamento. In poche parole, un malintenzionato dotato di una bottiglia da mezzo litro, dopo aver svuotato il contenuto, può utilizzare la plastica della stessa per trasformarla in una lastra elastica che permette di aprire le porte delle case senza lasciare alcun segno di effrazione e di scasso. La nuova tecnica è stata segnalata in particolare dalla polizia umbra, nella zona di Perugia, Foligno, Spoleto e nell’Alto Tevere. Ovviamente non si tratta di una tecnica inedita, ma nel nostro paese si stanno verificando una serie di scassi con questi nuovi “arnesi” nell’ultimo periodo, tali da porre l’attenzione sul problema.
L’ASSICURAZIONE NON PAGA?
C’è poi un secondo aspetto da tenere in considerazione: se il furto avviene senza scasso, è molto complicato dimostrare alle assicurazioni e alle forze dell’ordine di averlo subito. Si potrebbe infatti pensare che il proprietario di casa si sia dimenticato di chiudere a chiave l’appartamento, o che abbia dato le chiavi dello stesso a persone sbagliate, e di conseguenza, il danno derivante dall’eventuale sparizione di soldi e oggetti non sarebbe risarcibile. Non vi è un vero e proprio modus-operandi per cercare di prevenire questi furti, soprattutto per le porte non blindate che sono facilmente superabili dai ladri. L’unico consiglio, rivolto a chi ha una blindata, è quello di chiudere ogni serratura di cui dispone, non limitandosi alla semplice chiave “principale”.