A finire nel mirino delle polemiche stavolta è un cane poliziotto in servizio presso l’unità cinofila della Polizia di Monza e sotto accusa per il suo nome: Narco della Decima Mas infatti è diventato l’oggetto del contendere per l’ennesima lite tra la sinistra e la Lega, dato che il nome del quadrupede sarebbe secondo un assessore del Pd un diretto riferimento a un reparto di fanteria in auge durante la fase della Repubblica Sociale Italiana. Il suo omologo del Carroccio ha però prontamente ribadito che l’appellativo viene dall’allevamento di provenienza del cane poliziotto e, mentre la polemica monta, su Twitter è arrivata la replica, a metà tra il serio e il faceto, di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha attaccato i dem spiegando che “anche oggi il Pd le battaglie per gli italiani le fa domani”, chiudendo poi il suo cinguettio con un post scriptum nel quale invita tutti i suoi followers a “tenere nascosti i vostri cani e gatti neri che sennò chiedono di arrestarvi per apologia di fascismo”. (agg. di R. G. Flore)
E anche oggi il #Pd le battaglie per gli italiani le fa domani.
P.S. Mi raccomando, tenete nascosti i vostri cani/gatti neri, che sennò chiedono di arrestarvi per apologia di fascismo. pic.twitter.com/6u55WBi7LB— Giorgia Meloni ? (@GiorgiaMeloni) September 19, 2018
LA REPLICA DELL’ASSESSORE LEGHISTA
Monza, cane poliziotto accusato di essere fascista: potrebbe sembrare una fake news, ma è tutto vero ciò che è accaduto durante il Consiglio Comunale cittadino monzese. Come sottolineato da Tg Com 24, l’assessore del Partito Democratico Marco Lamperti ha chiesto delucidazioni sul nome del cane poliziotto, Narco della Decima Mas: secondo il membro dell’opposizione sarebbe infatti un chiaro riferimento alla Decima Flottiglia Mas, fanteria della Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945. Lamperti ha affermato di trovare “di poco gusto il riferimento alla Decima Mas: forse non tutti sanno o si ricordano cosa è stato”. L’assessore Federico Arena della Lega ha replicato immediatamente: “Banalmente è il nome dell’allevamento. Comunque ho un goniometro e posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Abbiamo fatto poi dei controlli nella sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini”.
CANE POLIZIOTTO ACCUSATO DI ESSERE FASCISTA
Narco della Decima Mas collabora con l’unità cinofila della polizia di Monza da diverso tempo nelle attività di contrasto dello spaccio di stupefacenti. In effetti però sembrerebbe che il nome derivi dall’allevamento di provenienza, come evidenziato dal leghista Federico Arena: Decima Mas di Agugliano. E ricordiamo che all’interno del pedigree di un cane va sempre specificato per intero il nome dell’animale, come se si trattasse del suo cognome. Marco Lamperti ha poi aggiunto su Facebook: “Comprendo ci si volesse avvalere del miglior centro di addestramento, ma se proprio non si poteva rinunciare a quel povero cane si sarebbe potuto evitare di menzionare in un documento pubblico il nome per esteso di un’organizzazione militare che si rese protagonista dopo l’8 settembre di mostruosi delitti. Quanto meno per rispetto nei confronti delle vittime. Non è una banalità, perché l’orrore nazifascista non fu una banalità e trovo poco saggio banalizzare questioni di questo tipo”.