Niccolò Patriarchi, il 34enne che venerdì scorso ha ucciso il figlio di un anno, ferito la figlia di 7 anni, e la propria compagna, ha tentato il suicidio. Quest’oggi, come scrive La Repubblica, si trovava presso il palazzo di giustizia di Firenze, quando ha tentato di gettarsi nel vuoto da una delle passerelle dello stesso edificio. L’assassino si stava dirigendo assieme agli agenti della polizia penitenziaria dal pm Fabio Di Vizio, per conferire l’incarico al consulente tecnico per l’autopsia sul corpo del bambino, quando ha cercato di buttarsi di sotto: Patriarchi è stato bloccato, ma ha rischiato di far cadere con se anche la sua scorta, provocando quindi altre vittime.



DOMANI L’AUTOPSIA SUL PICCOLO DI UN ANNO

Una volta tratto in salvo il 34enne è stato riportato nel carcere di Sollicciano, dove ha firmato la rinuncia a presenziare al conferimento. L’autopsia si terrà domani mattina, attorno alle ore 8:30, e verrà eseguita dalla dottoressa Gloria Manetti. Una tragedia annunciata quella di Scarperia, visto che il 13 settembre, un giorno prima dell’omicidio del figlio di un anno, a Patriarchi era stato diagnosticato un Disturbo del controllo degli impulsi associato a Disturbo bipolare: il 14 settembre accoltellò il secondogenito.

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