Sarebbero avvenute tutte nel giro di sole tre settimane (dal 20 dicembre 2017 al 10 gennaio 2018) le 33 morti sospette su cui la locale Procura sta indagano presso l’Ospedale delle Apuane di Massa, dove una probabile infezione causata da batteri ha fatto una vera e propria strage in corsia. Al momento a essere indagato è il primario di Medicina dopo che un esposto era stato presentato da un consigliere comunale in quota Forza Italia. Ad ogni modo, la struttura sanitaria toscana ha replicato immediatamente e, pur confermando l’esistenza dell’indagine, ha voluto sottolineare come il numero dei decessi in corsia rimanga in linea con la media registrata negli anni passati; inoltre, la stessa Asl ha ricordato come dei 34 casi chi è morto per via di una polmonite infettiva in realtà ne era affetto già al momento del ricovero. Intanto, da fonti della Procura si fa sapere che l’indagine a carico del medico primario al momento è solo “un atto dovuto, a semplice tutela dell’indagato” dato che si è solamente nelle fasi preliminari dell’inchiesta. (agg. di R. G. Flore)
INDAGATO UN PRIMARIO
Il primario di medicina dell’ospedale Noa di Massa è indagato per una serie di morti “sospette”, precisamente i 33 decessi avvenuti fra il 20 dicembre 2017, e il 10 gennaio 2018. Stando alle indiscrezioni circolanti nelle ultime ore, l’iscrizione sul registro degli indagati del dottor Alessandro Pampana risulta essere «strumentale e a tutela dello stesso indagato», in vista di esami irripetibili attraverso i quali, come scrive l’agenzia Ansa, la procura conferirà l’incarico il prossimo primo di ottobre, di modo da poter nominare un proprio consulente. L’Asl si è già espressa in merito alla vicenda, spiegando di avere fiducia «Nel lavoro della magistratura che fugherà ogni dubbio sull’operato del medico». Secondo l’azienda sanitaria locale, il numero di morti è in linea con la media dell’anno precedente, e non vi erano casi di infezione, cosa che invece sostiene il consigliere comunale di Forza Italia di Massa, Stefano Benedetti, che ha presentato un esposto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
QUERELATO BENEDETTI
Nell’emergere nuovamente il caso nell’ospedale di Massa, l’Asl non solo ha fatto sapere che il numero dei decessi “è in linea con la media degli altri anni” ma ha ricordato come già a febbraio aveva querelato l’attuale presidente del Consiglio Comunale Stefano Benedetti, reo di aver presentato l’esposto che getta dubbi sul reparto di Medicina al Noa. Nel caso di quella querela, l’azienda sanitaria pubblicò alcuni dati che volevano smentire le accuse: «37 decessi nel reparto di medicina generale dal 20 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016; 36 decessi nello stesso reparto dal 20 dicembre 2016 al 10 gennaio 2017 e 33 decessi dal 20 dicembre 2017 al 10 gennaio 2018». Sarà ora la magistratura che dovrà stabilire se vi siano delle anomalie, come ritiene Benedetti, o se si tratti invece di un immenso “caso mediatico” destinato a breve a spegnersi. (agg. di Niccolò Magnani)
OSPEDALE MASSA: 33 MORTI SOSPETTE
Troppi morti e il primario di Medicina finisce sotto inchiesta. E’ accaduto all’ospedale delle Apuane di Massa, in Toscana, in cui, nel periodo che va dal 20 dicembre del 2017 al 10 gennaio dell’anno successivo, ben 33 pazienti sono deceduti. Prendendo in considerazione un periodo così ristretto, sono morte decine di persone di cui 21, come sottolineato dai colleghi de Il Giornale, di età compresa fra gli 80 e i 90 anni. Sono numeri troppo sospetti, e il consigliere comunale di Forza Italia di Massa, Stefano Benedetti, ha deciso di presentare un esposto in procura all’inizio di quest’anno.
IL COMMENTO DELL’ASL
Come scoperto dal forzista, le morti, oltre che essere numerose per un periodo di appena una ventina di giorni, prevedevano delle anomalie sospette, visto che tutti i pazienti entravano in ospedale con delle patologie differenti, per poi uscirne «per aver contratto batteri intestinali all’interno della struttura». La procura ha deciso di approfondire la questione dopo l’esposto di Benedetti, notificando un avviso di garanzia ad Alessandro Pampana, il primario di Medicina dell’ospedale delle Apuane, sequestrando inoltre tutta la documentazione riguardante i 34 decessi. L’azienda sanitaria fa sapere che il numero di decessi è in linea con la media degli anni passati.