Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato questa mattina il decreto per lo stato di crisi a Verona e in tutta la zona est della Regione funestata da nubifragi e trombe d’aria nelle scorse ore. Impiantia, abitazioni, strade e collegamenti ferroviari, oltre alle strutture industriali: tanto è stato danneggiato, anche se non ci sono feriti, ma lo stato emergenziale non è per nulla esagerato. «Chiederemo al governo non soltanto la dichiarazione dello stato di emergenza ma anche una attenzione particolare a cittadini e imprese. Ho seguito per tutta la notte, in costante contatto con l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, l’organizzazione della macchina dei soccorsi, la mobilitazione e la dislocazione delle squadre dei volontari regionali, che hanno risposto come sempre con entusiasmo e professionalità. Oggi le 36 squadre già operanti sui territori saranno ulteriormente rafforzate, mentre anche i Vigili del Fuoco, che non ringraziamo mai abbastanza, sono operativi con squadre provenienti anche dalle province vicine», afferma Zaia in una nota. Intanto, anche per le prossime ore, timore per nuove bombe d’acque tanto in Veneto quanto al centro-sud, con questo anticipo di autunno che sembra non volersene andare. (agg. di Niccolò Magnani)



ALTRE PIOGGE IN ARRIVO

E’ finita l’estate? Vedendo il meteo di questi ultimi tre giorni la risposta sembrerebbe essere affermativa. Temperature in picchiata di anche 10 gradi, freddo, pioggia e vento, con il maltempo che non ha risparmiato praticamente alcuna zona dello stivale. Da nord e sud si sono verificati diversi disagi come vi abbiamo spiegato qui in basso, e la situazione rischia di rimanere stabile. Secondo gli ultimi aggiornamenti meteo, infatti, sono attesi nuovi temporali in particolare al nord e al centro della penisola. Per quanto riguarda il settentrione, nel pomeriggio dovrebbe piovere nelle zone alpine, ma anche in Piemonte. Al centro, invece, attesi rovesci sull’Appennino emiliano, sulle pianure adiacenti, e scendendo, anche nelle Marche e in Abruzzo, con possibili interessamenti anche in Molise e nella zona del Gargano della Puglia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MALTEMPO NELLE MARCHE E NEL TRIVENETO

Una violenta ondata di maltempo ha colpito, come previsto, l’Italia. Da nord a sud sono diverse le regioni che sono state falcidiate da nubifragi e acquazzoni, che hanno provocato danni e disagi. Fra le regioni più colpite vi sono senza dubbio le Marche, nella zona di Fermo, dove si sono registrati diversi allagamenti, con sottopassi inondati, mentre la provincia di Ancona, come riferisce l’edizione online de Il Messaggero, è stata colpita da una bomba d’acqua, come si usa definire un acquazzone di vasta portata della durata di pochi minuti. Danni anche in Veneto e in Friuli: a Bovolone un uomo è rimasto bloccato in auto nel sottopasso ferroviario, riuscendo comunque a mettersi in salvo, mentre a Lignano sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e la protezione civile.



DISAGI IN TUTTA ITALIA

A Beverino (La Spezia, Liguria), un campanile è stato colpito da un fulmine, con la sommità che è caduta a terra, mentre a Napoli, disagi nella zona dell’aeroporto di Capodichino dove una tromba d’aria ha scoperchiato una palazzina, e un forte temporale ha dirottato diversi voli in arrivo. Paura in particolare per gli operai dell’Atitech, azienda in cui si esegue manutenzione sugli aerei, dove la copertura è volata dal tetto, con alcuni frammenti che hanno danneggiato le automobili parcheggiate lì vicino. Infine, a Roma, semafori in tilt dopo che un fulmine ha colpito una centralina a Monteverde, mentre ad Alessandria si sono verificati diversi allagamenti sempre per via dei forti temporali.