Choc anafilattico. E’ questa la ragione della morte di una delle personalità più note di Milano, l’avvocato giuslavorista nonché presidente della squadra di rugby Cus Milano, Sergio Barozzi. Una morte assurda, causata dalla puntura di un calabrone mentre si trovava in vacanza con la moglie nella loro casa di Nizza Monferrato in provincia di Asti. Era prevista una sola notte di riposo in campagna, ma è si è rivelata fatale. Nel 2017 aveva ricevuto il premio Avvocato dell’anno nelle relazioni industriali, era stato per tre volte consigliere dell’ordine degli avvocati del capoluogo lombardo. Mercoledì 5 settembre il Cus Milano lo ricorderà con una apposita cerimonia (Agg. Paolo Vites)



IL RICORDO DEL CUS MILANO

La notizia della morte di Sergio Barozzi, noto giuslavorista milanese di 62 anni, ha lasciato sotto choc soprattutto per le modalità con le quali è avvenuta. L’avvocato, in vacanza nella sua casa di campagna in provincia di Asti, è stato punto al collo da un insetto, molto probabilmente un calabrone, andando in choc anafilattico. La corsa in auto in ospedale è stata per lui vana lasciando così la moglie Giovanna e due figli, Idano ed Emilio. Il suo nome è celebre soprattutto per i successi collezionati in ambito professionale. Come spiega l’agenzia di stampa Ansa, Barozzi era molto noto in ambito legale italiano e non solo. Sul sito di Legalcommunity è riservato a lui un messaggio di cordoglio, nel quale viene ribadito il suo importante operato: “Barozzi ha contribuito in maniera attiva al cambiamento che negli ultimi anni ha interessato la professione legale nel nostro Paese”. Interista e grande appassionato di rugby, era anche vice presidente del Cus Milano che oggi lo ricorda con queste parole: “Giovanna, Idano, Emilio. Noi vi abbracciamo, vi stringiamo con affetto nel ricordo di un uomo speciale, che ci mancherà, e non solo la domenica al Giuriati”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NOTO AVVOCATO UCCISO DA CALABRONE

Sergio Barozzi era considerato uno dei più noti giuslavoristi italiani, morto a 62 anni nelle passate ore dopo essere stato punto da un insetto, quasi certamente un calabrone. Il decesso, come spiega il Corriere della Sera nel darne notizia, è avvenuto a causa di uno choc anafilattico fulminante. L’avvocato milanese era arrivato lo scorso venerdì nella sua villa di campagna a Nizza Monferrato, in provincia di Asti, insieme alla moglie Giovanna Fantini. Sarebbero dovuti fermarsi una sola notte per poi fare ritorno nella giornata di ieri, come spiegato dal figlio 24enne Emilio, ma qualcosa non è andato secondo i piani. Barozzi sarebbe uscito un istante per mettere in funzione la bombola del gas ma di rientro in casa avrebbe lamentato alla moglie un giramento di testa: “Mi ha morso qualcosa dietro al collo”, ha fatto in tempo a dire, prima che il malessere aumentasse trasformandosi poi in tragica morte. Nonostante la corsa disperata in auto fino all’ospedale di Nizza, il legale non è riuscito a sopravvivere al veleno dell’insetto perdendo conoscenza durante il tragitto e infine decedendo poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.



FAMILIARI ED AMICI SOTTO CHOC

La morte dell’avvocato milanese Sergio Barozzi è stata un vero e proprio choc non solo per la sua famiglia ma anche per colleghi ed amici. Dopo la notizia del decesso per choc anafilattico causato dalla puntura di un insetto – quasi certamente un calabrone o una vespa – sono prontamente accorsi i due figli del 62enne, Emilio ed il maggiore di 27 anni Idano, così come la sorella Alessandra e alcuni amici, uno dei quali ha ricordato: “Era una delle persone più simpatiche e brillanti che avessi mai conosciuto. Nel mondo legale italiano era considerato un grande innovatore”. Barozzi era riuscito a fondare lo studio Lexellent ed era stato poi il primo a creare un brand usando dinamiche di comunicazione del tutto innovative. La sua era una carriera d’oro: vicepresidente del gruppo regionale lombardo dell’Associazione Giuslavoristi Italiani, per tre volte è stato consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano ed aveva ricevuto anche numerosi riconoscimenti a livello internazionale per il suo lavoro. Il prossimo mercoledì a Milano si terranno le esequie con rito civile.