Si toglie qualche sassolino dalle scarpe Luigi Di Maio il giorno successivo all’incontro del centrodestra a Palazzo Grazioli tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Il capo politico M5s, precisando che il reddito di cittadinanza spetterà soltanto agli italiani, ironizza sul fatto che le cose contenute nel programma di governo rischiano di far venire un “coccolone a Berlusconi”. Ma come riporta La Repubblica è il leader della Lega, dal Salone Nautico di Genova, a sottolineare: “L’incontro con Berlusconi non deve sorprendere: con le forze di centrodestra siamo sempre stati d’accordo, siamo ancora alleati. Ma questo governo, ciascuno si metta l’anima in pace, che per cinque anni rispetterà gli impegni presi e porterà avanti il contratto di governo”. Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte… (agg. di Dario D’Angelo)
DI MAIO, “NOSTRO PROGRAMMA HA FATTO VENIRE COCCOLONE A BERLUSCONI”
Dopo aver ribadito che il reddito di cittadinanza verrà esteso soltanto agli italiani, Luigi Di Maio torna a sferzare Silvio Berlusconi. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il capo politico M5s è andato all’attacco:”Ho sentito dire che si applicherà il programma di governo del centrodestra. Ma nel nostro contratto di governo c’è la legge anticorruzione, il taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro. Tutte cose che hanno fatto venire un coccolone a Berlusconi”. La replica di Forza Italia non si è fatta attendere tramite Giorgio Mulè: “Messo all’angolo dalla realtà che obbliga i 5Stelle a prendere atto della irrealtà delle loro proposte lunari, il vicepremier si rifugia come al solito nella caverna della propaganda. E da lì immagina malesseri (un “coccolone”) del presidente Silvio Berlusconi per alcune iniziative dell’esecutivo. La verità è che Di Maio è da tempo politicamente affetto da un terribile fuoco di Sant’Antonio: questa patologia lo porta a straparlare in modo sempre più disordinato basti pensare all’improvvisata uscita sulle chiusure domenicali. Va compreso: guarirà, grazie alle iniezioni di capacità del centrodestra e di Forza Italia che presto torneranno alla guida del Paese”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI APPROVA REDDITO SOLO A ITALIANI
Dopo le parole di ieri del ministro dell’economia, Giovanni Tria, in merito alla possibilità che il reddito di cittadinanza venga esteso anche ai cittadini stranieri, sono arrivate le dichiarazioni del vice-presidente del consiglio, Matteo Salvini. Presente quest’oggi a Genova in occasione della nuova edizione del salone nautico, il leader del Carroccio ha commentato con tali parole le dichiarazioni del collega: .«È una precisazione che accogliamo con grande piacere». Sembra però pensarla diversamente Tiziano Treu, l’ex ministro del lavoro nonché presidente del Cnel: «È inaccettabile – ha detto parlando ai giornalisti l’ex esponente del governo Dini e Prodi, come riferisce La Stampa – secondo il diritto europeo, che una prestazione assistenziale come il reddito di cittadinanza possa essere data solo agli italiani». Treu ha aggiunto che la corte europea di giustizia ha più volte ribadito che prestazioni simili vanno estese anche agli stranieri con lungo permesso di soggiorno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SALVINI “NO AUMENTO IVA”
Uscendo dal vertice di Palazzo Chigi e dirigendosi verso il Salone Nautico di Genova, il Ministro degli Interni Matteo Salvini ha confermato, soddisfatto, la garanzia di Di Maio del concedere il reddito di cittadinanza “solo agli italiani” (contro quanto detto ieri da Tria, e ci risiamo..) ma ha rilanciato anche su altri elementi della Manovra. «Incontro utile, positivo, raccoglieremo alcune proposte sulla manovra: Non si aumenterà l’Iva. Questo è un governo che è stato votato dagli italiani per tagliare le tasse». L’obiettivo della Lega – come conferma il suo leader da Genova – è quello di confermare l’abbassamento generale delle tasse, senza aumentare l’Iva ma mettendo mano anche alle accuse sulla benzina e alla legge Fornero sulle pensioni. «Andiamo avanti spediti con i decreti sicurezza e immigrazione che saranno approvati lunedì in Consiglio dei ministri con il presidente Conte e Di Maio», ribadisce il vicepremier.
VERTICE A PALAZZO CHIGI: DI MAIO, “REDDITO SOLO AGLI ITALIANI”
Dopo quella di Matteo Salvini arriva un’altra frenata nell’esecutivo in merito al reddito di cittadinanza. Nella giornata di ieri il ministro dell’economia, Giovanni Tria, aveva ventilato la possibilità che il sussidio di cui sopra venisse elargito anche ai cittadini stranieri. Oggi è intervento a riguardo il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, per fare chiarezza sulla questione, dicendo: «E’ chiaro che è impossibile – le parole in un’intervista concessa ai microfoni di Radio Anch’io su Radio Rai – con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani». Nel frattempo, come riferisce l’agenzia Ansa, è in corso un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra: presenti Salvini, Tria e il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro Riccardo Fraccaro e il viceministro Laura Castelli, nonché i ministri Enzo Moavero Milanesi, Paolo Savona e il viceministro Massimo Garavaglia. Assente Di Maio, ancora in Cina. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SALVINI FRENA SUL REDDITO DI CITTADINANZA AGLI STRANIERI
Con una dichiarazione lampo all’uscita dal vertice del Centrodestra, Matteo Salvini ha provato a “frenare” l’imbarazzo per quanto detto da Tria in merito alla reddito di cittadinanza: sarà però di certo difficile tenere a bada la base della Lega, e non solo, dopo che lo stesso Mef conferma in Manovra una misura come quella del reddito di cittadinanza “anche ai cittadini stranieri”, immigrati regolari compresi. «Il reddito di cittadinanza è una misura attiva rivolta ai cittadini italiani e di sostegno al reddito per i cittadini italiani che versano in condizioni di bisogno», così c’è scritto nel contratto di Governo, mentre la formula usata da Tria risiede nella vecchia proposta fatta dal M5s nella scorsa Legislatura. In attesa di capire come risolvere “l’imbarazzo”, Fratelli d’Italia non fa sconti e attacca «Qualora dovesse passare la vecchia proposta dei Cinque Stelle, sarebbe l’ennesima beffa visto che le famiglie straniere, 1 milione e 600mila, sono di norma più numerose, non hanno patrimonio immobiliare ed accedono prima di quelle italiane ai servizi sociali», spiega il presidente FdI al Senato, Luca Siriani. (agg. di Niccolò Magnani)
REDDITO CITTADINANZA A STRANIERI? SALVINI FRENA..
Intervistato da Tg Com24 il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha spiegato nel dettaglio qual’è il “metodo” che sottende l’intera Manovra gialloverde: «Sono convinto che per uscire da anni di crisi serva una manovra anticiclica. I mercati apprezzano i governi che decidono di spendere per l’economia reale. Il problema ora è che non abbiamo una banca centrale che garantisce l’acquisto di titoli di Stato, e ci vuole una riflessione anche su questo punto altrimenti la politica sarà sempre sottomessa al mercato mentre dovrebbe gestire il mercato». Per quanto riguarda invece il contenuto stesso della Manovra, sul reddito di cittadinanza esplode una piccola polemica fra Tria e la Lega: nella sua audizione in Senato il Ministro ha infatti spiegato che tale misura è proposta anche ai cittadini stranieri, «residenti di paesi dell’Unione europea sul territorio nazionale e di paesi terzi purchè i rispettivi paesi di origine avessero sottoscritto intese bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia». Dopo le polemiche sorte in casa Centrodestra, Salvini prova a “frenare” la lite spiegando «sono sicuro che gli amici Cinque stelle stanno studiando una formula del reddito di cittadinanza intelligente che lo limiti ai cittadini italiani».
CONTE: “NO AUMENTO IVA”
Il premier Conte si accorda a Salvini e Di Maio e sul fronte Iva smentisce ogni possibile notizia sull’aumento nella prossima Manovra: «Non abbiamo mai contemplato l’ipotesi di aggravare le posizioni dei contribuenti, dei cittadini, quindi rimodulare gli oneri economici in termini così significativi. Non è di attualità», ha spiegato poco fa uscendo dal vertice di Salisburgo sui migranti con tutti i capi di Stato e di Governo Ue. In merito agli ultimi ritocchi da fare sul testo abbozzato della Manovra, Conte aggiunge «ho avuto un contatto costante con il ministro Tria: siamo in piena fase di elaborazione della manovra e dei suoi dettagli, in questo momento non ha senso tirare fuori un numero, non voglio parlare di decimali». Il Ministro del Lavoro dalla Cina invece spiega come i tavoli del Mef stanno lavorando senza sosta per poter mettere in pratica i dettami del Contratto di Governo, seguendo sempre i “conti” come intimato da Tria: «si stanno tenendo tavoli tecnici da giorni, con parti politiche e tecniche, l’obiettivo è mettere insieme le risorse per fare quello che abbiamo detto: si può fare molto dai tagli, ma se c’è bisogno di un po’ deficit per migliorare la vita italiani ricordiamoci sempre che è questo il primo punto, fermo restando il valore dell’incremento del deficit e quello che può succedere a livello di spread e di mercati. E’ per questo che non aumentiamo il deficit per regalare bonus, ma per un piano credibile». (agg. di Niccolò Magnani)
TRIA: “PACE FISCALE NON È CONDONO”
Parlando nel Question Time al Senato, torna in scena il Ministro Tria dopo gli ultimi giorni di “frizioni” con il leader M5s Di Maio, e per il momento l’ascia di guerra pare venir deposta. «Parlare di pace fiscale non significa varare un nuovo condono», introduce il titolare del Mef, non prima di illustrare i principali punti della Manovra (senza comunque dare “numeri”, «siamo ancora all’inizio» dice Tria), «significa fisco amico e incremento della tax compliance, con iniziative di aiuto ai cittadini in difficoltà. Sono in corso da tempo approfondimenti tecnici delle amministrazioni coinvolte sulla configurazione della misura e sulla definizione della platea dei destinatari in linea con le indicazioni del contratto di governo», riporta ancora Tria in merito alla Pace Fiscale. L’obiettivo del Governo resta principalmente quello di assicurare «una graduale realizzazione degli interventi di politica economica contenuti nel contratto di governo, compatibilmente con le esigenze di mantenere l’equilibrio dei saldi strutturali di finanza pubblica» (tra le righe ha anche ricordato che il reddito di cittadinanza si farà senza assolutamente sforare i limiti di bilancio). Insomma, barra a tutta dritta sulle misure “soft” a cui però Salvini e Di Maio hanno prontamente “sgonfiato” la possibile ipotesi di aumentare l’iva per recuperare soldi utili per poter tagliare altre tasse. «L’Iva non aumenta, certamente», afferma il leader Lega, «è una fake news» segue a ruota il vicepremier M5s. (agg. di Niccolò Magnani)
“DEFICIT AL 2% NON È UN TABÙ”
E’ la manovra di bilancio l’argomento di maggiore discussione in ambito politico. Oggi ne ha parlato nuovamente il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, presente all’inaugurazione della Fiera internazionale della Cina dell’Ovest, dove ha tagliato il nastro delpadiglione dell’Italia. Di Maio rientrerà in Italia questo sabato, a cinque giorni dalla presentazione della Nota di aggiornamento del Def, il documento attraverso il quale l’esecutivo fisserà gli impegni di bilancio. Centrale sarà la questione del deficit, a cui, come ricorda La Repubblica, è legato il margine di manovra che servirà al governo per introdurre il reddito di cittadinanza, la flat tax e riformare la legge Fornero. «Mi sono fatto un’idea dei numeri necessari – dice a riguardo Di Maio – ma non voglio sparare cifre ora, il tavolo tecnico sta lavorando. Sforare il 2% non è un tabù, se lo era dovevamo dircelo prima. Se facciamo del deficit – aggiunge e conclude – possiamo ripagare quel debito con la spending review nei prossimi anni». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“AUMENTO IVA UNA BUFALA”
Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha parlato quest’oggi ai microfoni di Radio 24, soffermandosi in particolare sulla manovra di bilancio, il primo grande esame del governo giallo-verde. Negli scorsi giorni si era diffusa l’indiscrezione secondo cui l’esecutivo, per recuperare i miliardi necessari alle varie riforme, starebbe pensando di aumentare l’iva. Una notizia che è stata seccamente smentita da Di Maio: «Questa cosa che aumentiamo l’Iva è una fake news – dice senza troppi giri di parole – il governo non permetterà ai soldi di entrare dalla porta e uscire dalla finestra. Questo non è un gioco delle tre carte che vogliamo fare con i cittadini». Qui il nostro approfondimento sulla manovra
“SIAMO COMPATTI”
Il titolare del Mise ribadisce quindi la necessità di trovare le risorse fondamentali per le riforme basi, leggasi reddito di cittadinanza, flat tax e modifica della Fornero: «Questo è un governo compatto – spiega il leader dei grillini, smentendo un’altra notizia ridondante – che sta mettendo insieme le risorse, che ci sono, per mantenere le promesse fatte agli italiani. Siccome i soldi ci sono le cose si possono realizzare: io ho detto che un governo serio trova le risorse, perché sennò è meglio tornare a casa, è inutile tirare a campare». Chiaro quindi il riferimento al ministro dell’economia, Giovanni Tria, che invece sembrerebbe più scettico rispetto alla maggioranza degli esponenti grillini del governo, sulle finanze da racimolare per le varie riforme.