Papa Francesco ha rivolto un appello ai politici tornando sulla questione immigrazione. Parlando a Roma alla conferenza mondiale sul tema xenofobia, razzismo e nazionalismo populista, il Santo Padre ha invitato i leader di tutto il mondo a non strumentalizzare le paure delle persone nei confronti degli stranieri, alla luce del montare del fenomeno del razzismo e della xenofobia in gran parte del Vecchio Continente: «Viviamo tempi – le parole di Bergoglio, riportate dall’edizione online del quotidiano Il Messaggero – in cui sembrano riprendere vita e diffondersi sentimenti che a molti parevano superati». Il monito verso coloro che sfruttano i migranti e i profughi per fini economici: «Dovrebbero fare un profondo esame di coscienza, nella consapevolezza che un giorno dovranno rendere conto davanti a Dio delle scelte che hanno operato».
“MIGRANTI STRUMENTALIZZATI PER FINI ELETTORALI”
Secondo Papa Francesco si stanno diffondendo sentimenti «di sospetto, di timore, di disprezzo e perfino di odio nei confronti di individui o gruppi giudicati diversi in ragione della loro appartenenza etnica, nazionale o religiosa e, in quanto tali, ritenuti non abbastanza degni di partecipare pienamente alla vita della società». Da questi sentimenti, ha proseguito il Pontefice, spesso e volentieri derivano atti di intolleranza, esclusione e discriminazione, come si sono registrati spesso e volentieri nelle ultime settimane anche in Italia. Quindi l’appello alle persone che ci governano: «Purtroppo – sottolinea Sua Santità – accade pure che nel mondo della politica si ceda alla tentazione di strumentalizzare le paure o le oggettive difficoltà di alcuni gruppi e di servirsi di promesse illusorie per miopi interessi elettorali».