Nella revisione dell’Economic Outlook, l’Ocse taglia il Pil italiano del 2018, che ora è fissato all’1,2%, di 0,2%, mentre la previsione di crescita del nostro paese per il prossimo anno è confermata all’1,1%. Lo stesso Ocse ha indicato, tra i possibili motivi del rallentamento del Pil, le incertezze politiche e le sue scelte, oltre all’aumento dei tassi di interesse e a una minore crescita dell’occupazione. L’Organizzazione, inoltre, ha dichiarato ciò che potrebbe portare beneficio al Paese: “l’introduzione di una capacità di stabilizzazione fiscale per l’area dell’euro contribuirebbe anche ad assorbire forti shock economici negativi e fornirebbe uno strumento aggiuntivo che potrebbe essere attivato in caso di recessione”. (Agg. Camilla Catalano)



DI MAIO “NON SI INTROMETTA”

L’Ocse non è stata affatto clemente rispetto alla stima di crescita del pil italiano puntando il dito contro le “incertezze sulle scelte politiche” ma anche i “più alti tassi di interesse” e la lentezza nella creazione di nuovi posti di lavoro. Tutti questi elementi, secondo l’Organizzazione, andrebbero a frenare la spesa delle famiglie con conseguenze non da poco sull’economia del Paese. Quindi si rivolge al governo pentastellato invitandolo a continuare la strada delle riforme iniziate dai precedenti governi. A detta dell’Ocse, in particolare non andrebbe affatto disfatta la riforma Fornero in merito alle pensioni, tema delicatissimo per l’Italia. Luigi Di Maio, dalla Cina, ha voluto replicare invitando a sua volta l’Organizzazione a non entrare nel merito delle scelte di un Paese e portate avanti dall’attuale governo. Quindi Di Maio ha confermato il superamento della legge Fornero previsto dal contratto e che per questo sarà realizzato. “I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l’impegno preso”, ha aggiunto il ministro e vicepremier. Nonostante questo, l’organismo parigino ha tagliato la previsione sul pil italiano 2018 a +1.2% rispetto all’1.4% dello scorso maggio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DI MAIO REPLICA ALL’OCSE

Per bocca del suo capoeconomista Laurence Boone, l’Ocse ha lanciato un avvertimento chiaro: Brexit e Italia rappresentano i maggiori rischi che potrebbero impedire all’Europa di prosperare. Anche il nostro Paese, dunque, è coinvolto pienamente tra le presunti segnali di rallentamento dell’economia a livello globale. In particolare, in Italia avrebbe un peso non indifferente l’incertezza in merito alle scelte di governo in merito alle riforme future da attivare con la manovra finanziaria. In merito alla nostra situazione, l’Organizzazione con sede a Parigi ha voluto avanzare una stima prevedendo una probabile “crescita più moderata” ma “con incertezze rispetto alla scelta delle politiche”. Tra i fattori che pesano maggiormente, secondo l’Ocse, in modo particolare rientrano i “tassi di interesse più alti, e rallentamento della creazione di posti di lavoro” che “trattengono i consumi”, Senza tanti giri di parole, come spiega Repubblica.it, Laurence Boone rivolgendosi al nostro Paese ha spiegato: “All’Italia lanciamo un messaggio molto semplice: molte riforme sono state fatte dal precedente governo; è vitale che queste riforme continuino” perché l’Italia deve “andare avanti sul cammino della crescita”. Per questo a sua detta non andrebbe affatto disfatta la riforma Fornero. A contestare i rilievi dell’Ocse è stato però Di Maio che dalla Cina ha replicato via Facebook: “L’Ocse non deve intromettersi nelle scelte di un paese sovrano che il governo democraticamente legittimato sta portando avanti. Il superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi. I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l’impegno preso”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’AVVERTIMENTO DELL’OCSE

L’Italia e la Brexit sono un rischio per l’Europa. Ad esternarlo è la nuova capo-economista dell’Ocse, Laurence Boone, che in occasione della presentazione dell’Interim Economic Outlook a Parigi, ha risposto così ad una domanda sui rischi che potrebbero minare la prosperità dell’Unione: «Il primo, è la Brexit – le parole riportate da Rai News.it – é molto importante arrivare ad un accordo che consenta di mantenere le relazioni più strette possibili tra Gran Bretagna e il resto dell’Ue. Poi c’è quello che sta accadendo in Italia, dove la crescita è debole e il debito elevato. Bisogna assolutamente continuare le riforme lanciate dal governo precedente. E la spesa pubblica non deve servire a sostenere artificialmente la crescita con i consumi, ma puntare agli investimenti produttivi».

“LA FORNERO NON VA DISFATTA”

Laurence Boone ha quindi invitato il governo italiano a non disfare la legge Fornero sulle pensioni: «Se si tratta di ridurre l’età pensionabile – ha affermato – sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani». Quindi ha invocato che si prosegua sulla strada delle riforme: «All’Italia lanciamo un messaggio molto semplice: molte riforme sono state fatte dal precedente governo. È vitale che queste riforme continuino perché l’Italia deve andare avanti sul cammino della crescita». Intanto l’Ocse ha sottostimato la crescita del pil del nostro paese all’1.2% nel 2018, rispetto alla stima dello scorso maggio pari all’1.4%.