La richiesta di un anziano ai volontari della Croce rossa di Ivrea, ai quali avrebbe chiesto con un filo di voce di poter vedere il mare per l’ultima volta, racchiude un insegnamento di vita molto importante. A volta, basta davvero poco per regalare un’emozione e un ultimo piccolo grande momento di felicità. L’88enne originario di Carrara ha così potuto contemplare la bellezza della natura tornando indietro con la mente ai momenti felici vissuti durante la sua giovinezza. I figli dell’anziano non hanno potuto nascondere la loro grande emozione ma anche la loro riconoscenza nei confronti dei quattro volontari che hanno esaudito l’ultimo desiderio dell’uomo, facendo una fermata non prevista nei pressi di una spiaggia. Il figlio 50enne che ha reso noto questa storia sul suo profilo Facebook, contattato da La Nazione ha spiegato: “Posso solo confermare che mio padre aveva voglia di rivedere un’ultima volta il mare ed i volontari si sono gentilmente prestati ad esaudire il suo sogno. Ora, non lo so se sarà stata l’ultima volta, ma era giusto accontentarlo”. Quindi ha spiegato di non cercare pubblicità da questa storia. Il suo unico intento era realmente quello di ringraziare i volontari della Croce rossa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’ULTIMO DESIDERIO (E LE LACRIME) DELL’ANZIANO
Il tubo dell’ossigeno nel naso, sdraiato sulla barella della sua ambulanza, l’anziano che ha chiesto ai sanitari di poter vedere per un’ultima volta il mare, si è commosso. Lacrime amare (forse) hanno solcato il suo viso, subito asciugate dalla figlia Marina, la donna che ha potuto assistere al gesto di grande umanità compiuto nei confronti del padre 88enne da parte dell’equipaggio della Croce Rossa incaricato di portare l’uomo dal Canavese fino in Toscana. Ed è proprio la figlia, come riporta Il Messaggero, a raccontare la favola consumatasi a bordo dell’ambulanza:”Tutti gli anni mio papà trascorre l’estate in Toscana, la sua terra natia, per poi tornare in Piemonte. Purtroppo le sue condizioni di salute sono molto delicate. Quando ha fatto quella richiesta ci siamo guardati tutti negli occhi, comprendendo quel suo desiderio”. Da qui la tappa sul lungomare di Marina di Carrara, l’apertura dello sportellone a pochi passi dalla spiaggia e la commozione di gruppo:”È stato un momento emozionante”, dice Marina, “qualcosa che ricorderemo per sempre”. (agg. di Dario D’Angelo)
“IL VECCHIO E IL MARE”
“Il vecchio e il mare”, così sui social è stato definito il quasi novantenne che prima di lasciare Carrara per essere ricoverato a Ivrea, ha chiesto di poter vedere per l’ultima volta il suo mare. Naturalmente tutti sperano che possa tornare a rivederlo, ma intanto il soprannome rubato all’omonimo celebre libro di Ernest Hemingway sta facendo il giro del web, nonostante le storie non abbiano nulla in comune se non la stessa commozione davanti al mare, quello davanti al quale entrambi hanno trascorso la loro vita. Una visione per l’anziano d Marina di Carrara che porterà con sé fino all’ultimo momento (Agg. Paolo Vites)
“IL VECCHIO E IL MARE”
Una storia che suona quasi come una favola quella che ha visto come protagonista un anziano signore 88enne. Era in ambulanza e stava dirigendosi verso un istituto di ricovero dove lo aspettavano i suoi famigliari. Passando vicino a Marina di Carrara l’uomo ha espresso il desiderio di vedere il mare (forse), per l’ultima volta. I quattro “angeli” dell’ambulanza che erano con lui, così come li ha soprannominati Andrea Gianfredi, il figlio dell’88enne, si sono guardati in faccia, e dopo una brevissima consultazione hanno deciso di deviare il proprio cammino, per portare appunto l’anziano al mare. Non si potrebbe fare di solito, ma a volte, è bello anche “violare” delle regole per un bene più grande, e il desiderio del signor Gianfredi non poteva non essere esaudito. Così hanno raggiunto uno spiazzo con l’ambulanza, hanno aperto i portelloni, e il paziente ha potuto godersi il mare di Marina di Carrara, il suo mare. Il figlio ha voluto ringraziare gli uomini dell’ambulanza: «Li riceviamo con soddisfazione – spiega il presidente della sezione eporediese, Andrea Maccioni, come riportato da Cronacoqui.it – ma preferiamo tenere un profilo basso e continuare con le buone azioni e la nostra attività di tutti giorni, non ci consideriamo angeli ma persone al servizio degli altri». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AMBULANZA ESAUDISCE UN DESIDERIO
“Voglio vedere il mare per l’ultima volta”. Parole pronunciate da un uomo in ambulanza, durante il suo trasferimento da Carrara a Ivrea, per essere accompagnato in una struttura di ricovero vicino ai suoi figli. I volontari della Croce Rossa di Ivrea non ci hanno pensato su molto e hanno deciso di accontentare l’uomo, che pare abbia più 88 anni, fermandosi di fronte a una spiaggia di Marina di Carrara e aprendo il portellone posteriore della vettura, di modo che l’uomo potesse ammirare ancora il mare. Sulla propria pagina Facebook, il Comitato di Ivrea della Croce Rossa Italiana ha postato un messaggio giunto da uno dei figli dell’uomo che ringraziava i “quattro angeli” che hanno accontentato il padre con un semplice gesto, ma molto importante per l’uomo. Un gesto non scontato, pensando alle procedure che devono essere seguite.
IL PRECEDENTE IN AUSTRALIA
Circa un anno fa, in Italia era arrivata l’eco di un fatto simile avvenuto in Australia. Nel Queensland, una donna in condizioni gravi, mentre veniva riportata a casa in ambulanza probabilmente per trascorrere le sue ultime ore di vita tra l’affetto dei cari, ha chiesto a chi la stava trasportando di poter vedere un’ultima volta il mare. E così l’ambulanza si è fermata vicino a una spiaggia ed è stata fatta uscire la barella: il desidero della donna è stato esaudito. La speranza è che l’uomo di Carrara possa rivedere un’altra volta il mare. Se non accadrà sarà stato comunque contento di aver potuto vedere delle persone, perfettamente estranee, che hanno deciso di prendersi cura di lui, anche con un gesto che può sembrare insignificante, semplicemente ascoltandolo e decidendo di esaudire un suo desiderio.