Parigi non sembra intenzionata ad accogliere l’appello di Aquarius 2, la nave che sta facendo rotta verso Marsiglia nella speranza che l’Eliseo dia il via libera allo sbarco dei 58 migranti a bordo come richiesto “eccezionalmente” dalla ong Sos Méditerrannée. Come dichiarato da fonti vicine al premier, Edouard Philippe, citate da BFM-TV, la Francia cerca “una soluzione europea secondo il principio del porto sicuro più vicino”. Ancora più chiaro è stato il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, che come riportato dall’Ansa ha dichiarato:”L’umanità, significa lasciare attraccare la nave nel porto più vicino e più sicuro. E’ attraverso la cooperazione con i nostri partner europei che forniremo una soluzione. Non cadiamo nella trappola che alcuni ci tendono”. (agg. di Dario D’Angelo)
AQUARIUS 2 FA ROTTA VERSO MARSIGLIA
La nave Aquarius con a bordo 58 migranti si sta dirigendo verso Marsiglia, con la speranza che la Francia accetti di far sbarcare il suo “carico umano” facendo un’eccezione alla regola del porto più vicino. La ong Sos Méditerranée, che gestisce la nave privata di bandiera da Panama, ha lanciato un’appello all’UE per bocca del presidente di Sos Méditerrannée France, Francis Vallat:”Mi rivolgo solennemente a tutti i Paesi europei, che sono degli Stati di diritto. Non lasciate fare questo. Si può essere pro o contro l’Aquarius, ma violare lo stato di diritto, lasciando l’Aquarius senza una bandiera, sarebbe una vergogna. Chiediamo una bandiera, una bandiera qualsiasi, per poter continuare a fare le nostre operazioni. Non possiamo fermarci, non vogliamo fermarci, non fermeremo la nostra missione per il salvataggio delle vite umane”. Il direttore delle operazioni di Sos Méditeerranée, Frédéric Penard, riferendosi al nodo della bandiera panamense auspicando lo sbarco a Marsiglia, come riportato da La Repubblica, ha dichiarato:”In queste circostanze eccezionali è l’unico modo di salvare l’Aquarius”(agg. di Dario D’Angelo)
ONG, “ANCORA MORTI IN MARE”
Lo scorso sabato è arrivato l’annuncio da parte delle autorità marittime di Panama secondo il quale avrebbero revocato l’iscrizione della nave Aquarius 2 dal proprio registro navale. L’imbarcazione, gestita dalle due ong Msf e SOS Mediterranée era ormai la sola nave privata a soccorrere i migranti nel tratto di mare tra Italia e Libia ed ora non potrà continuare a navigare fino a quando non troverà un altro Paese disposto a iscriverla nei propri registri navali. Secondo le due ong, a spingere il governo di Panama a questa decisione sarebbe stata la pesante pressione economica e politica da parte del governo italiano, accuse tuttavia negate dal ministro Salvini. Nel corso di una intervista televisiva ha ironizzato asserendo: “Non so neanche qual è il prefisso per chiamare Panama”. “Così le persone continueranno a morire in mare”, è stata la replica di Medici Senza Frontiere e di SOS Mediterranée. Come spiega LaPresse, la nave Aquarius negli ultimi giorni ha soccorso diverse imbarcazioni e adesso ha 58 persone a bordo che hanno bisogno di assistenza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“PANAMA NON SO NEANCHE CHE PREFISSO HA”
Non arretra Matteo Salvini e la vicenda Aquarius 2 rischia di trasformarsi nel giro di un amen in un nuoco caso Diciotti. Ospite di Non è l’Arena di Giletti su La7, il leader della Lega risponde alle accuse di Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere, che hanno denunciato pressioni fatte dal governo italiano su Panama per fermare la nave carica di migranti:”Non so neanche che prefisso ha Panama. Qualcuno vuole fare il furbo”. Salvini ha voluto rivendicare ancora una volta i risultati delle sue politiche in tema di sbarchi:”Nell’ultimo mese, dopo il caso Diciotti, zero sbarchi da Libia. In questi giorni Aquarius 2 sta mettendo bastoni fra le ruote. Gli scafisti investono soldi in armi e droga”. Il ministro dell’Interno ha poi annunciato la sua presenza in Tunisia per giovedì prossimo: una tappa importante per discutere con uno dei Paesi dai quali arriva il maggior numero di migranti. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “NESSUNO VUOLE AVERE A CHE FARE CON AQUARIUS 2”
Dopo le accuse di Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere, le ong secondo cui il governo italiano avrebbe fatto pressioni su Panama perché revocasse l’iscrizione dai registri navali alla nave Aquarius, il Viminale respinge ogni addebito in una vicenda che rischia di trasformarsi in un nuovo stallo sui migranti sul modello del caso Diciotti. Come riportato da La Repubblica, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dichiarato:”È evidente che nessun Paese voglia prendersi la responsabilità di essere identificato con una nave che intralcia le operazioni di soccorso in mare, rifiuta il coordinamento con la guardia costiera libica, attacca alcuni governi democratici come quello italiano, pretende di distribuire dei clandestini in Europa”. (agg. di Dario D’Angelo)
MSF E SOS MÉDITERRANÉE, “SCONVOLTE”
L’autorità marittima di Panama sarebbe stata costretta dal governo italiano a revocare l’iscrizione dai registri navali alla nave Aquarius 2. Una notizia che avrebbe portato all’immediato intervento di Msf e Sos Méditerranée le quali si sono dette letteralmente “sconvolte” da tale provvedimento che, a loro detta, rappresenterebbe la condanna a scapito di centinaia di uomini, donne e bambini che sono alla ricerca di sicurezza ma che rischiano invece di annegare in mare. Questo, secondo le due organizzazioni, “infligge un duro colpo alla missione umanitaria di Aquarius”. “Sfortunatamente è necessario che l’Aquarius sia esclusa dal nostro registro perché la sua permanenza implicherebbe un problema politico per il governo e per la flotta panamense in direzione dei porti europei”, è quanto si legge nel messaggio ricevuto dall’Autorità marittima di Panama, giunto nonostante l’imbarcazione abbia completato tutte le procedure di registrazione, in conformità con gli standard previsti dal Paese. Le due organizzazione ovviamente hanno puntato il dito contro le azioni “che dimostrano fin dove il governo italiano voglia spingersi, mentre la sola conseguenza è che le persone continueranno a morire in mare e che nessun testimone sarà presente per contare i morti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“PRESSIONI ITALIA SU PANAMA CONTRO ONG”
Un caso internazionale ancora più che europeo: dopo la denuncia di Salvini, la nota congiunta di Medici Senza Frontiere e della stessa Aquarius accusano l’Italia di aver fatto pressioni sullo Stato di Panama contro la Ong che batteva bandiera panamense. «L’Autorità marittima di Panama ha revocato l’iscrizione dell’Aquarius dal proprio registro navale sotto l’evidente pressione economica e politica delle autorità italiane», denunciando le due Ong congiuntamente. Solo che in questo modo, secondo Msf e Aquarius, «si condannano uomini, donne e bambini ad annegare in mare». Dopo il caso dello scorso luglio-agosto in Mediterraneo aperto, l’Aquarius accusa l’Italia prima ancora che Panama: «sfortunatamente è necessario che l’Aquarius sia esclusa dal nostro registro perché la sua permanenza implicherebbe un problema politico per il governo e per la flotta panamense in direzione dei porti europei», riporta il messaggio scritto dall’Autorità marittima di Panama mandato alla stessa Ong.
AQUARIUS 2 SALVA 50 MIGRANTI: IRA SALVINI
Gli sbarchi e gli arrivi di migranti non si fermano, neanche dopo l’infinita querelle del caso Diciotti: altri due gommoni con a bordo 100 immigrati sarebbe in navigazione, salvati dalla nave Ong Aquarius 2 al largo della città di Zuara. «Dopo una lunga e complicata attività di ricerca e salvataggio, e a seguito di negoziazioni con la guardia costiera libica, l’Aquarius questa mattina ha tratto a bordo 47 persone, tra cui 17 minori e una donna incinta, da un battello di legno alla deriva in acque internazionali», scrive in un Tweet la Ong Medici Senza Frontiere, scatenando nel giro di poche ore la dura reazione del Ministro Salvini (e non è la prima volta), già indagato per aver combattuto con l’arrivo di altri migranti irregolari nei porti siciliani sulla nave Diciotti. «Nelle ultime ore i trafficanti hanno ripreso a lavorare, riempiendo barchini e approfittando della collaborazione di qualche Ong. Tra queste c’è Aquarius 2, che poco fa ha recuperato 50 persone al largo di Zuara. Altri due gommoni, con a bordo 100 immigrati ciascuno, sarebbero in navigazione», fa sapere il Ministro degli Interni con una durissima invettiva contro le Ong che operano (anche se molto meno rispetto al periodo pre-Governo Lega-M5s). «Denuncerò per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chi aiuta gli scafisti», dichiara ancora Salvini prima di riferire come a breve quella stessa Ong sarà «cancellata dai registri navali di Panama», come riporta il quotidiano panamense La Prensa. Il motivo? «Per aver disatteso le procedure internazionali in materia di immigranti e rifugiati assistiti al largo delle coste nel Mediterraneo – si legge nell’articolo – l’amministrazione marittima panamense ha avviato l’iter per annullare d’ufficio la registrazione della nave “Aquarius 2”, ex “Acquarius”, con numero IMO 7600574. Questa nave ha registrato la prima immatricolazione in Germania e circa un mese fa è arrivata a Panama», riporta il quotidiano.
PD ATTACCA SALVINI (E DE LUCA)
Salvini poi chiosa il tutto scrivendo sui social, «anche l’altro giorno si era rifiutata di collaborare con la guardia costiera libica. Possono cambiare nome e bandiera altre mille volte: ma per questi signori i porti italiani restano chiusi». Di contro, le opposizioni partono all’attacco con il Pd in testa che prova a rilanciare il grado di “razzismo” e “xenofobia” del Ministro leghista: nelle stesse ore però, gli stessi dem sono “agitati” da un altro caso migranti, questa volta però tutto interno al Partito Democratico. «Cerco di interpretare i sentimenti delle persone normali. Molti dirigenti del Pd sembrano dei marziani, qualcuno è anche imbecille», attacca il Governatore della Campania Vincenzo De Luca dopo che ieri, in un caso abbastanza singolare, aveva fatto fermare un migrante “sospetto” all’interno di un supermercato, salvo voi scoprire che si trattava solamente di un mendicante e non di un ladro. I colonnelli dem e la base si è scagliata contro De Luca, quasi con la stessa veemenza vista contro Salvini e i ministri leghisti: «Come diceva Goethe, non c’è nulla di più terribile dell’ignoranza attiva. Pertanto quando trovate un imbecille attivo è un problema serio», conclude attaccando il Presidente campano ed ex sindaco di Salerno.